Alchem «Demo - 05» (2005)

Alchem «Demo - 05» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1764

 

Band:
Alchem
[MetalWave] Invia una email a Alchem [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Alchem [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Alchem [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Alchem [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Alchem [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Alchem [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Alchem

 

Titolo:
Demo - 05

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Annalisa - voce, basso, tastiere
Pierpaolo - chitarra, batteria

 

Genere:

 

Durata:
15' 52"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questa band italiana formata da due soli membri, Annalisa nel ruolo di cantante, bassista e tastierista, e Pierpaolo nel ruolo di chitarrista e batterista, è attiva con questo monicker sin da metà anni 90, e nasce a sua volta dalle ceneri di un altro progetto precedente, gli Acidaluna. Le coordinate stilistiche sono un dark rock, spesso e volentieri acustico, con linee vocali sovente armonizzate e tendenti al pop, e richiami progressivi nell'uso delle melodie. Questo sotto l'aspetto formale; perchè sotto l'aspetto pratico ragazzi scusatemi, ma non ci siamo proprio. Purtroppo questo demo non raggiunge la piena sufficienza né a livello di produzione, che risulta piuttosto modesta, né a livello tecnico né a livello compositivo. Alcune ragioni per questo giudizio un po'duro sono una voce intonata ma dalla timbrica fastidiosa e nasale, come le cantanti teen-ager proposte da mtv, e delle canzoni ripetitive e “mosce”, anche quando l'intento è quello di spingere (anche se va detto che in questo la produzione scadente influisce molto), ed infine a livello melodico vi è una scostante alternanza tra melodie interessanti ed altre meno azzeccate, e questa che potrebbe essere una scelta influenzata un po'dal genere alternative, di fatto rovina alcuni pezzi.
Per quanto riguarda l'esecuzione, al di là della voce, a proposito della quale mi sono già espresso, troviamo un basso molto presente e suonato con discreto gusto, una batteria decente e una chitarra dal suono brutto e che a volte sembra addirittura un po' “scordata”, che rappresenta uno dei veri punti deboli dell'album. Riguardo ai pezzi il genere è molto omogeneo, alternando parti acustiche ad altre elettriche, sostenute dalla batteria, ma in generale vi è l'impressione che i pezzi arranchino, che manchi la perizia necessaria a renderli veramente di qualità, come nel caso dell'ultimo pezzo, “Little Scorpion”, forse il più spinto del demo, che presenta delle buone idee ma risulta mutilato da un'esecuzione che gli tarpa completamente le ali. Non so che dire ragazzi, dato che avete anche una certa esperienza, forse dovreste investire di più nella registrazione e passare più tempo in studio, lavorando con calma e elaborando bene in post produzione, perchè è proprio sotto il lato esecutivo che questo disco risulta più carente. Buona fortuna!

Track by Track
  1. Something Bleeds 55
  2. Santiago 50
  3. You Will Call My Name 50
  4. Little Scorpion 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 45
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
52

 

Recensione di AtoragoN » pubblicata il --. Articolo letto 1764 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti