Confess «Jail» (2014)

Confess «Jail» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.07.2014

 

Visualizzazioni:
2215

 

Band:
Confess
[MetalWave] Invia una email a Confess [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Confess [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Confess [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Confess [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Confess [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Confess

 

Titolo:
Jail

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
John Elliot :: voce
Blomman :: chitarra
Denver :: chitarra
Lucky :: basso
Samuel :: batteria

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
54' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.04.2014

 

Etichetta:
SG Records
[MetalWave] Invia una email a SG Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di SG Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di SG Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di SG Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di SG Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di SG Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di SG Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Primo divertentissimo album per I Confess, band svedese che propone un hard rock mischiato al glam estremamente adrenalinico, rappresentato appunto da questo “Jail”, che condensa 11 tracce più intro più cover conclusiva di Tina Turner in 54 minuti di musica.
Non fatevi fregare da una opener “Relationshit” che possiede dei cori alla Misfits gradevoli ma un po’ fuori contesto: quest’album è tutto imperniato, o quasi, sul concetto di glam rock n roll, facilmente intuibile nella bella “Scream” e anche in “Pay before I go”, ma dove i miei brani preferiti sono le divertentissime “Back to hell” e “Cardiac Arrest”. E non manca la ballatona classica e con ritornello cantabilissimo, proposta da “Take aim”, e “Got lucky”, un po’ più mossa ma comunque non veloce e anch’essa, corale e cantabile come ci serve in questi casi. Per la verità, l’album è molto classico, eppure come avviene dalla Svezia da un po’ di tempo a questa parte, dischi retro rock ne escono in gran quantità, ed è incredibile per me quanto siano credibili queste bands, fautrici di albums decisamente derivativi e non originali, ma maledettamente credibili e ostinati pur se dotati di suoni moderni e per niente che sanno di stantio. “Jail” è senz’altro uno di questi albums, senza se e senza ma.
Non è dunque difficile descrivere quest’album, come avrete intuito, e sicuramente potrebbe essere per voi un ottimo acquisto nel caso in cui andiate pazzi per il glam o il rock n roll anni 80, che magari ha solo due difetti, ma non gravi. Il primo è dato dal fatto che l’album è comunque monodirezionale, e avrei preferito più canzoni stile WASP e con più stile sporco e stradaiolo, invece che un altro brano happy e divertito, e probabilmente avrei anche tolto via un paio di riffs o di canzoni per preferire assoli più lunghi e maggiormente presenti in quantità, visto che in questo genere l’eccesso è un pregio, quindi perché limitarsi?

Track by Track
  1. Pray for the prey 65
  2. Relationshit 70
  3. Scream 75
  4. Pay before I go 75
  5. Take Aim 75
  6. Bloodstained highway 75
  7. Setting Sails 75
  8. Back to hell 80
  9. Got Lucky 75
  10. Cardiac Arrest 80
  11. Get me down 75
  12. Intervention (Sin 'n Tonic. Pt.2) 70
  13. What’s love got to do with it (Tina Turner Cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 04.07.2014. Articolo letto 2215 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.