Intervista: Linear Sphere
Ciao ragazzi,iniziamo subito con il parlare di voi: che ne dite di presentare subito la band illustrandoci qual è la storia dei Linear Sphere?
Allora, i Linear Sphere sono stati fondati da me, Jos e Charlie nel gennaio 2002. Prima di allora io e Nick andavamo a scuola insieme nella stessa classe dall'età di 12 anni, e Charlie è di un anno più piccolo. Io e Nick abbiamo registrato il nostro primo demo suonando pezzi dei Motorhead e dei Sabbat, quando avevamo circa 13 o 14 anni! Charlie si è unito a noi poco dopo, e passavamo le nostre pause pranzo e i dopo lezioni suonando i riff di King Diamond, Judas Priest, Megadeth e Annihilator, adoravamo il metal! All'età di 18 anni, o giù di lì, abbiamo formato una metal band chiamata Angelstorm, con cui facevamo cover di Malmsteen, Crimson Glory e Queensryche. Ma non abbiamo mai trovato cantanti che fossero all'atezza del nostro repertorio e in seguito ci sciogliemmo, rimanendo ovviamente ottimi amici. Non era il momento giusto, e ognuno di noi ha preso strade diverse sviluppando il suo stile in un ampia gamma di band diverse, a volte rincontrandoci in diversi progetti. Io e Nick abbiamo lavorato in un bel po'di band insieme, e addirittura ad un certo punto in un progetto fusion in cui Charle ci ha aiutato al basso! Fino al momento della formazione dei Linear Sphere, si potrebbe dire che eravamo una sorta di collettivo nel quale ci aiutavamo e raccomandavamo a vicenda. Ho incontrato Jos inizialmente in un rock club, poi ho scoperto che viveva proprio sulla mia stessa strada! Ci siamo incontrati alcune volte per ascoltare la musica, Jos premeva per farmi conscere alcuni gruppi che non avevo ancora sentito e vice versa. Ho sentito che Jos era un cantante e quando mi ha fatto sentire alcuni demo sono rimasto impressionato. Poco dopo, l'ho presentato a Charlie ed abbiamo iniziato ad uscire insieme. Dopo esserci conosciuti abbiamo deciso che sarebbe stato divertente scrivere un po'di musica insieme e vedere che succedeva. Io e Charlie quindi abbiamo speso un anno nel tirar fuori una preproduzione con le nostre chitarre, programmando tutto il resto degli strumenti e poi proponendo i pezzi a Jos, che poi scriveva e registrava le voci. A circa metà dell'opera abbiamo poi pensato che sarebbe stato interessante cominciare a lavorare più sul serio e presentare il nostro lavoro al pubblico. Abbiamo sempre immaginato che ci sarebbe stato Nick, quando io e Charlie programmavamo le parti di batteria, dato che abbiamo sempre avvertito la sua influenza sul nostro stile, così l'abbiamo invitato a unirsi a noi nel 2003. Ho incontrato Dave Marks in una sessione di registrazione nel 2001 e siamo diventati amici, finendo col lavorare insieme al Guitar Institute. In seguito gli ho fatto sentire alcuni dei nostri demo, lui ci ha presi per pazzi ed ha accettato di aiutarci a registrare il basso. Non era chiaro in quel momento se avrebbe deciso di fare qualcosa di più al di là della registrazione, ma eravamo felici di procedere sulla base di quella convinzione. Non abbiamo fatto audizioni per nessun membro, la nostra band è stata formata come un'estenzione della nostra amicizia e solo per farci qualche risata scrivendo della musica senza compromessi!
Vista la vostra proposta musicale non del tutto semplice, influenzata fortemente com’è dal Prog e dal Jazz, a quale ascoltatore vi rivolgete?
Io penso che la maggior parte della gente che ha sentito l'album si sia ritrovata abbastanza sconcertata all'inizio, dato che è ben poco ortodosso, a livello armonico e ritmico. Quando le recensioni sono cominciate ad uscire tutte raccomandavano ascolti ripetuti per entrare nell'ottica! Alla fine la maggior parte della gente l'ha amato, una volta che ci si sono abituati. Io credo che la maggior parte dei metal fan risponderanno bene alla sua intensità ed il disco affascinerà quelli in cerca di qualcosa di diverso, ed allo stesso tempo il disco può affascinare i fan del fusion e del progressive in cerca di qualcosa di più pesante del solito. Io credo che il nostro ascoltatore tipico sarà più un amante della musica in generale che qualcuno che si aspetta una certa cosa e si arrabbia se quella musica osa svilupparsi in nuovi modi.
Quali sono le influenze che caratterizzano il suono del gruppo e quali gli album che ancora oggi vi hanno ispirato?
Noi tutti amiamo la musica nella sua accezione più ampia, e siamo fortemente influenzati da molti stili diversi, quindi quando io, Charlie e Jos abbiamo iniziato a scrivere Reality Disfunction nel 2002 è stato naturale che la musica riflettesse tale varietà. Non abbiamo scelto coscientemente uno stile particolare, abbiamo semplicemente scritto con naturalezza, incorporando gli elementi musicali che amiamo. Nel corso degli anni siamo passati attraverso diversi stadi, facendoci conoscere l'un l'altro molti musicisti, molte band e molti stili. Nei primi periodi ascoltavamo Heavy Metal concentrando il nostro interesse nel lato più tecnico. Band come Megadeth, King Diamond, Ozzy, Annihilator, Priest, Crimson Glory, Queensryche,Yngwie... Ci incontravamo nell'aula di musica a scuola e jammavamo sui nuovi riff! Ancor più rilevante per i Linear Sphere, per quanto riguarda le chitarre, è stato l'impatto che hanno avuto su di noi Death e Cynic, dato che procedevamo verso territori più ostici. A distanza di anni, questa è un'influenza che può essere rintracciata nel nostro lavoro, come qualcuno ha già commentato. Cercando musica più sofisticata, siamo stati risucchiati nel progressive rock, con band come Yes, Rush e Genesis, e poi nel jazz, con Mahavishnu Orchestra, Return To Forever, Chick Corea, Zappa, U.K, Tribal Tech, Allan Holdsworth etc.. Oggi come oggi siamo tutti alla ricerca di qualcosa di nuovo ed interessante, qualcosa di diverso. Personalmente io penso che in particolare la scena metal si sia evoluta al di là di ogni aspettativa, e che di recente si sia aperta a nuove ispirazioni ed influenze.
Che tematiche affrontate nei vostri testi? Curate i contenuti così come fate con la musica?
Jos scrive tutti i testi dei Linear Sphere. La prima parte si concentra sui punti buii dell'essere umano, una debolezza che abbiamo sviluppato a causa di una mancanza di comprensione di noi stessi, secondo me. Porta all'attenzione il fatto che ciò che noi percepiamo come realtà, potrebbe invece essere il lavoro di una sottile manipolazione, al punto che non siamo in grado di osservare nemmeno ciò che sta davanti a noi. La spiritualità dell'uomo e la buona volontà insita nella nostra natura è stata corrosa, mentre la società ha cercato sempre più di dettare cosa dovremmo essere e come dovremmo pensare e percepire le cose. Noi siamo parte di un gioco che viene giocato a livelli più alti di quelli che riusciamo a vedere. Dall'uniforme di scuola alla divisa al lavoro, che ci apparterrà fino al giorno in cui moriremo, viviamo le nostre vite senza sapere gli effetti e le influenze di chi prende le decisioni, dato che sono mantenuti ben al di fuori dei nostri occhi, i quali sono sempre troppo impegnati, per sindacare quaunque cosa che possa sembrare fuori posto. Quindi l'album gira attorno al tema delle società segrete, manipolazione dei media ed abuso di potere in generale. "Life of Gear", che è la traccia numero 6, sposta ulteriormente l'atmosfera verso la tristezza personale, con un approccio acustico che parla della dipendenza, ed è una piccola pausa per l'ascoltatore, sulla strada verso la conclusiva "From Space to Time", che è dove i diversi elementi vengono fusi insieme, in questa suite di 25 minuti, un'epica in 4 parti che parla delle origini cosmiche dell'uomo, un soggetto che potrebbe essere mitologico o reale, a seconda del tuo punto di vista. Nel corso dell'album, le parti strumentali sono studiate in modo da riflettere questi temi, che costantemente si evolvono in tempi e modulazioni, mixati con armonie piuttosto tese e riff brutali, che rappresentano le appropriate dissonanze della nostra era. Questa è una panoramica generale, i testi, la musica, l'artwork, vanno tutti mano nella mano per portare il messaggio, e noi abbiamo impiegato tempo e sforzi nella presentazione del nostro cd in maniera tale che quando lo acquisti c'è un booklet di 10 pagine con tutti i testi. E'probabilmente una cosa buona non entrare troppo nei dettagli, dato che i testi dovrebbero e saranno percepiti differentemente da ogni ascoltatore, l'idea è di far pensare alla gente, sia musicalmente che concettualmente.
State già componendo del nuovo materiale e quale sarà la direzione musicale che percorrerete col prossimo lavoro?
Si, una volta che "Reality" è stato completato abbiamo avuto un paio di settimane libere e poi ci siamo buttati sul disco successivo, non ci mancano le idee, grazie all'ampio spettro di influenze. Oggi come oggi stiamo per finire la pre-produzione, prima di iniziare le sessioni di registrazione vere e proprie dell'album. Questo sarà un concept album altamente sofisticato, che ha alcuni grandi contrasti. Se "Reality Dysfunction" è stato scritto soprattutto da Charlie, Jos e io, questo prossimo presenterà molti più input dal nostro batterista Nick, che oltre ad essere un batterista eccezionale è anche un ottimo songwriter, così si sveleranno ulteriori influenze. Anche le voci saranno molto più curate, con un buon bilanciamento di linee pulite, in mezzo a tutta la follia! Siamo molto eccitati per come suona. In questo prossimo album le chitarre taglieranno senza pietà, e sarà tutt'un'altro livello sia a livello compositivo che lirico. Il nostro nuovo bassista, Steve, che suona anche il chapman stick, aggiungerà ancora altri elementi, sarà quindi qualcosa per cui vale la pena attendere! Speriamo che esca quest'anno, anche se non sappiamo ancora quando.
Quali sono i dischi che ascoltate più di sovente nell’ultimo periodo?
Sono stato molto colpito dall'ottimo lavoro di Jeff Loomis su "This Godless Endeavour" dei Nevermore, è un buon album. Mi piace anche "The Adversary" degli Ihsahn, che è appena uscito. E anche l'ultimo album degli OSI, "Free". Ascolto ancora l'album "Still Life" degli Opeth, che è uno dei miei preferiti. Destroy, Erase, Improve, dei Meshuggah.. Ho sentito anche molti dei tuoi connazionali che mi hanno colpito molto, come Alessandro Benvenuti, che ha realizzato un album nel 2002 chiamato "Sonic Design", Lorenzo Venza, parecchi musicisti italiani mi fanno il culo (musicalmente) in questo momento, e è per questo che ho ricominciato a godermi ancora una volta la scena strumentale. Penso anche che l'ultimo album Greg Howe, Extraction, sia incredibile, così come la nuova roba di Brett Garsed e Frank Gambale. Riguardo alla musica ultra-pesante infine sono un grande fan di Muhammed Suicmez, che suona con i Necrophagist, e penso che Epitaph sia uno dei dischi più incredibili.
Esiste una scena metal underground odierna di un certo valore nella vostra nazione che possa avere in un futuro prossimo una valenza internazionale?
C'è sempre stata una scena underground di qualità qui, è solo che il mainstream domina l'industra ed è gestito da gente che punta sul sicuro e che vuole assicurarsi che il denaro scorra, e che la gente sia risucchiata nella mediocrità. In effetti credo che la scena metal qui in Inghilterra si stia sviluppando di nuovo abbastanza rapidamente. Almeno il periodo di secca sta finendo, e ci sono sempre più band metal di qualità che escono fuori, con musicisti che hanno raggiunto standard molto alti. Sarebbe fantastico essere parte di una nuova era della musica heavy di qualità. Penso che potremmo anche portare la nostra musica al di fuori del Regno Unito per trovare il nostro audience. Sembra, nella mia esperienza, che il pubblico europeo sia più attento ed interessato di musica sofisticata, e che apprezzi di più la musica in generale!
Ci sono delle possibilità reali, a Londra e in altre parti del Regno Unito, in cui ci si possa esibire?
Ci sono posti per suonare a Londra e un po'in tutto il Regno. Abbiamo alcuni buoni contatti per l'aspetto concertistico una volta che saremo pronti. Siamo tutti molto speranzosi di suonare in Europa e con la nostra agenzia di management, che ha sede in Belgio, è possibile che possiamo organizzare alcuni show che speriamo si possano realizzare.
E i mass-media che risalto danno alla musica estrema?
Penso che i mass media, e nello specifico internet, permettano alle band di iniziare a promuoversi da sè, che è una gran cosa dato che ora abbiamo accesso a più musica e le band possono gestirsi meglio sotto vari aspetti grazie alla tecnologia. Ci sono poi siti web con stazioni radio e magazines che supportano l'underground (noi! ndr). Il metal non è facilmente commergiabile, ed è tenuto molto separato da quella merda che è l'industria musicale delle pop star! Poca gente in Inghilterra sembra concepire la musica come musica, ci sono molte divisioni e categorie che influenzano ciò che è di moda e ciò che non lo è, come nel vestire.
Quante case discografiche sono interessate al genere metal e qual è l’atteggiamento delle major nei confronti dei gruppi provenienti dall’Inghilterra?
Per quanto mi riguarda, se ti stai riferendo alle etichette major, loro non offrono aiuto, interesse o credibilità nell'arte vera e propria. Loro sono parte di un'infrastruttura finanziaria che pone il denaro come priorità, rispetto alle spese sulla qualità e l'innovazione. Noi abbiamo creato la nostra label personale proprio per evitare quest'intero aspetto dell'industria. La mancanza di progresso nella musica commerciale, le mode musicali che guardano il passato che il pubblico è costretto a subire, il sospetto che qualunque cosa osi essere diversa da ciò che è deciso da chi comanda, preoccupa chi investe. Io non sono parte di ciò; abbiamo registrato, prodotto, fatto tutto l'artwork, messo su il nostro sito web e la casa discografica. Le band dovrebbero considerare queste possibilità e controllare i loro destini. Io supporto pienamente le più piccole e qualitativamente ottime etichette, e le compagnie composte da amanti della musica che supportano e sviluppano le loro band, e lo fanno per le ragioni giuste. Abbiamo scelto l'agenzia Hardebaran management proprio perchè è gente genuina che lavora duro su tutto ciò che ci riguarda, ci si sono avvicinati perchè gli piaceva quello che stavamo facendo e ora si occupano della promozione e del marketing, così possiamo spendere più tempo ad esercitarci con gli strumenti!
Avete in progetto una tourneé? E se sì, scenderete anche nella nostra penisola?
In questo momento stiamo provando, le prove stanno andando bene e dovremmo esibirci in alcuni show verso la fine dell'estate qui in Inghilterra. Stiamo finendo la pre-produzione del nuovo album, inoltre, quindi siamo un bel po'impegnati. Appena saremo sulla scena, cercheremo di suonare in Europa, specialmente nella bellissima Italia, sarebbe fantastico visitarvi e suonare, quindi speriamo di riuscirci!
14. Volete mandare un messaggio ed un saluto ai lettori di MW ed agli ascoltatori italiani di tale genere?
Grazie per l'intervista. Se siete interessati, potete scaricare gratuitamente dei pezzi da "Reality Disfunction" dal nostro sito http://www.linearsphere.com . Grazie per averci contattato.
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Intervista di Ernando Articolo letto 1419 volte.
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