Intervista: Hellyeah

Nessuna Descrizione Dopo l'uscita del nuovo album "Blood for Blood", abbiamo l'opportunità di fare due chiacchere con il cantante degli Hellyeah.

 

Ciao Chad, è un piacere parlare con te. Potresti introdurre in nuovo album "Blood for Blood"? Quali sono le principali differenze con i precedenti lavori?

Credo che le principali differenze di questo nuovo album stiano nel modo in cui abbiamo concepito il lavoro in senso stretto; abbiamo cercato di far si che risulti il lavoro di una "band" in senso letterale.
Vedendo la partecipazione nel gruppo di molti componenti di altri gruppi rilevanti, è difficile far si che non emergano alcuni elementi provenienti dal background di ogni uno che non sia già parte integrante del proprio stile.
Questo album cerca di essere "Hellyeah", di tirare fuori uno stile che sia della band stessa. E' stato un passaggio molto difficile, abbiamo fatto un grande passo a nostro avviso cercando di guardare oltre tutto quello che era stato il progetto, e siamo molto soddisfatti del risultato, complessivamente il suono è più duro e le sonorità più pesanti, quindi questo è il vero suono degli Hellyeah e siamo tutti molto soddisfatti.

Grazie per il tempo che ci hai concesso, è stato un vero piacere parlare con te.

Grazie a te e a tutto lo staf di Metalwave, invito tutti i lettori a seguirci on the road e ad ascoltare il nuovo album "Blood for Blood". HELLYEAH!

Cosa pensi della scena Metal italiana ed europea?

La scena europea è fantastica, la adoro. Per me è di gran lunga migliore di quella americana sotto tutti i punti di vista, le band dal punto di vista qualitativo non hanno niente da invidiare a nessuno, in più il riscontro che si riesce ad avere è maggiore se il prodotto è di qualità. In America sfornando un buon disco e pianificando un bel tour raggiungi subito livelli altissimi, ma per un attimo sei sulla cresta dell'onda e l'attimo dopo sei sparito perchè il pubblico non si lega quello che hai da offrire. In Europa questo mi sembra succeda molto meno, se vali veramente, il pubblico ti segue e negli show fatti in Spagna, Francia ed Italia, il pubblico riesce a dare sempre qualcosa in più che rende gli show indimenticabili. Adoro suonare in Europa e non vedo l'ora di tornarci.

Per quanto riguarda la composizione, preferite lavorare in studio o in tour?

Preferiamo assolutamente lavorare in studio e tenere divisi i due momenti; durante il songwriting dobbiamo essere ben focalizzati sulle composizioni e dare tutto per rendere il pezzo il più forte possibile sotto ogni aspetto. Stessa cosa vale per il live e tour, è obbligatorio dare il 100% senza risparmiare nessuna energia sul palco per far sia che lo show sia indimenticabile per noi e per il pubblico; non ci piacerebbe doverci frenare durante il live per poter poi scrivere o lavorare su qualche pezzo, nessun riusciremmo a dare il massimo in nessuno dei due momenti.

Come è stare in tour con gli Hellyeah?

Fantastico! Ho il piacere di condividere tour con alcuni dei più grandi musicisti della scena con i quali ormai si è creata una vera fratellanza, solo chi ha una band può capirlo. Ogni volta che si sale su un palco, l'energia che si crea è incontrollabile e lo show non può che riuscire alla grande. In più è sempre bello vedere il pubblico che si scatena, quasi a creare uno scambio continuo tra fan e musicisti, noi da parte nostra facciamo di tutto per fomentare chi ci sta davanti, loro perdendo il controllo ci caricano ancora di più, questa è una cosa grandiosa.
Per rispondere alla tua domanda, posso dire che è proprio "HELLYEAH"!

Nel progetto sono coinvolti molti artisti che militano in band molto lontane come stile dagli Hellyeah, è difficile lavorare con molti background diversi?

E' molto bello e stimolante; tutti hanno il proprio stile e cercare di mettere tutto insieme è fantastico. Spesso ci si trova dover scegliere quale strada prendere su un pezzo, quindi la scelta più ricadere sullo stile personale di un componete piuttosto che di un altro, ma il bello sta nel ricercare quale funzioni meglio sul pezzo. Come cantante, ho sempre 4 o 5 possibile interpretazioni tra cui poter scegliere e penso sia molto interessante sperimentare per trovare la soluzione che funziona meglio e vedere come il pezzo possa cambiare intrecciando le possibili soluzioni a disposizione.

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Intervista di Dust Articolo letto 3323 volte.

 


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