Intervista Flash: Dictatoreyes
[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
Salve,i Dictatoreyes nascono nel 1999 dai fratelli Kostli (Marco – chitarra e voce, Remo – Basso), che dopo vari cambi line up (per quel che riguarda batteria a seconda chitarra)si affacciano nell’underground con un primo demo “Untergang” solo nel 2003;l’anno successivo esce il secondo demo “Im Shatten Des Todes” e viene alla luce l’attuale formazione con i fratelli Kostli e me che subentro al vecchio batterista.
Nel 2005 c’è la registrazione del primo full “Gegen Alles” che è tutt’ora in promozione, accompagnato da periodi di massicce esibizioni live.
[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
La band è influenzata principalmente dal thrash e death vecchio stampo come Monstosity, Morbid Angel, Slayer ecc. ed in parte anche da sonorità black norvegesi, soprattutto i primi periodi.
Ora si tende particolarmente verso il death e come non negare l’influenza di band come Nile e Vile.
[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
Il nostro ultimo lavoro è per noi ormai quasi vecchio,sono passati 2 anni dalle registrazioni,
siamo maturati e abbiamo cambiato il songwriting,i pezzi che abbiamo in serbo per il futuro sono un’altra cosa… eheh.
Il disco comunque è un misto di death e thrash marziale, pochi compromessi melodici, ritmica e carri armati, con testi in tedesco (lingua madre dei miei commilitoni) attinenti alla guerra nella sua forma più cruda.
[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Noi parliamo di un argomento già trattato,ma nel nostro modo credo che sia una cosa un po’ nuova,
sia per quel che riguarda la scelta della lingua, sia per come affrontiamo il tema della guerra e della morte, non facciamo i moralisti o i guerrafondai, analizziamo quello che accade in battaglia, nelle menti dei combattenti, la cruda morte in trincea, l’umanità ridotta ai minimi termini…
Sul lato musicale invece sappiamo di non proporre nulla di particolarmente innovativo, ma c’è
sicuramente molta passione e dedizione in ciò che scriviamo, per il resto giudicate voi.
[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Penso che sia troppo affollato da gente che magari sa suonare ma non ha nulla da dire,
penso che ci siano troppi sotterfugi per quel che riguarda suonare in certi posti, solite questioni
di favori e conoscenze, lo sappiamo tutti… penso anche che ci siano molte realtà validissime e che
la selezione naturale provvederà a ripulire il marasma attuale delle band.
[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
Cancellare nulla, il passato ci appartiene nella buona e cattiva sorte, sicuramente invece ricorderemo i bei concerti, i ragazzi che incontriamo per le strade e che ci supportano, le bevute e tutto quel che riguarda la cosa più importante in una band: divertirsi!
[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?
Internet è un ottimo veicolo,che sta cambiando radicalmente il modo di proporre musica, sia nell’underground che nel mainstream, l’importante è esserci ma non dimenticare che è solo una piccola parte di ciò che è un gruppo.
[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Personalmente non acquisto molti dischi, ma quando posso mi butto sempre e soprattutto sulle band underground italiane e non, i miei maggiori acquisti avvengono nei concerti e non nei negozi.
In ogni caso spesso è solo una questione di carenza danarosa… eheh.
[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?
Per il momento stiamo preparando i pezzi per il prossimo album e puntiamo ad una più larga e maggiore distribuzione e soprattutto a suonare dal vivo in Italia ed all’estero, il più possibile,
per il resto attendiamo ciò che ci riserva il futuro, come dicevo prima, noi pensiamo a fare la nostra musica e questa è la cosa importante, il resto è conseguenza.
[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Grazie per l’intervista,
un saluto a tutti quelli che ci supportano e per chi non ci conosce vi consiglio di
ascoltare il nostro disco e di prepararvi ad un nuovo attacco ancora più massiccio,
l’occhio del dittatore vi osserva… ahah.
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