Intervista: Ora Nombro

Nessuna Descrizione Quello degli Ora Nombro è sicuramente un progetto ambizioso e coraggioso nel panorama underground italiano. Dopo aver recensito su queste pagine il loro cd di debutto "Mindprojector", siamo andati a bussare alla porta del giovane combo lombardo per approfondire un po' di più cosa ruota attorno al mondo degli Ora Nombro. Risponde alle nostre domande Pat Matrone, chitarrista della band. Buona lettura!

 

Cynicalsphere :: Ciao e benvenuto su Metal Wave! Cominciamo questa chiacchierata partendo dalla fresca notizia del vostro recente “acquisto” Martino Malacrida alla batteria. Ora che la vostra line-up è stata completata, che cosa ci dobbiamo aspettare dagli Ora Nombro per il futuro?

Pat :: Per il futuro stiamo lavorando sopratutto sull'attività live in particolare. Con l'arrivo di Martino stiamo cercando di conoscerci meglio a livello musicale; è di fondamentale importanza che ci sia un buon interplay fra di noi, in modo da poter preparare uno show e di essere on the road nel più breve tempo possibile.

Cynicalsphere :: Tra l’altro questo definitivo assemblaggio arriva a quasi un anno di distanza dall’uscita del vostro lavoro d’esordio “Mindprojector”. Come mai è stato necessario tutto questo tempo per trovare il tassello mancante al vostro gruppo?

Pat :: Il motivo nasce dal fatto che abbiamo voluto sin dall'inizio creare una line-up stabile, nel corso dell'ultimo anno abbiamo trovato molti elementi che non ci hanno mai convinti al 100% fino al punto da farli entrare ufficialmente nella band. La nostra ricerca è stata lunga ma credo che alla fine ne sia valsa la pena.
Oltre a questo devi sapere che nella nostra zona abbiamo avuto molte difficoltà nel trovare musicisti che suonano il nostro genere.

Cynicalsphere :: Da quanto ho potuto vedere sul vostro sito, ognuno di voi viene da diverse esperienze musicali. Quali sono state le ragioni che vi hanno spinto a formare questo progetto?

Pat :: Nel momento in cui iniziai ad ascoltare prog (in particolare i Dream Theater), ho da subito iniziato a pensare che si sarebbe potuto formare un gruppo; l'occasione si presentò quando il gruppo death in cui io e Paolo suonavamo insieme si sciolse.

Cynicalsphere :: In particolare, com’è avvenuto il sodalizio con Pino Tozzi, singer che tra i suoi trascorsi artistici annovera esperienze in band della scena prog italiana, quali gli Arkhé e i Time Machine?

Pat :: Pino lo abbiamo conosciuto tramite un annuncio su internet, che tra l'altro ci è stato fornito da Andrea quando ancora non faceva parte della band. Quando Pino ascoltò i brani rimase subito entusiasta, così qualche settimana dopo iniziarono le sessioni di registrazione della voce.

Cynicalsphere :: Diamo il via ora ad un’illustrazione più approfondita di “Mindprojector”, che tra l’altro ha ottenuto dei buonissimi responsi tra gli addetti ai lavori. Mi vuoi parlare del processo che è stato necessario alla sua realizzazione?

Pat :: Tutti i brani eccetto “Dark Skies” sono stati composti e prodotti da me e Paolo nel mio studio di registrazione. Inizialmente l'idea era proprio quella di creare un lavoro da completarsi in seguito con l'inserimento degli altri elementi, ma dato che la ricerca si è dilungata abbiamo iniziato a pensare anche agli arrangiamenti e alla programmazione dei brani, fino a che ci siamo ritrovati con una serie di pezzi terminati sia a livello di musica che di liriche. Il tassello mancante fu poi completato poco tempo dopo l'ingresso di Pino.

Cynicalsphere :: Nel disco sono presenti forti richiami al prog metal di stampo oltreoceano, dai Dream Theater ai Rush solo per citare alcuni nomi. Ma cos’è che caratterizza il sound delle vostre composizioni? Da chi o che cosa venite maggiormente influenzati?

Pat :: Probabilmente non lo sappiamo nemmeno noi. La sfida in alcuni brani è stata quella di combinare atmosfere oscure ed heavy a passaggi tipici della musica elettronica anni '80, in altri abbiamo anche cercato di combinare un sound heavy a passaggi in stile fusion ecc. Comunque solitamente quando lavoriamo sui brani non ci poniamo mai nessun limite: non sappiamo mai quale sarà la forma finale del brano. Forse è questo il motivo per cui il prog non può essere considerato un genere ben definito, dato che all'interno dello stesso esistono moltissime sfumature e questo ci da la possibilità di esprimerci a 360 gradi.

Cynicalsphere :: Dalle vostre lyrics emerge un forte senso di patos, ma anche un lato introspettivo nella vostra musica. Da che cosa venite ispirati nella stesura dei testi? Quale messaggio volete lanciare?

Pat :: Solitamente quando scriviamo cerchiamo di guardarci intorno e riflettere sul mondo che ci circonda oppure ci ispiriamo ad esperienze di vita quotidiana. Cerchiamo di immedesimarci nella persona e nella realtà che la circondano e immaginiamo come questa possa influire sulla sua vita. A volte ci ispiriamo anche a film o telefilm: ad esempio in “Discovery” trattiamo un tema che parla del rapporto uomo-macchina in un ipotetico futuro e di come la macchina sarebbe in grado di divenire umana; in questo caso ci siamo ispirati all'androide Data nel telefilm “Star Trek” (tra l'altro “Discovery” fa parte di un trittico intitolato “Emotional bug”). Forse più che voler lanciare un messaggio vogliamo semplicemente esprimerci, sperando magari che qualcuno riesca ad immedesimarsi nei testi delle canzoni.

Cynicalsphere :: Mi auguro che “Mindprojector” non rimarrà l’unica testimonianza della vostra esistenza nell’impervio sottobosco italico. Siete già al lavoro per un suo successore?

Pat :: No, al momento stiamo proponendo a varie etichette un master da cui è tratto questo promo. Ci sono varie idee a livello di songwriting, ma per ora vogliamo lasciare da parte la composizione e dare la priorità all'attività live.

Cynicalsphere :: Noto con piacere che hai una notevole propensione anche per la batteria. Tant’è vero su “Mindprojector” le parti di quest’ultima le hai realizzate attraverso l’uso di una drum machine. Da dove viene fuori la passione per due strumenti apparentemente così diversi tra loro?

Pat :: La prima volta che ascoltai prog venni molto colpito dalla incredibile ritmicità che veniva data ai brani dal batterista e questa cosa mi affascinò a tal punto che dopo l'esperienza chitarristica ne nacque una vera passione. In questo momento tra l'altro mi diverto suonando la batteria in una cover band di amici.

Cynicalsphere :: Da qualche anno a questa parte il prodotto metal italiano sta ottenendo apprezzabili risultati anche oltre confine. Anche gli Ora Nombro pensano di lanciarsi nel mercato estero prossimamente?

Pat :: Si, il nostro obiettivo sarebbe proprio quello di puntare verso l'estero in particolare in Germania dove le etichette sembrano più propense a produrre band del nostro genere, anche perché la situazione a livello discografico in Italia non è delle più rosee, i budget delle etichette sono molto ristretti e più che sulla qualità del prodotto si punta sulla fruibilità del disco e sul ritorno economico.

Cynicalsphere :: Siamo alla fine di questa chiacchierata. Io ringrazio te e gli Ora Nombro per averci concesso quest’intervista e ti do modo di concluderla come meglio credi. In bocca al lupo per il futuro!

Pat :: Vogliamo innanzitutto ringraziarvi per averci concesso questa intervista, oltretutto siamo rimasti molto colpiti da come “Mindprojector” sia stato accolto da molte webzines come la vostra: questo ci dà un motivo in più per sperare in un futuro da professionisti, magari con un buon contratto. Oltre a questo continuiamo a lavorare sul fronte live, speriamo di essere il prima possibile pronti per suonare dal vivo! Per eventuali date controllate sul nostro sito http://www.oranombro.it Ciao a tutti!

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