Ashes to Ashes «Borderline» (2013)

Ashes To Ashes «Borderline» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Jezebel »

 

Recensione Pubblicata il:
03.09.2013

 

Visualizzazioni:
2569

 

Band:
Ashes to Ashes
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Titolo:
Borderline

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marta "Polverina" Vassallo - Vocals, growl, keyboards
Paolo Schiavi - Lead Guitar
Enrico "Wuky" Cabona - Guitar
Paolo "Pol" Di Lorenzo - Drums
Stefano Anentodio - Bass

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
0' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.06.2013

 

Etichetta:
Undeground Symphony Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Ashes to Ashes sono una band genovese, nata nel 2010. Nel loro debut album “Borderline” lo stile della band si può sicuramente inserire nel filone dell'alternative metal female-fronted, con l'aggiunta vincente di insermimenti di vocals growl. Il suono del quintetto genovese è puntuale, preciso, modellato sulla voce prevalentemente angelica della cantante; formato da due anime, il metal e la melodia, che si cercano e si incontrano evitando attriti o rotture brusche nei passaggi. Le tastiere/pianoforte aiutano in questo senso ad ottenere una amalgama coerente. Il flusso sonoro risulta, in questo modo, continuo e leggiadro e spesso trova rifugio in motivi celestiali ed emozionali; la composizione è rifinita e si avvale di chitarre solide, cariche e base ritmica rotonda. Gli Ashes to Ashes lasciano che nell'incipit dell'album gli aspetti più eterei e paramoriani prevalgano: "Alice's song" è un brano dalla melodia leggera e decadente e "Ballad of the wolf" continua il discorso movimentando le acque con ritmicità e chitarre avvolgenti. In” Borderline", la titletrack, la band genovese arricchisce maggiormente la tavolozza sonora, creando alternanze tra strofe tirate intrise di growl composto e ritornelli melodici alleggeriti. "Sleep" non si discosta molto lasciando più spazi alle vocals pulite che si espandono nel ritornello. Con "Paradox of perfection" ritorniamo nella dimensione più intimista e melodica del suono della band. Nella parte principale di "Hydra" c'è un continuo gioco di alternanze e il ritmo si "idrata" di incisivo groove, che successivamente lascia spazio a un intermezzo/finale di soli vari e calma irreale. "Change" ha un discreto ritmo e un ritornello teatrale, con qualche incertezza nelle transizioni. Progressione e fluidità caratterizzano “Fire of desire”. “Empty bottles and tears” e “Vain” sono ballate elettriche: la prima ha un sapore cranberriesiano, nella seconda il fiume sonoro ha una portata maggiore. L’album si chiude con l’acustica “Home”, in cui si distingue chiaramente il colore vocale di Marta Vassallo. “Borderline” ha delle strutture che reggono e contengono la convivenza di più stili, la band gioca di equilibrismo trovando nella leggerezza sognante e nordica un tratto distintivo.

Track by Track
  1. Alice's song 70
  2. Ballad of the wolf 70
  3. Borderline 70
  4. Sleep 75
  5. Paradox of perfection 70
  6. Hydra 75
  7. Change 70
  8. Fire of desire 70
  9. Empty bottles and tears 65
  10. Vain 65
  11. Home 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Jezebel » pubblicata il 03.09.2013. Articolo letto 2569 volte.

 

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