Intervista Flash: Iridyum

Iridyum è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Ciao, è difficile "presentarsi" senza essere banali. Siamo "nati" nel 2002, dall'incontro mio (Laura) e di Davide, il chitarrista. Dopo una serie di cambi di line up siamo arrivati all'attuale con Angelo Marguglio alla chitarra ritmica, Sebastiano Gatto al basso e Giuseppe Carnevale alla batteria.
L'intento del gruppo è sempre stato quello di fare musica propria, cercando di riuscire a evidenziare una personalità di gruppo tale da essere recepita da chi ascolta. Tra i primi live che abbiamo fatto c'è stato il palco delle selezioni di Arezzo Wave l'anno scorso. Abbiamo fatto altri concorsi e varie serate in cui abbiamo presentato la nostra musica e dove abbiamo avuto buoni riscontri di pubblico.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

L'intenzione è non proporre un genere. In realtà ciò che ci proponiamo di fare è ciò che nasce da dentro. Ognuno di noi si mette completamente a nudo quando compone. Quando si crea non si possono porre delle barriere, diversamente, quando si pone un limite all'io creativo ciò che deriva è una cosa non immediata, sicuramente non spontanea. In ogni caso, chi ci ha recensito ci ha definito un po' hard rock, un po' gothic per via delle sonorità e della voce.

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

No cover up, il nostro ep, autoprodotto, che ha visto la luce in questo 2005 è nato da tanto lavoro e tanto sforzo.
Il titolo indica proprio la voglia di non stare al di sotto di etichette e "coperture".
L'idea è proprio quella di mettere a nudo sentimenti ed emozioni senza vergognarsene, utilizzando a volte suoni più duri e pesanti, altre sonorità più melodiche, per sottolineare momenti di incontro con se stessi.
Nei testi, dove ho cercato di mettere davvero parti di me, si cerca di evidenziare sempre la voglia di migliorare il contatto con se stessi e il rapporto con ciò che sta fuori.
Se si considera un testo come My war, parlo proprio delle battaglie personali che ognuno vive, quotidianamente, con se stesso e il fatto che spesso non ci si accorge di ciò che ci circonda perchè si rimane attaccati al proprio passato, ai propri pensieri deprimenti, per passare a un pezzo come To a friend, dove invece mi metto in relazione con un "amico" chiedendogli di darmi ciò che ha, e di fidarsi di me mentre spero che non mi deluda
Le parti musicali, invece, cercano di evidenziare proprio tutto questo, con suoni, rumori o ritmiche che devono fare si che l'ascoltatore riesca a entrare nel pezzo. E soprattutto che non riesca a uscirne...

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Onestamente, come abbiamo anche detto altrove, non crediamo che sia l'originalità a tutti i costi a colpire l'ascoltatore. Forse i nostri pezzi non hanno nulla in più rispetto ad altri, però come dicevo prima esprimono davvero parti di noi, piccole storie di vita vissuta.
Il mondo musicale, in genere, è affollatissimo, nessuno pretende di spiccare per originalità o bravura, quello a cui puntiamo è semplicemente portare dei messaggi e lasciare qualcosa a chi ci ascolta.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Sicuramente c'è molto di buono, ma è verissimo che non si riesce a emergere perchè le barriere da parte di tanti "addetti ai lavori" sono davvero alte.
Oggi, i gestori dei locali sono i primi a decidere cosa si debba ascoltare in una città. Per cui se sei fortunato e rientri tra i loro gusti, allora puoi suonare, se no te lo scordi!

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Guarda, la cosa peggiore per un gruppo, in tutti i sensi è perdere un elemento. Quando uno del gruppo va via, è davvero pesante riprendere, ricominciare, provare con una persona nuova. Anche se, d'altro canto, è pure stimolante, perchè davvero la creatività delle persone è senza fine.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Nè buono nè cattivo. Molto affollato. Però comodo per proporsi.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Pochi, perchè costano troppo. Direi che ne ascoltiamo più di quanti ne compriamo...

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Siamo fatalisti, vediamo cosa ci riserva il futuro!

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Vi ringraziamo e invitiamo tutti i lettori a visitare il nostro sito http://www.iridyum.it e a lasciare impressioni e commenti sul nostro guest, ricordando che abbiamo messo a disposizione alcuni sample nella sezioni music del sito...
grazie ancora...

Intervista di Jerico Articolo letto 595 volte.

 


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