Intervista Flash: Clorosuvega
Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
Ciao a tutti, qui Clorosuvega.rnCi siamo formati nel 2012 a Bologna, appena adolescenti. Come tutti abbiamo iniziato a suonare con cover dei nostri artisti preferiti, fino a quando l'anno successivo non abbiamo iniziato a sentirci chiusi. Perciò abbiamo deciso di metterci in gioco ulteriormente scrivendo il nostro primo EP, fino ad arrivare al primo disco ufficiale uscito pochi giorni fa.
Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
Non abbiamo veri e propri riferimenti. Quando abbiamo iniziato a suonare eravamo presi esclusivamente dal metal, ora non ci diamo più confini. Ognuno di noi ascolta musica diversa, e ognuno da i suoi pareri in merito. Abbiamo deciso di non chiuderci nessuna strada. Da Rino Gaetano a Kalkbrenner, non ci sono più limiti in noi.
So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
Lo commentiamo come siamo soliti farlo: durante lo scorso anno il suono dei Clorosuvega inizia a mutare: abbandoniamo l'inglese per l'italiano, la musica diventa più sperimentale e alternativa. Il risultato è la realizzazione di un album, concepito come un movimento, un passo importante dall'adolescenza alla maturità , realizzato con la collaborazione di Larsen Premoli e del suo staff ai RecLab Studios di Milano. Questo disco è una fotografia.
La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Avevamo voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e lo abbiamo fatto. C'è chi lo apprezza e chi no, ma noi abbiamo voluto farlo ugualmente. Chissà, forse a qualcuno va bene ascoltare sempre la stessa musica che non cambia da 30 anni a questa parte.
Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Underground è un termine veramente abusato. Ci sono infiniti gruppi, ma credo che solo pochi di questi si meritino di emergere. Ormai si sente solo parlare di "scena": il vero problema è che si continua a dire che la gente non va ai concerti underground. Eddai, se si sente sempre la stessa musica trita e ritrita che cosa c'è da supportare?
La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
Tutto, non vogliamo dimenticare niente. Ci sono state giornate belle e giornate brutte, ma anche quelle brutte non vanno dimenticate, è anche da quelle che si imparara.
Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?
Internet è la cosa più importante. Ora tutti possono ascoltare tutto, e da nessuno puoi diventare qualcuno in pochi click. Te lo devi meritare.
Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Quanti più possibile. Ascoltiamo una marea di musica, di ogni genere.
Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?
Fare musica, continuare a suonare, procedere cercando di sperimentare sempre qualcosa di nuovo. Non vogliamo fermarci, il disco Clorosuvega appena uscito non è un arrivo, ma solo un inizio.
Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Grazie a tutti voi per lo spazio concesso, seguiteci sulle nostre pagine. A presto!rnClorosuvega.
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