Daemonicus «Deadwork» (2012)
Recensione
La combo svedere dei Daemonicus ritorna dopo quattro anni e dopo l’exploit rappresentato dal debut “Host Of Rotting Flesh” (recensito dal collega a suo tempo); all’epoca l’idea di suonare Death Metal era buona ma ancora senza personalità e con troppi collegamenti ad altre band note. Ora la pasta sembra in parte cambiata, i nostri hanno dato sfoggio di qualità allora non riscontrabili e in questa sede più forti che mai.
Certo, ancora non c’è nulla di nuovo dal fronte e questo “essere svedesi” incide massimamente in ogni pezzo composto dal quintetto che struttura i brani seguendo un ordine già sperimentato molte volte ma almeno in questa seconda occasione qualcosa si inizia a muovere, nulla per poter pensare di avere a che fare con una band che ha finalmente visto la luce tuttavia “Deadwork” suona sicuramente molto più interessante del precedente “Host Of Rotting Flesh”, su questo non ci piove.
La produzione sembra migliorata ed effettua a più riprese delle buone valorizzazioni per quanto riguarda riff, ritmi e voci tipicamente harsh; anche le melodie sembrano crescere come funghi, naturalmente nulla di originale visto che ricordano anche i loro connazionali Bloodbath del periodo “Nightmares Made Flesh” (quindi con l’ottimo Peter Tagtgren) , ma almeno sono suonate in modo praticamente perfetto senza eccedere in nessun caso.
I Daemonicus sono senz’altro un’ottima band dal punto di vista tecnico in grado di creare brani forti e dal grandissimo impatto inoltre non sono da cestinare in nessun caso poiché c’è gran professionalità dietro questo “Deadwork”, professionalità che paga. Ok, non c’è una ricerca stilistica di chissà quale entità ma per questa volta non credo sia un problema passarci sopra. Album discreto nonostante tutto.
Track by Track
- A Dead Work of Art 70
- The Grandeur of Total Termination 75
- Embracing Her Remains 70
- We Feast on Your Flesh 80
- The Hymn of Ubo Sathla 75
- From Alive to Dead Life 70
- Blood Red November (MDXX) 75
- Inhabited 75
- Nothing But Death 70
- As Extinction Came 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
71Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 25.01.2013. Articolo letto 1702 volte.
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