Kynesis «Kali Yuga» (2014)

Kynesis «Kali Yuga» | MetalWave.it Recensioni Autore:
F »

 

Recensione Pubblicata il:
14.12.2014

 

Visualizzazioni:
1937

 

Band:
Kynesis
[MetalWave] Invia una email a Kynesis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Kynesis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Kynesis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Kynesis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Kynesis

 

Titolo:
Kali Yuga

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ivan Di Vincenzo: voce, chitarra
Luca Braga: chitarra
Giacomo Grillone: basso
Francesco Grillone: sintetizzatore
Davide Nudo: batteria

 

Genere:
Psychedelic / Experimental / Post-metal / Post-rock / Post-doom

 

Durata:
1h 0' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.11.2014

 

Etichetta:
Red Sound Records
[MetalWave] Invia una email a Red Sound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Red Sound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Red Sound Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Doppio Clic Promotions
[MetalWave] Invia una email a Doppio Clic Promotions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Doppio Clic Promotions

 

Recensione

In un'interessante intervista, Johnny Marr disse che per fare buona musica è necessario essere e restare focalizzati (per chi non dovesse sapesse di chi si parla: questo è un collegamento ipertestuale vecchia maniera. Ergo, se la curiosità e la voglia di capire vi appartengono, non sarà difficile reperire informazioni. Per ora, basti sapere che Marr è un musicista che ha fatto fare un passo avanti allo stile chitarristico negli '80, prima ancora di compiere 30 anni, quando suonava nei The Smiths).
Utilizzando un computer, oggi qualunque ragazzino ha a disposizione moltissimi suoni e campioni, che gli permettono di miscelare molti stili anche eterogenei, con il rischio però di perdersi nel mare magnum delle possibilità. Concentrarsi, imporsi dei limiti (o averne dall'esterno) aiuta a mantenere la propria strada e a percorrerla con coerenza e risultati.
L'esordio dei torinesi suona come affetto da questa sindrome delle mille possibilità: pezzi di stampo metal ("I, iconoclast"), innesti elettronici ("Gods from ancient skies"), strumentali post ("Chakra"), tappeti ambient ("Monad").
Gli ingredienti, gli stili, sono tutti interessanti, ma senz'altro andrebbero selezionati e lavorati e miscelati in maniera da produrre una massa musicale ancora originale ma più omogenea.

Track by Track
  1. Enter the dark age 55
  2. I, iconoclast 55
  3. Gods from ancient skies 55
  4. The screamer 55
  5. Karma 55
  6. Redrum 55
  7. Ex-stasis 55
  8. Chakra 55
  9. Pancosmic being 55
  10. Monad 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
55

 

Recensione di F » pubblicata il 14.12.2014. Articolo letto 1937 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.