Intervista Flash: Decadence

Decadence è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Samiel :: Abbiamo concepito la sostanza dell'Obscure nella primavera del 2001, quando dagli embrioni dei progetti solisti di Sinyus e Tiorad è scaturito il primo materiale sonoro su cui disporre i concetti basilari di questo nuovo genere. Abbiamo avuto più partenze in ogni caso, come formazione completa a partire dall'agosto dello stesso anno, a ottobre abbiamo iniziato il primo album e solo a febbraio 2002 abbiamo avuto il tempo e la struttura per trasportare i nostri suoni su un palco.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Samiel :: dentro e fuori il metal, in generale tutte quelle proposte musicali che comprendano all'interno uno studio, fossero note o parole. Se dovessi iniziare un elenco di nomi, più o meno noti, sicuramente si passerebbe da Dimmu Borgir, Arcturus, Rammstein a Prodigy, Fluke, Chemical Brothers, Ulver, Massive Attack, per non parlare di tutti gli autori classici che tuttora ci emozionano (Rachmaninov, Beethoven, Schumann, Chopin su tutti) e i vari interventi a più livelli di musicisti come Steve Vai, Dream Theater, Queensryche... tuttavia non abbiamo disdegnato prodotti come Korn, POD, Linkin Park, Le Vibrazioni... questione anche di gusti del momento.

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Samiel :: 'Metalogy' è un prodotto molto particolare, già solo perchè l'ascoltatore si trova di fronte al primo estratto concettuale e musicale di un full lentgh che si chiamerà "De Rerum Obscura". Ad ogni modo non è nulla di parziale, è di fatto un'opera completa nella struttura e nei suoni. È accompagnata all'interno del cd da un'interfaccia multimediale che ne spiega i contenuti e le intenzioni, insieme alla presentazione della band e della nostra immagine. Musicalmente si propone di allestire un viaggio all'interno delle sonorità metal più tipiche (da qui la ragione del titolo) toccando quelle frequenze più care all'Obscure: potenza, precisione, romanticismo decadente. In ogni caso l'interpretazione a cui teniamo di più è quella che si sprigiona dall'ascolto personale di ognuno...

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Samiel :: Spesso nel metal c'è stata la volontà da parte degli artisti di rifarsi a tematiche "colte", o comunque di esprimere un concetto legato a riflessioni più o meno di carattere filosofico. Nel caso dell'Obscure c'è una completa consacrazione del suono alla parola e al pensiero. Noi crediamo che il patrimonio intellettuale di cui può disporre l'uomo contemporaneo sia enorme e del tutto multiforme; partendo da questa considerazione abbiamo voluto fondare il nostro genere sull'esplorazione degli aspetti più oscuri e inconosciuti del pensiero filosofico, sia in quanto prodotto di una curiosità insita nell'uomo nei confronti di tutto ciò che ci circonda sia in quanto rappresenta il risvolto dello studio applicato alla ragione. Per concludere questo breve e riassuntivo manifesto dell'Obscure, è opportuno ricordare che anni luce prima di inserirsi nel contesto di dottrine esoteriche e mistiche, per quanto affascinanti e di notevole impatto estetico, esistono meccanismi assai complessi e di difficile interpretazione riguardo ai fondamenti del pensiero occidentale da cui noi tutti dipendiamo costantemente e che ci condizionano ogni giorno della nostra vita... e che spesso sono ben più tenebrosi e terrificanti nella loro stessa natura...

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Samiel :: non abbiamo avuto molte possibilità di conoscere altre realtà all'infuori del nostro underground locale. So per certo che in Italia esistono molti musicisti (e intendo persone dotate di talento che si dedicano alla musica ogni giorno) che sentono di poter creare opere interessanti, mescolando tradizioni e innovazioni, sperimentando suoni e rielaborando strutture oltremodo note. Purtroppo spesso vengono trascinati nella corrente torrenziale di chi invece scambia la sala prove con il campo di calcio o le panchine dei giardinetti, per poi inflazionare le proposte alle etichette discografiche e ai locali da live (nonchè infestare le chat e le communities online). Non saprei citare nomi di band nè in un caso nè nell'altro, perchè da tempo ci stiamo dedicando al songwriting e alla cura di aspetti collaterali della nostra musica non potendo quindi uscire troppo all'aperto. Ne approfitto però per salutare una grande band di Milano, i Kenòs, con cui avremo la fortuna di vivere il nostro ritorno sui palchi e che già tempo avanti ci aveva dimostrato di essere un gruppo di primordine.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Samiel :: come molti diranno, non si butta via niente. Tutto quello che abbiamo vissuto, esperienze personali e musicali, rientra nella nostra vita di gruppo. Certo, se la domanda si orientasse su alcune cose che proprio non abbiamo gradito, allora vi parlerei molto male di strani personaggi che ci hanno promesso anche la luna (magari la luna no, ma il Wacken si) oppure di gestori di locali che pretendevano di abbassare il volume di una cassa Tama non ancora microfonata nè triggerata... ma preferisco ricordare l'emozione di un mi basso fatto risuonare nei muri e nei toraci di chi stava sotto il palco, l'ultima nota della base prima di iniziare un concerto, la gente che non conosci e che ti ferma ai concerti per sapere del prossimo disco, mentre magari il dj sta per passare un tuo pezzo nell'impianto del locale... d'altronde per suonare (e fare metal) ci vuole molta passione e spesso bisogna rassegnarsi a compensare molte delusioni con una manciata di successi.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Samiel :: come già scrissi nel periodo di promozione di "Theatre Of Eclipse", mi stupisco ogni giorno di più di come internet favorisca l'insorgere di agglomerati umani tematici, vere e proprie sette dedite al culto di quello o quell'altro. Proporsi alla community giusta vuol dire in pochissimo tempo godere di una notorietà insperata dai nostri genitori musicisti (ma anche solo dai fratelli maggiori). Nel momento in cui tutti possono accedere a tutto, diventa facile materializzare dal nulla un'intera struttura comprendente oltre alla musica l'immagine, le parole e i movimenti...
Bisogna sempre tenere conto del rovescio della medaglia: si disperde l'effetto "selezione naturale", dal momento in cui nessuno viene selezionato per apparire al vasto pubblico. Essendo nell'era del "tutto e subito" è impossibile rinunciare ad uno strumento come internet, quindi in fin dei conti conviene recuperare l'antico detto "se non puoi combatterlo, fattelo amico".

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Samiel :: io personalmente consumo molta musica proveniente dalle radio digitali sparse sul globo... mi capita di conoscere un sacco di gruppi interessanti di cui poi magari compro il cd al momento giusto. Diciamo che tendenzialmente evitiamo tutti di entrare in un negozio di musica nei periodi di magra, perchè rischieremmo di uscirne indebitati fino al collo!

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Samiel :: quello per cui abbiamo iniziato questo progetto, avviare un circolo virtuoso i cui effetti siano accedere ai mezzi di produzione necessari per realizzare un'opera di ampio respiro (nel nostro caso ha già un titolo, "De Rerum Obscura") e successivamente avere la possibilità di distribuirlo nel mondo. Niente di più e niente di meno di qualsiasi altro gruppo musicale... ma forse la cosa a cui teniamo di più in assoluto per il nostro futuro è poter conservare la libertà artistica di esprimerci, la possibilità di proporre nuove metodologie di ascolto e interpretazione del metal (che, a dirla tutta, sta passando un periodo molto critico...) godendo della reputazione necessaria per evitare fraintendimenti o inutili antipatie.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Samiel :: potrei provare con un classico "Stay Obscure!" ma forse preferisco un più pretenzioso e lamer "Decadence - interview session - mode: OFF"...

Intervista di Jerico Articolo letto 712 volte.

 


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