Dine In Hell «Orphans» (2012)

Dine In Hell «Orphans» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1862

 

Band:
Dine In Hell
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Titolo:
Orphans

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gazza - Voce
Baro - Chitarra
Edo - Basso
Marco- Batteria

 

Genere:

 

Durata:
30' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dine in Hell? Pranzo all'inferno? O Jim Dine all'inferno? Quest'ultima traduzione sarebbe sicuramente più intrigante, ma tralasciando le mie futili elucubrazioni, chi sono costoro? Un gruppo di Ravenna che si cela dietro la dicitura hardcore/metal; ed è vero, ma è solo una parte di quello che realmente contiene questo album. Ampliando lo sguardo c'è molto di più da osservare: anzitutto c'è una base sonora gotica, nel senso letterale del termine, particolarmente ben riuscita che riempie di significato le singole tracce; aperture atmosferiche (nella title track); momenti più altisonanti e ricercati, come in “Circle Of Crypts”, una delle tracce migliori; fino a evocativi sipari acustici (vedi l'intermezzo “Accept the Goods”).
Poi c'è tutto un apparato che caratterizza la modernità delle composizioni: break sincopati, ritmiche intricate, stop 'n go, reperibili già nell'introduzione; oppure in “Siberia”, alternati ad accattivanti mid tempo rocciosi, in questo caso l'apertura di “Until N.0” è una buona dimostrazione.
Naturalmente tutto ciò è irrorato e energizzato da fucilate hardcore, alcune più controllate, altre propriamente senza pietà (“Echo”, “The Biggest Infection” “Embrace Your Existence...)”.
Tutto questo impasto musicale è guidato dalla voce di Gazza, per lo più un brutale e profondo growl, che solo saltuariamente si sposta su tonalità pulite e melodiche; nel complesso è forse un po' troppo statica a confronto con la sempre cangiante parte strumentale, ma è pur sempre godibile.
In fin dei conti la band esiste da una manciata di anni (2009, circa), ma ha avuto occasioni di tutto rispetto: incisioni per etichette rilevanti, tour europei di supporto a gruppi importanti e la professionalità si sente tutta; non è certo un album che cambierà le sorti della musica, ma è un album variegato, ispirato e, non da ultimo, incredibilmente godibile; molto più di tante altre cose che escono in calce a questo così detto “modern metal”. C'è di che stare allegri in Italia con band come queste. A suggellare lo sguardo verso il futuro della band potete ascoltare in streaming l'intero album, e addirittura acquistarlo stabilendo voi stessi il prezzo.

Track by Track
  1. Into The Misery 75
  2. The Forgotten 75
  3. Echo 75
  4. The Biggest Infection 80
  5. Accept The Goods 75
  6. Circle Of Crypts 80
  7. Until N.0 75
  8. Embrace Your Existence 75
  9. Siberia 75
  10. Orphans 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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