Intervista: Archangel

Nessuna Descrizione Archangel: da one man band ad una formazione vera e propria! Questi ragazzi presentano a MetalWave il loro nuovo lavoro,''La Vogue Noire''...

 

Comincerei l’intervista con la prima domanda “d’obbligo”: vuoi presentarci gli Archangel?

Archangel :: L’attività degli Archangel inizia come one-man band. Nel 1996 esce “In Tears The Angel Falls…”, prodotto da Bob Gramm, sotto la Lucretia Records International per l’Europa e sotto la Fandango Records per il mercato nipponico. Dopo l’uscita dell’album, la Virgin del Giappone si offre di organizzare un tour nel Sol Levante. A quei tempi non avevo una line-up con cui portare live i pezzi dell’album e mi vidi costretto a rifiutare l’offerta. Nel settembre del 1996 gli Archangel diventano una vera band con l’acquisto del batterista Wewo e con il primo chitarrista Blackie, subito dopo affiancati dall’altro chitarrista The Vicar e il bassista Lucy-Fuge. Nel 1999 esce il nostro secondo album, “Incarnate In A New Rebel Idol” sotto Cyber Shaman Records (sotto-etichetta della Lucretia) e prodotto da Livio Magnini dei Bluvertigo. Mentre il nostro terzo album, “La Vogue Noire”, è uscito dieci anni dopo, nel 2009.

Da one-man band ad una formazione vera e propria. Quali esigenze hanno portato a questa svolta decisiva?

Archangel :: La prima è sicuramente il fatto di poter portare live l’album. Ai tempi in cui uscì “In Tears The Angel Falls…”, in quanto one-man band, per la sessione ritmica programmai una drum machine, ma era una cosa strana per quei tempi, dove le band avevano un batterista fisico e le drum machine erano quasi sconosciute in ambito metal. A quei tempi cercavo un sound che poteva darmi solo un batterista molto dotato, cosa che ho trovato con Wewo. Solo negli ultimi anni la batteria elettronica è pesantemente impiegata da molti gruppi, al punto che molti dischi non sono nemmeno più suonati dal batterista.

Con questa domanda mi rivolgo soprattutto a te, Archangel, in quanto unico componente storico della band: com'è stato dover, d’un tratto, “fare i conti” con altri quattro musicisti aventi, ovviamente, idee ed influenze diverse?

Archangel :: Fortunatamente i conti li devo fare solo con i due membri più anziani Blackie e Wewo, presenti già nel secondo album e che hanno contribuito al songwriting de “La Vogue Noire”.

Visto che ne stiamo parlando, cosa mi dici riguardo alle tue e vostre influenze personali?

Archangel :: Personalmente io ascolto un po’ di tutto, sicuramente la musica classica è tra i miei ascolti più ricorrenti. Blackie invece ha una predilezione per la musica molto estrema, Wewo e Shin tendono ad ascoltare il metal moderno in tutte le sue sfaccettature, mentre Rage ha una predilezione verso il glam e l’EBM.

Parlami un po’ della vostra musica e del vostro sound.

Archangel :: Il nostro nuovo album “The Story Of My Immor(t)al Life” può essere inserito nella corrente del metal moderno: riff pesanti con accordatura tre toni sotto il Mi, con il La corista a 432 Hz, un uso massiccio di keyboards d’ultima generazione e un songwriting compatto. Questa intonazione e questa accordatura ci rende pesanti, ma allo stesso tempo più “eterici” per non impiegare la comune frequenza dei 440 hertz.

Vi riconoscete completamente in questo genere?

Archangel :: Personalmente ogni nostro album ha vita propria, ma il termine generale modern metal può essere un buon compromesso, se dobbiamo etichettare la musica dei nostri ultimi tre album.

Per cosa credete che la vostra musica si distingua?

Archangel :: Sicuramente i testi sono il nostro punto di forza in fatto di tematiche, poesia ed originalità. L’uso dell’intonazione basata sul La corista a 432 cicli per secondo, ci distingue sicuramente dal resto delle band, tant’è che siamo la prima band metal ad impiegare questa intonazione impiegata anche da Verdi e dal belcanto.

Archangel, parliamo un po’ del libro che hai scritto. Le tue ricerche hanno influito in modo particolare sulla musica che scrivi?

Archangel :: A livello di songwriting non c’è stata influenza alcuna, ma a livello prettamente tecnico-musicale certamente è stato di basilare importanza. Nel mio libro “432 hertz: La Rivoluzione Musicale”, che verrà pubblicato nei prossimi mesi dalla Nexus New Times, parlo di come particolari frequenze sono compatibili con il nostro ascolto logaritmico. In questi anni ho creato una nuova scala musicale quantizzata sulla matematica dell’8 e da me denominata “Scala Aurea”. Questa scala ha il La intonato a 432 hertz, come la musica a 432 Hz, ma a differenza di quest’ultima tutta la scala è coerente con questa matematica. I multipli dell’8 sono la matematica con cui intonare la musica alla matematica della nostra biologia, visto che diverse frequenze multiple dell’8 sono presenti in molti processi elettrochimici del corpo. L’uso completo di questa scala è al momento impossibile a causa del fatto che strumenti acustici come la chitarra, il basso, ecc. non possono essere completamente intonati su questa scala perfetta. Da qui il mio interesse a prendere contatti con dei liutai per modificare i manici e quantizzarli con questa scala che spingo a farla diventare il nuovo standard al posto della equo temperata, così tanto impiegata ed abusata. Il mio libro vuole sensibilizzare e portare a conoscenza al musicista l’importanza dell’intonazione impiegata, troppo spesso passata in secondo piano per pura ignoranza e per la mancanza di studi multidisciplinari tra musica, biologia, fisica, ecc.

Sappiamo che per la fine di questo 2009 è in arrivo un nuovo lavoro: di esso conosciamo solo un titolo provvisorio. E’ possibile sapere qualcosa in più a riguardo?

Archangel :: Come precedentemente accennato, il titolo è “The Story Of My Immor(t)al Life” ed uscirà nel 2010. E’ stato registrato al Vampire Rockstar Studio da me e Blackie ed è stato mixato ai Subsound Studio con Victor Love dei Dope Star Inc. In questo momento stiamo valutando dove fare il mastering e dobbiamo vedere per quale etichetta farlo pubblicare.

Avete collaborato con Livio Magnini, grande esponente del panorama musicale italiano. Quest’esperienza ha portato dei cambiamenti del vostro sound?

Archangel :: C’è stato un bel rapporto con Livio, sia a livello umano, che professionale, tanto che mi aveva proposto di fare un progetto assieme a lui, ma poi non si è fatto nulla a causa della distanza. Sicuramente mi ha dato dei buoni input riguardo l’uso della tecnologia, tant’è che, come lui, ho preso una Parker Fly in legno e fibra di carbonio (a quei tempi la chitarra più tecnologica sul mercato) e ho approfondito maggiormente l’utilizzo dei processori effetti.

“La Vogue Noire”: cos’ha significato per te e per voi quest’album?

Archangel :: E’ stato l’album del rientro nella scena musicale, il primo in cui ho permesso ad altri musicisti di collaborare nel mio progetto-songwriting ed è stato il primo album a non impiegare keyboards, dando un suono più sanguigno, sicuramente inusuale per il nostro sound più elettronico, sinfonico e siliceo.

Ok, è tutto! Grazie per avermi dedicato un po’ del vostro tempo e se volete aggiungere qualcosa, fate pure!

Archangel :: Grazie per la vostra piacevole intervista e per lo spazio dedicatoci.

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Intervista di VamfiltH Articolo letto 2187 volte.

 


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