Intervista: Motherstone

Nessuna Descrizione I Motherstone hanno rilasciato un album che impressiona positivamente. Ci troviamo al cospetto di una band che mescola abbastanza bene thrash, gothic e metalcore, valida tecnicamente, con un buon grado di personalitą, e con tanta voglia di emergere. Due chiacchiere, a queste condizioni, sono d'obbligo...

 

Un saluto ai ragazzi dei Motherstone. Vogliamo iniziare con una breve biografia della band?

Ciao Snarl, ciao a tutti. I Motherstone nascono anni fa come band di compagni di scuola, poi col tempo e alcuni cambi di
line-up e di stile siamo arrivati alla pubblicazione nel 2006 di "Through The Paths Of Insanity", prima pubblicazione di un certo livello della band. Nel suo piccolo questo EP ha avuto un gran bel successo e ottimi riscontri da ogni punto di vista. Subito dopo abbiamo cominciato a lavorare all'album successivo ma il tutto è stato rallentato dalla separazione con la cantante di allora; abbiamo passato diversi mesi senza una vocalist fissa fino all'incontro casuale con Vale, la nostra attuale cantante, che abbiamo
avuto il piacere di presentare il 12 ottobre scorso in occasione di un live con gli Infernal Poetry. Dopo pochi giorni da questa esibizione abbiamo cominciato una preproduzione e finalmente le registrazioni di "Biolence", il nostro primo full-lenght pubblicato il 1° giugno in co-produzione con la Temple Of Noise di Christian Ice e presentato lo stesso giorno con un live insieme agli Exilia.

Biolence, il vostro primo full length, è appena uscito. Come vi sta andando a livello di recensioni, di live, e di feedback da parte del pubblico?

Tutto sta andando come ci aspettavamo. Sapevamo che pubblicare un album ad inizio estate avrebbe portato ad una situazione particolare, quella in cui è difficile avere
ingaggi dai locali al chiuso. Ma il tutto era calcolato, abbiamo passato due anni di lavoro veramente molto intenso e avevamo bisogno di un momento come questo in cui rallentare un pochino i ritmi e dedicarci esclusivamente alla promozione off-stage per poi riprendere il lavoro a pieno regìme da settembre. Il pubblico ha reagito molto bene considerando che il nostro non è un disco di facile
ascolto, è un disco complesso, un concept album in tutto e per tutto.

La musica che i Motherstone ci propongono rifugge lo stereotipo del thrash, del metalcore e del gothic, il che rende la proposta dei Motherstone abbastanza personale. Da quali gruppi siete influenzati? Inoltre, sembra anche che abbiate una certa predilezione nel suonare complessi, "storti". Potete spiegarci come mai questa caratteristica?

Sei uno dei pochi che ha veramente centrato il punto. Un disco così era quello che volevamo fare. La crisi del mercato discografico ci ha liberato del peso che molte bands potevano avere anni fa. All'epoca se vendevi continuavi a fare il musicista, se non vendevi dovevi trovarti il classico "posto fisso" e cambiare vita. Noi, come tutte le migliaia di bands underground dei giorni d'oggi, non abbiamo questo peso sulle spalle e la triste, se vogliamo, consapevolezza di dover rimanere quasi per forza all'ombra di tutta la merda commerciale che gira in mainstream, ci ha dato un senso di assoluta libertà creativa. Abbiamo composto canzoni come le volevamo comporre, senza schemi, senza seguire il classico running del metal d'annata "intro-strofa-ritornello-strofa-ritornello-assolo-strofa-ritornello".
Abbiamo lavorato per due anni, quasi quotidianamente, nel nostro studio, cestinando innumerevoli riffs per presentarci
in pre-produzione con quasi un centinaio di riffs diversi.
Le nostre influenze hanno fatto il resto ed hanno reso Biolence il disco che è: un cd, scusa la presunzione, veramente originale negli elementi che lo compongono. Ci trovi influenze di death classico, di death melodico, runnings al limite del progressive, linee melodiche quasi pop, riff thrash inizio anni 90.

Come ho detto anche in sede di recensione, anche se il voto che vi ho assegnato è positivo, il vostro Biolence presenta comunque alcuni difetti (cd molto lungo, altalenanza della qualità dei brani, songwriting che un pò ancora si perde in lungaggini), che lo zavorrano un bel pò. Voi cosa rispondete ai difetti che vi ho individuato?

Rispondiamo che ovviamente non la vediamo come te! Con tutto il materiale che avevamo, se avessimo avuto la sensazione di essere altalenanti nella qualità dei brani, avremmo
selezionato ancora più duramente. Volevamo presentare un prodotto che ci rispecchiasse in pieno, 65 minuti di musica originale, senza remakes o rimasterizzazione di canzoni
già edite.. non è una cosa comune per un gruppo underground al primo full-lenght. Su una cosa hai ragione, sul fatto che non sia un disco di facile ascolto. Tu magari la vedi come noia, noi la vediamo come innovazione,
sperimentazione e come voglia di uscire dagli schemi. Poi magari quelli che tu vedi come difetti, per molti sono note di merito, come ci è stato espresso dalla quasi totalità
di coloro che, al di fuori delle nostre conoscenze personali, ha voluto acquistare l'album.

Come mai la scelta di scrivere (apprezzabili) testi sui serial killer e su storie di omicidi avvenuti in Italia? Queste tematiche saranno un trade mark dei Motherstone? Ritenete che un testo metal debba vertere per forza su temi forti come questi?

Assolutamente no. I temi delle canzoni, a nostro modo di vedere, non possono essere legati al tipo di musica che si fa. I temi che abbiamo affrontato con "Biolence" sono stati scelti perchè volevamo continuare sulla scia degli argomenti trattati in "Through The Paths Of Insanity". In quell'EP avevamo analizzato un tipo di follia che alberga in molti di noi, una follìa quasi "sana, normale" che non sfocia in atti di violenza se non contro sè stessi. Invece con "Biolence" abbiamo voluto mettere tutti in guardia sul fatto che talvolta la follìa si manifesta in atti di pura atrocità, con una leggerezza di difficile comprensione.
Forse c'è bisogno di prestare più attenzione alle tematiche sociali, ai problemi della gente comune e allo stress che si vive quotidianamente. Perdere la testa può succedere ad ognuno di noi e il rischio è che altri fatti riprorevoli come quelli di cui abbiamo trattato divengano sempre più la normalità delle cose. Per adesso abbiamo
voluto affrontare queste tematiche, e forse ci sarebbe qualche idea per proseguire il tutto e completare un giorno una ipotetica trilogia sull'argomento, ma, conoscendoci,
probabilmente il prossimo lavoro sarà diverso.

Leggendo la descrizione dei testi, ho notato che non c'è stato spazio per due tristi storiacce di omicidi in italia: le Bestie di Satana e il relativamente recente omicidio del povero Nicola Tommasoli da parte di 5 o 6 skinhead in Veneto. Vi va di commentare queste due brutte storie?

Beh, sono moltissime le tristi vicende di cronaca che abbiamo trascurato. E non perchè fossero meno importanti o meno vicine al nostro progetto, semplicemente queste storie
ci stavano particolarmente a cuore.. e si legavano maggiormente alla cronaca di matrice psicologica. Per venire ai fatti da te citati.. Sarebbe stato troppo scontato che un
gruppo metal parlasse delle Bestie di Satana ed inoltre ci siamo più volte interrogati sulla possibilità di venire fraintesi. L'idiozia è ovunque e mai avremmo voluto che
qualcuno potesse fraintendere il nostro messaggio e pensare che, se avessimo pubblicato una canzone sulle Bestie di
Satana, volessimo elogiarne l'operato. Abbiamo sempre cercato di trattare gli argomenti da un terzo punto di vista o, per lo meno, di dare un chiaro messaggio di disprezzo. Per quanto riguarda invece l'omicidio di Nicola Tommasoli, questa vicenda esulava troppo dalla matrice psicologica, fondamentale nel concept. Ripetiamo, non abbiamo fatto una sorta di classifica di gravità degli accaduti, un omicidio è un omicidio, non c'è una scala di gravità.

Cambiamo completamente argomento: ho visto su youtube che ci tenete parecchio alla dimensione video della musica, visto che avete fatto video, riprese ai musicisti che registrano i brani... come mai questa predilezione per i video, e perché sono così importanti per voi?

Lungi da noi fini narcisistici. Per quanto riguarda i videoclip ufficiali sono stati fatti perchè crediamo che la multimedialità sia la vera innovazione della nostra era; unire musica e immagini, oltre ad essere un veicolo promozionale, è una sorta di completamento artistico cui teniamo particolarmente. Le riprese durante le registrazioni non sono altro che ricordi personali. Come già detto, questo progetto ci ha assorbito molto e molto a lungo per cui abbiamo semplicemente ripreso scene "di vita quotidiana".

Come si muoveranno da live i Motherstone? Descriveteci anche gli eventuali progetti futuri e, perché no, i gruppi con i quali vi piacerebbe spartire il palco maggiormente.

Entro l'estate abbiamo accettato una sola proposta, per suonare a Roma con due bands che stimiamo, i KernelZero e gli In Cold Blood. A partire da settembre porteremo in giro per l'Italia, e speriamo non solo, la nostra musica. Abbiamo già molti contatti e diverse richieste e stiamo solo cercando di coniugarle tutte e di renderle compatibili agli impegni lavorativi individuali. Nel cassetto abbiamo il desiderio di voler fare un bel live sempre a Roma con i nostri gruppi di amici, magari con i Fomento, gli Stick It
Out, i WitHate o comunque pescando dalla scena romana. Più in generale a livello italiano ci piacerebbe dividere il palco con i gruppi più noti della scena metal.. magari
Extrema, Sadist, magari di nuovo con gli Infernal Poetry che stimiamo particolarmente. A livello internazionale sarebbe un sogno riuscire a mettere piede sul palco di un qualche bel festival.

Per il fatto di non rifarvi ad un unico genere musicale, e per il fatto che, come detto sopra, avete questa tendenza a suonare scomposti e sperimentali, sinceramente non vi ci vedo né seguiti dai thrasher più estremisti, né dai fans del metalcore più ortodosso, quanto piuttosto da chi apprezza il metal estremo più contorto e intricato come Sadist e Meshuggah. Voi che tipo di pubblico vi aspettate, sotto il palco?

Ciò che descrivi come sembrasse un punto a sfavore, potrebbe essere invece una risorsa. L'essere in mezzo ma non appartenere a nessuna delle correnti più comuni fa sì
che l'ascoltatore progressive, come quello death, come il thrasher, come il gothic, come chiunque altro, possa apprezzare ed appassionarsi al nostro progetto.

Le ultime parole famose le lascio a voi

Ringraziamo te Snarl, Metal Wave e più in generale tutte le persone che, come voi, si sbattono per dare voce e visibilità al metal italiano. Credici, il metal nostrano non ha nulla da invidiare a quello straniero nè in quanto a capacità tecniche, nè compositive, nè altre. Bisogna lavorare nella direzione in cui si crei in Italia la possibilità di proporre il metal ad ogni livello. Bisogna
che i gestori dei locali abbiano il coraggio di rischiare sulla propria pelle anzichè non pagare i gruppi metal per paura di non riempire il locale.. anche perchè quando poi
a fine serata hanno fatto il tutto esaurito raramente vanno a dare qualcosa ai gruppi. C'è bisogno di gente come voi, ma in ogni altro aspetto della musica. E, ovviamente, c'è bisogno che noi gruppi non si smetta mai di proporre, di non farsi fermare da una scena latitante e deludente, di non demordere di fronte ai "no", alle critiche costruttive, alle recensioni negative o ai truffatori di cui è pieno il mondo. Supportiamo, supportate il metal!
Invitiamo tutti a seguire i nostri movimenti attraverso le nostre pagine internet http://www.myspace.com/motherstonemusic e
http://www.motherstone.it e a scriverci a motherstone@motherstone.it per qualsiasi cosa.. suggerimenti, inviti, informazioni e, perchè no, critiche; le accettiamo sempre e, anzi, le teniamo in importante considerazione per crescere giorno dopo giorno.
Ciao a tutti, e grazie a voi

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