Clavicvla «Degeneracy of the 5th Density» (2022)
Recensione
La one man band italiana Clavicvla rilascia questo nuovo concept album strumentale frutto di una miscela realizzata tra drone industrial e black metal in cui un contesto di inquietudine prende per l’intero ascolto il sopravvento. Il disco si caratterizza per rumori e sonorità cupe, frutto di scenari inquietanti, caratteristico di film horror che scavano all’interno del subconscio dei propri protagonisti per riscoprire e materializzare il proprio lato più oscuro e delirante. Da ammirare il contesto scuro, nero, grigio reso tra sterili bagliori che vengono costantemente sopraffatti dall’oscurità delle tenebre e del male i cui le particolari sonorità deformate ma parimenti eccentriche ed extrasensoriali oltre che post apocalittiche. L’animo umano assume una forma rarefatta dove una folta nebbia avvolta di inquietudine caratterizza integralmente il contenuto degli otto brani di questo personalissimo platter, generatore di incubi e scenari che abbracciano e varcano quella sottile linea che caratterizza il passaggio tra il reale e il surreale.
Track by Track
- Wrath 80
- The Creation of Hollow 75
- Dead Bishop 75
- Decadence Of Ascension 80
- The Eternity Of Flesh The Mortality Of The Soul 75
- Cursed To Desire 80
- The Invocation Of Flesh 75
- Sati 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Wolverine » pubblicata il 24.09.2022. Articolo letto 689 volte.
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