Parris Hyde «Mors tua, Vita Mea» (2016)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.07.2016

 

Visualizzazioni:
3797

 

Band:
Parris Hyde
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Titolo:
Mors tua, Vita Mea

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- PARRIS HYDE :: vocals, guitars;
- ROBY KANT CANTAFIO :: guitars;
- MAX DEAN :: bass;
- KARL TESKIO :: drums;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
44' 55"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.06.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Partono decisamente alla grande i “Parris Hyde” con questo primo full lenght “Mors Tua Vita Mea” composto da ben tredici tracce di cui tre in bonus track rispetto alla versione digitale di soli dieci brani. La band è nata nel 2013 per volontà del cantante, musicista e compositore italiano Parris Hyde che dopo una trentennale carriera ha deciso di rimettersi in gioco avvalendosi dell’operato di intrepidi musicisti, decisamente all’altezza della situazione, proponendoci questo delizioso Heavy Metal con rare venature di thrash metal e hard rock e comunque strutturato ispirandosi a band quali Wasp, King Diamond, Lizzy Borden. I brani del disco contengono un po’ di tutto, da un intro sinfonica sino a distinguersi su brani veloci e su altri più incentrati su melodie più emozionanti e piacevoli all’ascolto. Strumentalmente i riff di chitarra sono compatti e potenti e le ritmiche decise e pronte ad ogni più che repentino cambio; ben disposta ed apprezzabile all’orecchio dell’ascoltatore è la voce di Parris Hyde sia sotto l’aspetto più malinconico che in quello offerto nei contesti più speed del disco. Tra i numerosi brani comprensivi di bonus tracks annessi, meritano più elogi rispetto ad altri decisamente “2ND2NO1” un brano tra i più spinti sia sotto il profilo ritmico che melodico; decisamente buona la parte cantata tipicamente Heavy; apprezzabile nei contenuti anche “I Killed My Wife with a Knife”, un brano successivamente ripetuto nel bonus tracks ed ulteriormente abbellito da un contesto strumentale gothic; “Digital Dream Land” apre con un contesto in synth futurista e prog per poi adagiarsi ritmicamente sullo stile più Heavy che contraddistingue la band; dopo uno strumentale “Alone” si ha “The Third Millennium Disillution” probabilmente uno dei punti forti di questo disco, ritmiche forsennate, riff e accompagnamenti decisamente allegri e spensierati nella loro genetica; ancora merita elogi “Metal Bells”, un brano natalizio rivisitato in chiave metal decisamente particolare, mentre un po’ deludente la cover dei Maiden “Fear of the Dark” decisamente troppo accorciata e semplificata. Un esordio curato nei contenuti dal quale emerge sia la discreta preparazione che il sentimentalismo dalla band.

Track by Track
  1. Mors tua Vita Mea S.V.
  2. 2ND2NO 1 75
  3. I Killed My Wife with a Knife 65
  4. I Love Shopping (with your money) 70
  5. Life on the Line 65
  6. Digital Dream Land 70
  7. Far Away 70
  8. Alone 65
  9. The Third Millennium Disillution 70
  10. Border of Mexico 70
  11. I Killed My Wife with a Knife (gothic version) 70
  12. Metal Bells 70
  13. Fear of the Dark 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 07.07.2016. Articolo letto 3797 volte.

 

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