Kaptivity «Across the Abyss of Death» (2015)

Kaptivity «Across The Abyss Of Death» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
03.09.2015

Band:
Kaptivity

Titolo:
Across the Abyss of Death

Nazione:
Italia

Formazione:
- Il Franz :: Vocals;
- Nick :: Guitars;
- Lorenzo :: Bass;
- Luke :: Drums;

Genere:
Death Metal

Durata:
38' 4"

Formato:
CD

Data di Uscita:
15.06.2015

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Secondo lavoro dal titolo “Across the Abyss of Death” per i parmensi Kaptivity che, con un Death Metal dalle sonorità ruvide e dal gutturale brutale quanto basta, fanno terra bruciata intorno a loro. La band nata nel 2003 ha subìto nel corso degli anni sia cambiamenti di nome che soprattutto di line up fino a trovare una certa stabilità dal 2012. Come sopra accennato le ritmiche avanzano attraverso l’ascolto delle singole tracks con una certa variabilità, non ci troviamo di fronte ad una mitragliatrice impazzita ma ad una ritmica che nella sua univoca compattezza riesce a dare una sensazione di completa capacità esecutiva della band. Ogni canzone della giusta durata, in ogni caso appare assolutamente diversa dall’altra, non figura mai il ricorso ad inutili ripetizioni sia nella ritmica che nei proposizione dei riff che a lungo andare può tendere ad annoiare e rendere piatto l’intero lavoro. Dopo un “Intro” il brano d’apertura è “Liberty to Violence” che offre sin subito un giusto equilibrio sonoro tra le singole esecuzioni degli strumentisti anche se alle orecchie dell’ascoltatore il sound utilizzato dalla band appare come sopra detto ruvido, quasi sporco, al limite dell’ovattato ma nel complesso si rileva in grado di lasciare il giusto impatto; la successiva “ Decomposition” parte con un riff tagliente ma si assiste un po’ ad una sorta di sopraffazione iniziale di tutti gli strumenti l’uno sull’altro, situazione questa che poi viene recuperata dalla ritmica leggermente più pacata che lascia comprendere a fondo i singoli passaggi; “Enslaved by Thoughts” offre una esecuzione che complessivamente si rivela satisfattiva per l’ascoltatore grazie soprattutto alla ritmica che appare sempre pronta in ogni caso a lasciare quella discreta nota di coinvolgimento; l’ascolto procede con “ Legion of the Dead” dalle ritmiche sempre moderate, pregne di groove, che trascinano puntualmente l’ascoltatore anche nei refrain generati dalla chitarra; i successivi “Shrouded by Putrefation” e “Last Throne” non si distaccano poi molto da un punto di vista tecnico dai precedenti brani offrendo comunque anche, come nel caso del primo dei due brani, elementi armonici dall’effetto accattivante. Anche “Master Creature” si propone nella sua complessità con quell’aggressività innata caratteristica della band con l’ulteriore aggiunta di una ritmica maggiormente martellante rispetto ai precedenti brani; “Room of Destiny” si presenta come il brano più lungo di questo platter con un’andatura che all’incirca a metà ascolto cambia completamente assetto concentrandosi un po’ di più anche su qualche lead solo. Il lavoro, indipendentemente dalle sonorità non troppo nitide, dimostra che questa band ha le giuste carte per lasciare quell’impatto stilistico che l’appassionato del genere tendenzialmente ricerca.