Gairo «Her» (2022)

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
08.04.2023

Band:
Gairo

Titolo:
Her

Nazione:
Italia

Formazione:

Genere:
Post Metal

Durata:
41' 30"

Formato:
CD

Data di Uscita:
21.03.2022

Etichetta:
Drown Within Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Particolare per quanto intrigante questo “Her”, secondo disco dei sardi Gairo, pregno di sentimento sotto quello che più propriamente va identificato con la ricerca della percezione altrui e che, nel caso di questo lavoro, viene identificato con il ritrovamento di un antichissimo fossile appartenuto ad una donna le cui analisi di laboratorio hanno identificato come soggetto in vita malato ma assistito sino agli ultimi momenti della propria vita. Il post metal offerto dalla band genera melodie prevalentemente strumentali i cui suoni ipnotici e cullanti generano visioni che conducono in un lontano tempo dove i fantasmi del passato non hanno mai smesso di vivere in quei luoghi che li hanno visti protagonisti. Il sound delle sei tracce proposte è degenerante, apocalittico, malinconico e capace di alternare la propria indole a momenti e a contesti ora più rabbiosi di altri che mai si distaccano dal fattore melodico. Ed è proprio questo che rende al meglio giustizia a questo disco le cui sei tracce rievocano, passo dopo passo, un clima unico nel proprio genere. Con l’opener “Her” l’arpeggio in apertura lascia ben assaporare la melodia avvolta da un’epica evoluzione sonora dal sapore quasi romantico che riesce ad innestare nell’ascoltatore quel riflesso inatteso e avvolgente. I suoni metallici di “Koobi Fora”, indubbiamente non sono da meno grazie allo splendido effetto che riflettono paragonabile a quello di fantasmi che non intendono abbandonare il luogo che ha visto perire il corpo che un tempo ospitavano; che dire poi di “1808”, brano accattivante, dinamico, struggente allo stesso momento che ci conduce a “Apogee”, brano dal contesto più tribale rispetto ai suoi predecessori pregno di emotività e misticismo; seguono infine “Like An Elephant in a Sandstorm” e “Summer of 1994” due brani che sviluppano il proprio percorso riallacciandosi all’opener ma che in definitiva meritano una incessante e ripetitiva assimilazione per la loro unicità. La prova dei Gairo è indubbiamente inattesa e le soprese, come in questo caso, sono sempre le benvenute se ricche di passione sentimento e visione. Disco rivelazione.