Nahum «And the Chaos Has Begun» (2015)
Recensione
Secondo lavoro per i cechi Nahum con il loro “And The Chaos Has Begun” proposto attraverso un Thrash Death aggressivo e ritmicamente ben collaudato. Il lavoro, composto da nove tracce sin dai primi istanti di ascolto si rileva strumentalmente appagante grazie al sound compatto e ricco di riff dal profilo accattivante; la parte vocale spazia tra un growl intenso a contesti scream complessivamente ben eseguiti. Le ritmiche dimostrano che la band sa bene il fatto suo soprattutto in alcuni punti dove si assiste facilmente ad una prova ottimizzata da repentini mutamenti ritmici che spaziano da contesti quasi estremizzati ad altri maggiormente tecnici. Le due chitarre generano riff taglienti e ben articolati, quasi di difficile apprensione compositiva, forgiando un thrash appagante su tutti i fronti. Il primo dei nove brani è “Raging Chaos” una mazzata incredibilmente potente generata da un riff accattivante in puro thrash’s style che si contestualizza con un lavoro di batteria sorprendentemente accelerato ed elaborato; anche la parte vocale appare ottimamente a suo agio rilasciando un growl tenace ed intenso; il successivo “Vomit the Darkness” apre nuovamente in modalità accelerata ma ritmicamente offre una sincera prova della generosa abilità della band a strutturare e a coinvolgere l’ascoltatore nelle sue intense andature. “Creator of Emptiness” apre con un intro un po’ alla Morbid Angel per poi canalizzarsi ritmicamente su andature thrash dal sapere esasperato; il riff anteposto alla ritmica è appagante e ben articolato come nel complesso risulta a conclusione dell’ascolto l’intero brano; segue “Funeral of Age” brano dall’insolita introduzione su base di basso dal profilo armonico che fa da apripista ad un’andatura maggiormente moderata rispetto ai precedenti brani; uno dei migliori brani del platter, ad avviso di chi scrive, è “Damned” che ci ricorda un po’ sin dalle prime battute i Death su The Sound of Perseverance con un risultato tutto da ascoltare. Il successivo “The Clash of The Fury” con una nuova apertura di basso che dà impulso ad una ritmica alternata tra accelerato e non; strutturalmente il brano si caratterizza anche per una buona interpretazione della parte cantata oltre che della più che positiva prova ritmica offerta dagli strumentisti; è poi la volta di “Under Fire”, con un’apertura quasi a ricordarci la marcia dei soldati con un sottofondo di elicotteri alle spalle anticipante un sound nitido e strutturato su una buona base di thrash metal. “Rotten Lies” presenta un’apertura subito dinamica su base Death Metal che poi muta significativamente offrendoci una musicalità ben ritmata in thrash. L’energia non cessa neanche con l’ultimo brano “www (World Wide War) con un arpeggio introduttivo divelto da una travolgente ritmica dal profilo in chiave più death metal dove si assiste anche ad una certa creatività delle chitarre. Il lavoro appare aggressivo al punto giusto dimostrando nello stesso tempo che la band ben riesce a farsi apprezzare anche per la sua discreta abilità compositiva.
Track by Track
- Raging Chaos 75
- Vomit the Darkness 70
- Creator of Emptiness 70
- Funeral of Age 75
- Damned 85
- The Clash of the Fury 75
- Under Fire 70
- Rotten Lies 75
- www (World Wide War) 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Wolverine » pubblicata il 30.01.2016. Articolo letto 2419 volte.
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