Mastro «Human Progression» (2022)

Mastro «Human Progression» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
30.03.2023

Band:
Mastro

Titolo:
Human Progression

Nazione:
Italia

Formazione:
Simone Anaclerio :: Guitars
Andrea Oliverio :: Drums
Andrea Mastrigli :: Bass

Genere:
Metal / Alternative

Durata:
34' 38"

Formato:
CD

Data di Uscita:
18.02.2022

Etichetta:
Buil2kill Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion

Recensione

Non abbiamo ricevuto molte informazioni sui Mastro, se escludiamo che questo è un trio, non si sa di preciso chi canta (sono riportati ospiti illustri, ma non so se come guest o come cantanti), e specialmente non si sa se questo è il disco di debutto o meno. Sappiamo solo che “Human progression” è il loro nuovo album, che condensa 34 minuti e mezzo circa di musica rock/metal virtuoso con influenze fusion e chi più ne ha più ne metta.
Il tutto per un risultato sinceramente non male, dove i Mastro danno il massimo quando lasciano andare la vena strumentale, come in “Bass talking” o nella diretta “Guardian angel”, mentre l’approccio musicale sofisticato dà a volte i suoi frutti e a volte non tanto. L’esempio in positivo è dato dalla buona “Chosen one”, che comincia in un certo modo ed evolve più rock ma soprattutto più personale, cosa che si sente anche in “Spiral of silence”. Finché è così, “Human progression” dei Mastro si conferma come un album rock contaminato e tecnico invero non male quando va bene, ma anche con qualche imperfezione che rende meno riusciti altri episodi, scollati come stile compositivo, ma specialmente a livello di suoni, che a volte suonano bene ed altre volte sembrano quasi suoni da demo, francamente. Non aiutano alcune battute a vuoto, come la ordinaria “The war within” o il tentativo stile Evanescence un po’ scialbo di “Darknest before the dawn”.
Ne risulta per questo motivo un compendio di potenzialità dei Mastro, sicuramente capaci di fare bene, ma anche un po’ troppo impegnati a rendere ossequio ad altri stili e guests piuttosto che a concentrarsi su un sound proprio, col risultato che “Human progression” suona bene, ma anche non molto compatto stilisticamente e anche un po’ altalenante in quanto a suono e riuscita musicale, il che sinceramente lo rende un po’ di nicchia. Se cercate un buon disco rock/metal tecnico, quest’album fa per voi, anche se io preferirei più vedere questi ragazzi concentrarsi su di uno stile tutto loro.