Aura Noir
21.09.2011
Band:
Aura Noir
Luogo dell'Evento:
Circolo degli Artisti
Città:
Roma
Promoter:
Kick Agency
Autore:
Snarl»
Visualizzazioni:
2769
Live Report
Prima di iniziare il live report, è doverosa per me una precisazione. Un live report non è mai stato, a mio avviso, una mera pagina web dove poter scrivere che in estrema sintesi si è andati a un bel concerto o a quello del proprio gruppo preferito, per commentarlo semplicemente con un “è stato bello” punto e basta. No: spesse volte, per non dire sempre, la visione di certi concerti fornisce per me uno spunto di riflessione sul gruppo che si vede, sul periodo che attraversa, e di riflesso a volte anche sul pubblico per non dire sul metal in generale, almeno nel centro Italia. Ciò spiega i live report che in passato svolsi qui per metalwave.
Orbene, doveva essere un bell’autunno per chi ama il metal estremo qui in Italia: prima i Taake, poi gli Aura Noir, e poi Exhumed, Tsjuder, D.R.I., e altri che ora non sto a ricordare. Purtroppo però, il concerto al circolo degli artisti degli Aura Noir ha manifestano in maniera abbastanza evidente come in questo momento, detta proprio chiaramente, nel centro Italia c’è qualcosa che non va e del metal alla gente gliene stia fregando davvero poco. Pensate che esagero? Giudicate quanto segue!
Io e un mio amico arriviamo al locale per le 18 30 circa; in tempo, pensavamo, per bere un po’ di birra comprata e per chiacchierare con gente che si conosce là per là prima che i cancelli aprano. Con mio stupore, però, pubblico non ne arriva prima delle 20. E quando arriverà non sarà neanche chissà che folla. Andando avanti con la serata, purtroppo, la serata si conferma avere qualcosa di storto. A parte infatti il solito ritardo per l’apertura dei cancelli, l’atmosfera si ammoscia parecchio quando si viene a scoprire che per motivi mai saputi fino in fondo, i guests che avrebbero dovuto fare da apertura (non meglio precisati sul flyer del concerto) non ci sono, nonostante quelli previsti due sere prima a Lucca e a Torino c’erano. Non si è mai saputo il perché di questo. Sono circolate diverse voci dalla gente, di tutti i tipi e di tutti i colori. Quale sia la realtà non ci interessa saperlo. Sappiamo soltanto che un mugugno già esce fuori. E poi ci si è chiesto: perché fare un bill così striminzito per un gran concerto come questo, e non aggiungere anche dei nomi storici del black o del thrash italiano underground? La risposta qui è retorica e forse esula anche dal mio compito redazionale, ma ciò non toglie che oltre ai comprensibili Whiskey Ritual, che almeno hanno Apollyon tra gli special guest del loro ultimo disco, qualcosa in più si poteva fare e aggiungere. Anche con un aumento del costo del concerto contenuto. Almeno in quanto a numero dei gruppi.
L’altro mugugno è quando, arrivati all’ora X e con i cancelli non ancora aperti il pubblico continua a non essere numeroso. Saremo stati al massimo (cifra molto ottimistica) 70 persone, tra cui molti abruzzesi, molti campani, alcuni molisani e pochi (in proporzione) romani.
Ma alla fine va ancora bene e non fa niente: in fin dei conti gli Aura Noir suoneranno per 2 ore, e anche se Apollyon lo vedevo decisamente contrariato e taciturno prima del concerto, finché c’è il concerto degli Aura Noir c’è speranza. E almeno il concerto degli Aura Noir, possiamo dirlo, ha spaccato alla grande. Poco da dire: impatto devastante, musica spesso tirata e senza fronzoli, attitudine molto tipicamente metallara e senza la minima spacconata da rock stars fallite, anzi sostituita da tanta voglia di headbanging, cordialità col pubblico scambiate da Apollyon in un italiano sorprendentemente buono, e macigni scagliati in faccia alla folla, pezzo dopo pezzo, riff dopo riff. Il concerto si ripassa tutte le migliori canzoni degli Aura Noir, come “Hell’s fire”, Black Metal Jaw” (cantata da un Aggressor seduto e dolorante), “Black Deluge Night” e la conclusiva (e più volte acclamata dal pubblico) “Conqueror”, unico bis elargito dopo la grandiosa “Fighting for Hell”, ed è qui che per l’unica volta in quella serata si è visto Apollyon gratificato e soddisfatto, come per dire “nonostante tutto, ok, suoniamo e va tutto bene”. Il concerto finisce lì. Senza risalite sul palco, dopo un’ora e poco più di musica (contrariamente a quanto annunciato). Termina il concerto e i mugugni continuano. Nonostante la striminzita durata di quello che sulla carta doveva essere un grande festival, nessuno accusa, giustamente, gli Aura Noir. Piuttosto, raccogliendo informazioni, c’è chi si lamentava del festival andato male, chi si lamentava per la mancanza di una security che prevenisse eventuali disastri e infortuni (ci mancava solo questo!), chi si lamentava di come possa essere possibile non trovare neanche un gruppo spalla in tutta Roma, e anche chi si lamentava della mancanza dei consueti banchetti di distro a vendere il merchandise, che ormai si trovano anche nei concerti piccoli. L’unico banchetto era quello degli Aura Noir, messo in una stanza dove non c’era assolutamente nient’altro. Senza puntare il dito contro il locale, che si è trovato nelle condizioni in cui si è trovato, la sgradevole impressione è stata quella di vedere un gruppo del quale solo parte del pubblico ne riconoscesse l’importanza. E dire che i musicisti degli Aura Noir non sono certo degli sprovveduti, visto che hanno più volte salvato le natiche di gruppi come Mayhem, Satyricon, Immortal, Gorgoroth e Dimmu Borgir ricompletando la loro formazione, o quanto meno facendo loro da turnisti.
Insomma: ce ne andiamo dal Circolo degli Artisti consci di aver passato una bella serata ma monca. Almeno però tutti i ragazzi degli Aura Noir si sono dimostrati gentilissimi e alla mano, elargendo foto e autografi a raffica senza mai stancarsi. Ma il loro sorriso, lo si vedeva chiaro e tondo, era un sorriso turbato e deluso. Non del tutto rilassato e soddisfatto. Insomma: questa serata è stata un mezzo flop, malgrado l’interazione tra il pubblico e gli Aura Noir sia stata calda e accogliente, malgrado la benevolenza e l’apprezzamento dimostrati, malgrado il riconoscere tutte le attenuanti delle varie parti, malgrado i vari disagi.
Cosa non ha funzionato in questa serata, non è dato saperlo; io ho le mie teorie, ma questa è una webzine, non un talk show e tantomeno un giornale scandalistico. Possiamo soltanto dire che c’è un mare di musica metal lì fuori da sentire e apprezzare, ma che per qualche strano motivo per stasera non è andata. Meditate gente, sperando che ai prossimi concerti di metal estremo a Roma la situazione sia migliore.
Immagini della Serata
Recensione di Snarl Articolo letto 2769 volte.
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