Disboskator «Terror In Dreamland» (2015)

Disboskator «Terror In Dreamland» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
27.07.2015

Band:
Disboskator

Titolo:
Terror In Dreamland

Nazione:
Italia

Formazione:
- Edoardo Scali :: Voce, Chitarra;
- Tiziano Valentini :: Batteria;
- Filippo Mannini :: Basso;

Genere:
Thrash Metal

Durata:
18' 44"

Formato:
CD

Data di Uscita:
15.07.2015

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ep d’esordio a quattro brani per questo trio di Prato chiamato Disboskator che presenta il suo “Terror in Dreamland” con un thrash metal martellante e tagliente come un rasoio pregno di ritmiche spinte e nello stesso tempo calibrate che lasciano trasudare precisione e tecnicismo. Il lavoro dietro le pelli non perde un sol colpo, si percepisce una forza di attrito incredibile tra gli strumentisti che sanno bene quello che fanno. Anche la parte cantata che apparentemente potrebbe dare un’ impressione poco felice in realtà è ottimamente contestualizzata nella parte; anche il lavoro delle ritmiche sia del basso che della chitarra è incisivo e lascia un effetto soddisfacente. L’Ep parte con il primo brano “Passive Suicide” dall’intro acustico che fa da tappeto alla martellante esecuzione che prende corpo con una ritmica forsennatamente corretta e appagante; è poi la volta del successivo “Looking for Immorality” con un intro offerto in ritmica strumentale scalfita tra colpi precisi come un bisturi e gli altrettanti riff pregni di cattiveria, dall’ andamento complessivamente moderato e con inserimento di parti armoniche eseguite a regola d’arte. Si prosegue con “The Impossible New Era” il cui intro sembra ricordarci lontanamente lo stile dei Death in alcuni momenti di creatività del maestro Chuck; il brano successivamente esplode con tutto l’impatto possibile trasportando incessantemente grazie all’avvincente ritmica scandita dal trio; conclude l’Ep “Terror in Dreamland” portante lo stesso titolo del lavoro, che ancora una volta sfodera una ritmica avvolgente con efficace puntate di sorprendente tecnicismo. Nel rimanere in attesa di un successivo full lenght, possiamo fare tranquillamente i complimenti a questa band.