Intervista: Enemynside

Nessuna Descrizione Ecco a voi gli Enemynside: come la pensano, chi e cosa sono, i loro obiettivi e la loro musica in un'intervista esclusiva per MetalWave..

 

Chi sono gli Enemynside? Raccontateci a modo vostro la genesi di questo progetto e chi sono le persone che lo compongono.

Matt :: Gli Enemynside nascono ufficialmente nel 1999 con l’uscita del primo demo-cd intitolato “From The Cradle To The Way”, ma la band era già attiva da prima con il monicker Scapegoat. Nel tempo si sono susseguiti all’interno della formazione parecchi musicisti e allo stato attuale la line-up è composta da me (Matteo) e Dave alle chitarre, Frallo alla voce, Suez al basso e Nyk alla batteria.
Il gruppo ha realizzato oltre al demo di cui prima, anche un promo nel 2001 intitolato “Violent Beats” e due album ufficiali: “Let The Madness Begin” uscito per Temple Of Noise/Frontiers nel 2003 e “In The Middle Of Nowhere” stampato inizialmente per Sleaszy Rider Records, ma poi uscito ufficialmente tramite Hatestone Rec./New Model Label nel 2008.

Come definireste la vostra musica?

Matt :: Siamo partiti come gruppo heavy-thrash per ritrovarci ora a distanza di 10 anni con un sound che pensiamo essere piuttosto personale e nel quale confluiscono le influenze più disparate e soprattutto la nostra concezione di fare musica pesante senza voler essere la copia di nessuno. Insomma ascoltate e fate vobis!

Parliamo di influenze: quali e quanti gruppi ascoltate solitamente? E quali e in che misura influenzano quello che scrivete?

Matt :: Abbiamo sempre ascoltato e continuiamo ad ascoltare di tutto. Questo credo si sia sempre capito dalle cover che abbiamo proposto durante gli anni. Siamo arrivati ad inserire nel nostro repertorio a rotazione, oltre ai classici Metallica e Slayer, anche Faith No More, Slipknot e Guano Apes!
A livello di influenze come dicevo anche prima non abbiamo un nome o una corrente di riferimento entro cui confiniamo la nostra creatività. Ci piace ascoltare tutto ciò che suona pesante, intenso e allo stesso tempo melodico. Di conseguenza suoniamo musica pesante, intensa e melodica.

Un pezzo degli Enemynside: la genesi, l’arrangiamento, il perfezionamento.

Matt :: Fin dagli inizi abbiamo sempre scritto io e Frallo. Portavamo all’attenzione dell’altro il pezzo già completo su cui poi veniva fatto il lavoro di arrangiamento. Una volta chiuso il pezzo lo si proponeva a gli altri e successivamente veniva provato in sala da tutta la band. In questa maniera sono nati sia “Madness” che “Middle”. Ora le songs continuano ad essere proposte sempre da me e Frallo, ma poi in sala prove si lavora a fondo sull’arrangiamento arrivando ad apporre sostanziali modifiche alla struttura (e a volte anche ai riff), grazie all’importante contributo creativo di Suez, Nyk e Dave. Non che chi li abbia preceduti fosse meno creativo, ma per quanto riguarda il songwriting c’era molta meno lotta interna di quanta non ce ne sia ora!

Le vostre tematiche: parlateci di quello che volete portare al pubblico. Le vostre idee? La vostra visione di quello che vi circonda? Le vostre esperienze personali?

Matt :: Le lyrics nascono sempre da esperienze personali, dalla realtà che ci circonda e, perché no, dalle persone che incontriamo sul nostro cammino e da ciò che ci lasciano!

Cosa significa fare metal adesso in Italia?

Matt :: Significa lottare contro i mulini a vento. Vorrei rispondere in maniera positiva a questa domanda, ma purtroppo non è possibile. Non c’è la mentalità adatta e non ci sono le strutture adatte. Noi l’abbiamo capito sbattendoci la testa. Questo è il motivo per il quale da diverso tempo ci siamo concentrati sul proporre la band all’estero. In una manciata di date fuori dall’Italia abbiamo raccolto più soddisfazioni e più stimoli che in 5 anni di live in Italia.

l momento più bello della vostra esperienza musicale?

Matt :: Ogni volta che saliamo sul palco per proporre la nostra musica.

Il metal da qui a 10 anni: dove pensate si possa arrivare e su quali filoni porreste adesso la vostra attenzione?

Matt :: Il metal è cambiato molto nel corso degli anni e sembra che, grazie a myspace e simili, ci sia spazio per tutti: sia per chi si evolve e sia per chi decide di rimanere ancorato a schemi e sonorità del passato. Per quanto ci riguarda cerchiamo sempre di proporre un sound che, primo fra tutti, soddisfi noi stessi (altrimenti sarebbe inutile!) e già questo credo ci permetta di non esaurire l’ispirazione come sarebbe invece se ci limitassimo a riproporre stilemi triti e ritriti. La ricerca è fondamentale per mantenere il proprio sound fresco e attuale. La mia idea è che si cresce fisiologicamente e anche a livello di gusti. Io suono ciò che mi rappresenta e quello che sono ora ha le radici in ciò che ero 5 o 10 anni fa, ma appunto con 5 o 10 anni in più di esperienze sulle spalle, sia di vita che musicali. Il che mi permette di suonare alla mia maniera, non rinnegandomi, ma crescendo di pari passo alla mia crescita personale.

Meglio essere un gruppo underground ed avere il totale controllo della propria identità artistica o essere un gruppo main-stream, ma avere dei paletti nella propria espressione musicale?

Matt :: Meglio essere un gruppo main-stream e avere il controllo totale della propria identità! Chi lo sa, ci sarà qualche caso in cui questa possibilità esiste! A parte gli scherzi, c’è a chi va bene suonare roba scritta da altri come semplice esecutore, c’è a chi va bene suonare qualsiasi cosa a prescindere dal genere basta che sia in modo professionale, c’è chi suona per esigenza creativa, ecc. Noi se ci trovassimo in una situazione da potenziale gruppo main-stream, ma con imposizioni che non condividiamo sull’indirizzo musicale da proporre, non accetteremmo e rimarremmo nel nostro status attuale!

Chiudiamo in bellezza: perchè il metal in Italia è considerato un genere di nicchia?

Matt :: Perché non c’è una preparazione culturale adeguata ad accettare l’idea di un “rinnovamento” al di fuori della musica sanremese. Il discorso della musica va di pari passo a quello della cultura. Qui si tende a massificare tutto verso il basso. In altri paesi c’è più scelta, più apertura mentale e meno diffidenza verso le novità, nella vita in generale come nella musica.

Grazie ragazzi per la disponibilità, salutate i lettori di Metalwave a modo vostro e diteci cosa vi aspetta per il futuro.

Matt :: Grazie a voi per l’intervista e a tutti i lettori di Metalwave per l’interesse e il supporto. I nostri programmi futuri comprendono un tour in Scandinavia di spalla a Blaze Bayley il prossimo Aprile e una nuova uscita discografica entro l’anno. Per ulteriori informazioni http://www.enemynside.com oppure http://www.myspace.com/enemynside

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Intervista di BlackWingAngel Articolo letto 2292 volte.

 


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