Ghostheart Nebula «Blackshift» (2024)

Ghostheart Nebula «Blackshift» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
03.09.2024

 

Visualizzazioni:
254

 

Band:
Ghostheart Nebula
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Titolo:
Blackshift

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Lucia Amelia Emmanueli – Vocals;
- Maurizio Caverzan – Vocals;
- Panta Leo :: Drums;
- Aron Corti :: Guitars;
- Nick Magister :: Guitars/Synths;
- Bolthorn :: Bass;

 

Genere:
Cosmic Doom Metal

 

Durata:
35' 0"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
17.10.2024

 

Etichetta:
Meuse Music Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Imperative PR
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Recensione

Il contenuto di “Blackshift”, il secondo disco dei Ghostheart Nebula, è un insieme di amozioni che avvolgono allo stesso tempo melodia e malinconia, contesti questi, che prendono corpo attraverso l’evoluzione ed il discernimento della solitudine in tutte le sfaccettature della realtà che ci avvolge. Il duello che si alterna tra il clean al femminile e il growling maschile determina la continua lotta per la sopravvivenza di fronte alle emozioni e al dolore per l’esistenza. Il clima che in sostanza rilasciano le otto tracce del disco, all’interno delle quali di tanto in tanto partecipa qualche guest, è sempre un insieme di sonorità cupe, fredde e allo stesso tempo isolate lasciano indubbiamente lo spazio necessario per riflettere sulla tematica trattata grazie a distorti corposi e ritmiche moderate. Ottimo lavoro è poi quello reso dal synth strumento cardine per la genesi di questo disco e forte delle toccanti ambientazioni sviluppate nel sottofondo di ciascuna traccia. Qualche brano, pur mantenendosi in tonalità perennemente dark, rievoca in parte per l’effetto del clean femminile, gli Evanescence, ma qui diciamo che non si punta sul commerciale ma sul dato interiore e l’effetto singolo che ciascun ascoltatore apprende dal disco è tutta un’altra cosa. Le ritmiche sempre moderate offrono gli spunti per poter al meglio cogliere i punti salienti del lavoro che, a differenza del primo disco, denotano un livello superiore nei contenuti. E’ per questo in sostanza che ogni brano rappresenta una storia a sé all’interno della quale si differenzia dalle altre per particolarità che ricadono prevalentemente sia sull’impostazione del cantato che, naturalmente sugli scenari realizzati sia dalle parti acustiche che con il synth. Un lavoro interessante che sa abbattere lo schema del sentito e risentito, proprio perché dal tutto trasuda lo spirito e la convinzione di ciò che si sta realizzando.

Track by Track
  1. VdB_141_IC_1805 S.V.
  2. Sunya 75
  3. The Opal Tide 80
  4. Naught, I 80
  5. Infinite Mirror 80
  6. Blackshift 75
  7. Traces 80
  8. Orphan Of Light 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 03.09.2024. Articolo letto 254 volte.

 

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