Intervista Flash: Acid Food

Acid Food è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Beh...tutto è cominciato quando avevamo 16 anni, nel 2008, con la nostra prima partecipazione al concorso torinese pagellanonsolorock. al tempo suonavamo in 2 band diverse, i flying turkeys ed i red riot, e ci sembrava le nostre composizioni benali ci avrebbero portato ovunque, era come se il nostro sound fosse sempre perfetto. poi con l'esito del concorso ci rendemmo conto di quanta strada avevamo ancora da percorrere e di quanto vasto fosse il panorama underground con cui confrontarsi. ci voleva uno stile nuovo, intenzioni più serie, bisognava proporre alla gente qualcosa che non fosse già sentito, qualcosa che avrebbe suscitato curiosità su di noi. per questo il primo giorno di prove col nuovo gruppo non suonammo una scaletta ben precisa, ma facemmo una jam. e nacque un pezzo che finalmente aveva un sapore fresco.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Il genere che c'influenza di più è in assoluto il post rock. i capisaldi assoluti sono mogwai, explosions in the sky, giardini di mirò, the seven mile journey, anche se qualcosa alla lontana si può dire che provenga dai cari pink floyd, dallo stoner dei kyuss e dalle lezioni noize di jesus lizard e sonic youth. ultimamente aspiriamo anche ai 65dos, ma ci servirebbe qualche mezzuccio in più.

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Beh, il nostro ultimo lavoro voleva essere una demo. poi il produttore, un po' perchè gli siamo piaciuti, un po' per la difficoltà di trattare un genere come il nostro alla veloce, ne ha fatto un vero e proprio ep, impiegando grande cura soprattutto per quanto riguarda i suoni delle chitarre elettriche. si tratta di 4 pezzi, due di matrice evidente post rock, uno piuttosto spinto, indubbiamente stoner per sonorità ed impostazione ritmica ed un ultimo psichedelico che rivanga in sonorità più 70's. e' un ep di inizio e lo si può capire soprattutto da una lieve ecletticità.

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Non in quello del metal underground. noi tentiamo l'introduzione di parti vocali nel post rock, cosa che è assai poco in uso, ma è difficile e ci si deve ancora lavorare. si rischia di ritornare alla tradizionale struttura delle canzoni.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Pensiamo che sia un tesoro enorme tutto da scoprire, ma che purtroppo qua in italia non viene adeguatamente valorizzato. laddove questo succede, spesso i gruppi che riescono a racimolare un discreto successo anche solo a livello regionale sono quelli con meno cose nuove da dire. agli italiani piacciono i clichè. la musica che non si adegua a questi canoni spesso riscuote più successo ll'estero. per questo noi scriviamo testi in inglese, nella speranza, un giorno, di poter esibirci fuori patria.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Beh, da cancellare sarebbe un concertino in un pub dove ognuno si faceva i cazzi suoi e non ci è neanche stata data dell'acqua naturale per il cantante. invece non dimenticheremo mai lo stupore del nostro primo concerto insieme, in cui ci aspettavamo un'esibizione mediocre ed invece abbiamo riscosso consensi unanimi laddove ci saranno stati al massimo una decina di nostri amici.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Per quella underground forse è l'unico modo. internet dà modo alle band di farsi conoscere ovunque, e da quando esiste creative commons c'è anche una sicurezza maggiore che, nel far sentire gratuitamente i propri pezzi, non si incorra nel pericolo di plagio da parte di altre band. e' un bene che, accanto a telepolpettoni fasulli come sanremo e festivalbar, esistano webzine come la vostra. spazi liberi di espressione e promozione.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Ahahahah...beh questa è una bella domanda. diciamo che il nostro batterista forse è quello più legato a questa pratica. in genere scarichiamo, perà siamo i primi a comprare un cd ad un concerto quando la band ci piace. quindi lo diciamo a tutti: fatelo! soprattutto se il cd è ad offerta libera (come nel nostro caso...)
il fatto è che in inghilterra un cd appena uscito costa 9.99£, in italia 20€, è chiaro che lì il mercato discografico entra meno in crisi che qua.

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Nessuno lo sa precisamente, pensiamo che dipenderà dalla proporzione tra il numero di soddisfazioni e quello di bastonate che riceveremo nel corso degli anni. noi tiriamo dritto a fare la nostra musica cercando di dare il meglio. la musica è passione, laddove essa finisce finisce la musica. il successo commerciale aiuta a coltivare le proprie passioni, ma è solo un valore aggiunto.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Siamo giovani e forse sicuramente acerbi, ma abbiamo tanti sogni. il post rock è ancora tutto da scoprire, smettetela di rifiutare il nostro genere a priori e di rifugiarvi nel passato. john lennon disse che questo comportamento non è rock'n roll: rock'n roll è guardare al futuro, inventare qualcosa di nuovo, avere il coraggio di sperimentare, di sconvolgere i sistemi esistenti. pensateci. provateci.

Intervista di Jerico Articolo letto 336 volte.

 


Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.