The Haunting Green «Natural Extinctions» (2019)

The Haunting Green «Natural Extinctions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
22.07.2019

 

Visualizzazioni:
1904

 

Band:
The Haunting Green
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Titolo:
Natural Extinctions

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cristiano Perin :: Vocals, Guitars, Synthesizers
Chantal Fresco :: Drums and Percussions

 

Genere:
Doom-Experimental

 

Durata:
49' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.03.2019

 

Etichetta:
Hypnotic Dirge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Eccezionale album di debutto per i The Haunting Green, che con questo “Natural Extinctions” uscito sotto Hypnotic Dirge Records dimostrano di saper maneggiare alla perfezione il Doom, lo Sludge e un certo substrato di Black Metal che a suo modo è presente.
Detta così, la cosa non sembra chissà quanto originale, ma per convincervi della qualità di questa band non c’è altro metodo che ascoltare quest’album e rimanere allibiti dinanzi a come questo duo mescola le proprie influenze alla perfezione, donandoci un risultato estremamente competitivo ed attuale, con la title track che colpisce per un doom su cui la chitarra declama le proprie disamoniche trame, ma senza mai esagerare o rendere il mood troppo pesante o tetro. No, i THG sanno variare il tiro all’interno dei brani e diventare più tersi, salvo poi suonare più acri e abrasivi e per concludere in maniera solenne. Questa caratteristica di cambiare i mood si rivela alla lunga essere il vero punto di forza dell’album, che ti conquista anche in “The void above” e in “Litha”, a volte più introspettiva ed altre più cacofonica, e il tutto a volte affidandosi ad un genere, ed a volte all’altro, per un’alternanza di stili e di umore dei brani che non lascia prigionieri e che si massimizza in “Rites of Passage”, dove il brano suona arpeggiato, disarmonico e sludgy, ma anche molto snello e scorrevole, riuscendo a fare ciò che tanti epigoni di questo genere musicale non sanno fare, usando certo torpore compositivo più come una scusa per le mancanze di coinvolgimento del sound che altro.
In conclusione: “Natural extinctions” è una bomba che sbaraglia la concorrenza, è un disco altamente consigliato a chi cerca un mix tra doom e black metal che non suoni troppo pesante e poco comunicativo, ma qui il bacino d’utenza è così vasto che prende di striscio anche tanti altri fan di generi musicali, per cui almeno l’ascolto è davvero consigliabile a tanta gente. Bravissimi.

Track by Track
  1. Lazarus Taxon 80
  2. Natural Extinctions 80
  3. The void above 85
  4. Litha 80
  5. Where nothing grows 85
  6. Rites of passage 90
  7. Luminous life forms 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 22.07.2019. Articolo letto 1904 volte.

 

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