Intervista: Circus Maximus
Benvenuti su MetalWave, prima di tutto vi ringrazio per averci dedicato del tempo, come sta andando questa esperienza italiana?
Glenn: penso stia andando bene, abbiamo suonato a Trieste ieri ed è stato molto emozionante, il pubblico era caldo e ci siamo divertiti un sacco, ormai abbiamo la nostra famiglia italiana che è presente ogni volta che suoniamo qui. Vorremmo ringraziarli tutti, in primis Max (nda: Barzelatto).
Domani sarete a Roma, avete già visitato il Circo Massimo?
Glenn: si! E ci andremo di nuovo! Ci siamo stati una volta mentre eravamo in tour con i Seventh Wonder.
Truls: Abbiamo fatto foto bellissime..eheheh..Circo Massimo (nda: pronunciato in italiano con un meraviglioso accento scandinavo)
Leggendo altre interviste ho notato che tutti vi chiedono quale sia la correlazione tra il nome della band e l’antica arena romana, a quanto pare invece è la password di un videogioco…
Truls: si, di un vecchio gioco per pc, “Ripper”, io e mio fratello ci giocavamo da piccoli. Non sapevo neanche dell’esistenza del Circo Massimo all’epoca.
Nel gioco bisognava entrare in una base nascosta e la password era per l’appunto “circus maximus”, poi quando cercavamo un nome per la band, parecchi anni fa, dissi “Hey, Circus Maximus è un nome figo no?” eheheh e ora tutti ci chiedono se ha a che fare con il Circo Massimo ma no, non ha assolutamente niente a che fare con quello, poi se proprio vogliono trovare una connessione, beh facciano pure.
Glenn: specialmente dopo aver registrato “Glory of the Empire” la gente si è sentita legittimata a fare connessioni eheheh.
Parliamo di “Nine”, è passato un anno da quando è stato pubblicato, le vostre aspettative sono state soddisfatte? (nel frattempo ci raggiunge il tastierista Lasse Finbråten)
Truls: si, assolutamente. Abbiamo scelto un sentiero diverso, musicalmente parlando, ma ci sono state solo risposte positive e siamo molto felici a riguardo.
Lasse: musicalmente abbiamo preso una direzione un po’ differente ma anche alla produzione e al mixing dell’album hanno lavorato persone diverse, abbiamo scelto qualcuno abituato ad un sound più pop rispetto al tipico mixing metal.
Truls: Eh si, lui non aveva mai prodotto un album metal prima di del nostro, siamo stati i primi ma ha fatto un gran lavoro e ne siamo orgogliosi.
Cosa rispondete a chi critica la vostra scelta di aver adottato uno stile più soft rispetto agli album precedenti?
Truls: non ci interessa.
Glenn: no davvero, se gli piace bene, altrimenti ascoltino altro.
Truls: Si, se ti piace “1st Chapter” ascolta “1st Chapter”, se ti piace “Nine” ascoltalo, se non ti piace non è assolutamente un problema.
Glenn: la cosa importante è che, anche se sulla registrazione il sound risulta più soft, live è un album che spacca il culo. Senza dubbio.
Personalmente penso che quest’album mostri una forte maturità artistica.
Glenn: in confronto ad “Isolate”, sia nella scrittura che nella composizione c’è una componente molto più personale rispetto agli standard del progressive metal.
Truls: si, abbiamo provato a spingerci un po’ oltre i confini imposti dagli standard del genere, ma siamo ancora i Circus Maximus, stessa band, stessi esseri umani.
Per me è noioso alla lunga fare il gradasso e suonare 20 minuti di virtuosismi strumentali, quello che intendo fare è creare buone canzoni.
Ci sono sempre assoli belli, scintille metal e un sacco di altra roba nel mezzo ma penso che il brano sia la cosa più importante e in questo caso abbiamo finalmente trovato il giusto modo, a mio avviso, per esprimerci.
Infatti si sente che strizza parecchio l’occhio alla melodia e probabilmente ne aumenta la fruibilità.
Truls: si, perché non diventare più popolari scrivendo bella musica che può essere accessibile anche ad altre persone e non solo ai tipi strambi? (ride e simula un assolo di chitarra)
Glenn: Hey, quello lo sappiamo ancora fare, suoniamo ancora metal ma con un bilancio diverso dei vari elementi e non solo inserendo un milione di note in una sola canzone.
La melodia è la cosa più importante a prescindere da quello che segue.
Quali sono state le differenze nel processo compositivo tra “Nine” e “Isolate”?
Truls: la maggior parte dei pezzi li ha scritti mio fratello Mats.
Lasse: è tutto diverso rispetto a qualche anno fa, lo stare insieme, suonare, siamo semplicemente un po’ pigri e abbiamo più responsabilità.
Truls: sono successe molte cose, abbiamo famiglia, lavoro..
Glenn: si, Mats ha definito la struttura dell’intero album, abbiamo iniziato a registrare e tutto poi è venuto naturale.
Truls: si, a quel punto è iniziata la collaborazione
Glenn: avevamo bisogno di un percorso e lui l’ha disegnato.
Per cui come nasce un brano in casa Circus Maximus oggi?
Glenn: dipende, abbiamo tutti molti impegni, però sfruttiamo mezzi come Dropbox ed email per scambiarci il materiale così in tempo reale ognuno può ascoltare tutto e trarre ispirazione da cosa hanno prodotto gli altri.
Lasse: non penso che il non poter stare insieme ci limiti più di tanto, in ogni caso abbiamo una nuova sala prove e possiamo vederci e suonare insieme più di prima
Truls: ora l’ispirazione è forte, molto di più rispetto a qualche anno fa, abbiamo un sacco di bel materiale, infatti vogliamo tornare a scrivere il prima possibile e farlo insieme, collaborando. Poi chissà che ne verrà fuori, potrà essere death metal, opera o addirittura reggae, ahahah, non si sa mai, it’s progressive!
Ti diverti a scioccarci eh?
Truls: si, ahahahah
C’è stato un cambiamento nel tipo di musica che ascoltate in privato?
Lasse: non lo so, ascoltiamo un sacco di roba diversa.
Glenn: per quanto mi riguarda, per molti anni ho privilegiato la musica progressive ma al momento quasi non l’ascolto più, anzi, ascolto tutt’altro. Non so perché, è così e fondamentalmente non mi importa, il progressive lo suoniamo e abbiamo necessità di evolvere, questa necessità cambia automaticamente i gusti, non ci poniamo limiti.
Lasse: come vedi c’è un uomo nudo in tv.. (nda: “Movie 43”)
Truls: ne abbiamo già parlato, sei in ritardo!!
Pensate che la musica che ascoltate influenzi la musica che suonate?
Truls: noi sappiamo di avere un percorso, un nome, dobbiamo attenerci a quello ma in fondo siamo tutti dei metallari quindi quella piccola fiammella resterà sempre accesa.
Lasse: amiamo suonare metal, come musicisti amiamo spingerci sempre al limite delle nostre capacità tecniche ma ciò non forza le nostre canzoni.
Truls: influenze? Non lo so, probabilmente quello che dice Mats, ahahah, un giorno può essere un pezzo dei Coldplay, il giorno dopo degli Opeth e allora scrive un pezzo alla Opeth e lo stesso vale per me, sono un grande fan dei Meshuggah e posso scrivere riff ispirati alla loro musica, con tocchi strambi e il giorno dopo canzoni pop.
E se mi va posso anche mescolarli insieme e creano qualcosa più strano o più cool, dipende dal mood del giorno.
Glenn: non ascolterete altro che progressive da noi, anche se ascoltassimo pop produrremmo progressive pop, ahahahah
Truls: come quando ascolto Justin Bieber.
Glenn: yeah, dormi con le sue lenzuola, poster e film e poi metti un po’ di Meshuggah nelle sue canzoni, ahahaha
Truls: beh, toccando ferro, suoneremo sempre musica progressive.
Tu cosa ne pensi?
Lasse: non lo so. Justin Bieber.
(Risate generali) Che tipo di tematiche vorreste approfondire nel futuro?
Truls: beh, come prima, dipende dallo stato d’animo del periodo.
Lasse: e dal tipo di medicine che stiamo prendendo ahahahaha
Truls: da quando ho iniziato a scrivere testi da solo ho imparato che puoi scrivere di qualsiasi cosa, potrei scrivere un testo in questo preciso momento che parla del non essere capace di scrivere testi..
Glenn: se leggi i testi, dai nostri primi lavori ad ora, prima erano molto più..come dire..(Truls: Dungeon&Dragons) si, mondi illusori.
Ora che siamo cresciuti sentiamo la necessità di esprimere qualcosa di più importante, qualcosa che appartiene alle nostre vite.
Ed è più credibile se metti i tuoi veri sentimenti nelle canzoni.
Fa parte della crescita..
Truls: si, certo. Scrivi di cose che ti ossessionano quotidianamente.
Ripensando ai primi tempi, avete realizzato i vostri sogni?
Truls: ohh, molti!
Glenn: siamo sulla giusta strada per farlo ma comunque c’è ancora tanto duro lavoro da fare.
Truls: non siamo ancora del tutto soddisfatti.
Lasse: no, aspiriamo sempre a qualcosa di più grande ma qualche tassello di quello che sognavamo da piccoli possiamo toglierlo dalla scatola: voglio andare in America! Voglio suonare in uno stadio!
Beh siamo stati in America e in Giappone abbiamo suonato di fronte a 50.000 persone.
Ma sono eventi sporadici, vorremmo fosse così ogni fottuto giorno.
Truls: sai, è come una droga, ne sei dipendente: aargh ne voglio di più!
Glenn: vado su facebook ogni giorno e penso: cosa posso fare per migliorare rispetto a ieri? Cosa posso fare per portare la nostra musica più lontano?
Cerco contatti, è una cosa in continuo movimento. Negli ultimi due anni è diventato tutto più intenso e ora ne raccogliamo i frutti, ora è possibile prendere un contatto e andare a suonare chissà dove nel mondo perché sei desiderato lì: un sacco di gente suona in una band ma non a tutti è data la possibilità di girare il mondo.
È terribilmente gratificante.
Qual è il vostro rapporto con i social network?
Glenn: è molto importante, l’anno scorso abbiamo creato una fitta rete di contatti, abbiamo un amico che ci lavora sul serio, e anche Mark, sai, un sacco di persone cazzeggiano e basta sui social network.
Dovrebbero essere usati come un mezzo costruttivo, qualcosa che abbia un senso, al momento noi lo usiamo un sacco per la band e abbiamo una pagina ufficiale che gestiamo personalmente
(http://www.facebook.com/circusmaximusband)
Pensate che abbia ancora senso stampare album fisici o la completa digitalizzazione è il futuro?
Truls: si sta sicuramente andando in quella direzione però devo ammettere che adoro avere un album tra le mani, sfogliarne il booklet..
Lasse: altrimenti sarebbe davvero complicato autografare un file MP3, eheheh
Glenn: firma digitale!
Lasse: dovresti chiedere il copyright su questa idea, ahahah.
Usate strumentazione differente durante gli show rispetto allo studio?
Glenn: eh si, purtroppo dobbiamo cercare un compromesso.
Lasse: in studio abbiamo un sacco di strumenti e non possiamo portarceli tutti dietro per cui ogni volta si fa una selezione.
Truls: ma dillo che ormai sono tutte basi digitali sui mac, solo io uso ancora pots’n pans (pentole e padelle) ehehehehe
Glenn: virtual drums mate!
Truls: Sono l’unico che ancora fa rumore, ahahahah
Obiettivi per il futuro?
Glenn: Suonare in posti dove ancora non siamo stati, dove sappiamo di avere fan che, per motivi economici e logistici, non abbiamo ancora potuto incontrare. Poi fare un altro album e un altro tour e così via..
Chiudete pure l’intervista con un messaggio libero ai lettori.
Glenn: Hey there, italian fans, vi adoriamo, ci avete sempre mostrato il vostro supporto, dal primo album e continueremo a tornare per ricambiare tutto l’affetto che ci date. Grazie mille!!
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Intervista di Elbereth Articolo letto 2263 volte.
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