Intervista: Rhapsody Of Fire

Nessuna Descrizione I Rhapsody of Fire sono una ormai nota realtà della scena metal italiana, di fama internazionale. la band presenta il suo ultimo lavoro, “From Chaos to Eternity”, ed una nuova line-up... Prima del concerto, ho avuto la possibilità di poter intervistare Tom Hess, chitarrista della band, persona gentile e disponibile...

 

In seguito alla totale rivoluzione della line-up, avvenuta nel settembre duemilaundici, COSA e soprattutto CHI sono i Rhapsody of Fire di oggi?

La band è sempre la stessa, anche se presenta nuovi membri.
Abbiamo infatti un nuovo bassista, Oliver, che ha collaborato per 14 anni con i Blind Guardian, ed anche un nuovo chitarrista, Roberto.
In verità molte persone non sanno che è lui il vero chitarrista della band, infatti è cresciuto con Luca!
Insieme a Luca Turilli e ad Alex Staropoli ha formato quello che in seguito diventerà il nucleo che ha dato origine ai Rhapsody.
Non so bene cosa sia successo e perché Roberto abbia intrapreso una carriera indipendente dai Rhapsody e dagli amici, ma, a distanza di tempo, quando Alex Staropoli lo ha chiamato, è stato contento di poter tornare a suonare con un vecchi amico.
...He's new to the band, but not very new...

Il nome di una band è un elemento molto importante, poiché deve rimanere impresso nella mente del pubblico, deve esprimere quella che è l'essenza della band stessa, e soprattutto, deve incuriosire... perché, a suo tempo, avete scelto questo nome? Ma soprattutto, vi rispecchia ancora?

Il nome, scelto anni fa, si riferisce ai componimenti epici con accompagnamento musicale...anche se poi ha subito una modifica nel corso del tempo, infatti è proprio dai racconti epici che noi troviamo ispirazione.
Traduciamo in musica i poemi epici, le gesta di cavalieri...tutto quello che ci appassiona in questo ambito.
La nostra musica infatti è fortemente pregnata da questa epicità.

Tempo fa, durante un'intervista, Alex Staropoli definì la vostra musica come “Film Score Metal”, per accentuare il legame con le colonne sonore dei film... Oggi vi definireste ancora così?

...è ovvio che con il passare del tempo il suono si sviluppa e cresce insieme alla band, anche se personalmente credo che l'essenza della band non sia cambiata.

Al momento siete in tour per promuovere il nuovo album, “From Chaos To Eternity”. Per questo avete già viaggiato molto e viaggerete ancora... Come vi siete trovati? Qual'è stato l'impatto con il pubblico?

L'Italia è un paese speciale per me...
Abbiamo suonato in Spagna, in Francia ed in Germania e ci siamo trovati bene. I fans sono molto calorosi e ci hanno accolto...Anche se devo ammettere che comunque sia, i fans italiani ci seguono in modo differente: sono più coinvolti...forse anche perché i Rhapsody Of Fire sono di base una band italiana...anche se al momento ha “allargato i suoi orizzonti”...

Penso che il tour sia un'ottima possibilità per fare nuove conoscenze... In questo periodo infatti avete conosciuto varie band che vi hanno supportato. Come sono stati i rapporti fra di voi?

Ci siamo trovati molto bene. I ragazzi, prima di tutto si sono dimostrati delle ottime persone con cui passare il tempo, oltre che a validi artisti con i quali collaborare, e se i ragazzi sono come loro, è un piacere!!!

In linguaggio metaforico la vita assume spesso il significato di viaggio come esperienza... I Rhapsody of Fire cosa metterebbero nella valigia al momento della partenza?

Sicuramente ci portiamo dietro la voglia di esprimere noi stessi attraverso la musica, ma, cosa più importante, ci portiamo dietro la voglia di fare nuove conoscenze, passare il tempo con i fans che ci aspettano e che ci sostengono sempre.
...È vero che grazie ai social network il collegamento con i fans è facilitato, ma credo che comunque non ci sia niente di paragonabile al rapporto diretto.
Si, siamo anche i Rhapsody of Fire, ma prima di tutto, siamo delle persone che hanno voglia di “offrirsi” agli altri...
Attraverso i vip-ticket i fans possono passare più tempo con noi, e non solamente i soliti 20 o 30 secondi necessari per scattare una foto e far firmare un autografo...
Io stesso sono fan di altre band...E sarei stato molto contento di avere la possibilità di incontrare i miei artisti preferiti attraverso quello che oggi offre il vip-ticket!

Lasciamo i Rhapsody of Fire e focalizziamoci su chi è Tom! Cosa rappresenta la musica per te?

Eeeeh..."Good question"!
Per me la musica è l'elemento attraverso il quale esprimo ciò che con le parole non sarei mai riuscito ad esprimere....ed in oltre credo che sia veramente speciale, poiché ad ognuno comunica qualcosa di diverso...

Salire su un palco prima di un concerto è sempre un mix di emozioni. Cosa provi tu prima, durante e dopo un live?

La prima cosa che mi viene in mente è: “Chissà se riuscirò a rendere bene..!” , anche perché i suoni che senti quando sei sul palco sono differenti da quelli che si percepiscono quando sei nel pubblico....

Poi, subito dopo,mi ricordo di alcune parole che mio padre mi disse quando ero piccolo.
Mi disse infatti che dovevo seguire sempre e fare in modo di realizzare i miei sogni...

Poi ovviamente prima di salire ci facciamo forza l'un l'altro, e scherziamo e ci prendiamo in giro come fanno i fratelli, perché alla fine noi siamo fratelli.

Mentre sono sul palco la cosa che mi influenza di più è l'impatto con il pubblico.
Se il pubblico è energico, questa forza ci arriva e ci carica tantissimo...e si crea uno scambio diretto di energia... è un po' come se si diventasse un tutt'uno con il pubblico!

Alla fine del concerto, vengo invaso da un senso di soddisfazione, e di gratitudine, verso l'ascolto del pubblico, verso gli altri membri della band e tutto lo staff che lavora per noi, senza del quale non potremmo fare nulla, e insomma, un senso di riconoscenza generale!

Poter iniziare a suonare con i Rhapsody Of Fire è stata una grande opportunità, c'è una canzone alla quale ti senti particolarmente legato?

Penso che la canzone alla quale sono più legato sia “Land of Immortals”.
È stata la canzone che mi ha introdotto ai Rhapsody, nel 1998, e sono stato colpito dal suono delle loro chitarre, oltre che alla buona interpretazione di Fabio, che successivamente è diventato uno fra i miei cantanti preferiti.
Si, penso che sia legato particolarmente a questa canzone perché è quella che mi ha fatto “innamorare” dei Rhapsody, del loro sound, del loro cantante e di tutti i loro brani.

Bene Tom, siamo arrivati alla fine dell'intervista... A te la conclusione!

Siamo contenti per il supporto, per l'interesse dimostrato da MetalWave, speriamo che i fans continuino a seguirci numerosi e sprattutto vogliosi di sentire la nostra musica!
Sono davvero grato a tutti coloro che ci sostengono e che ci fanno sentire che hanno bisogno della nostra musica!
Davvero grazie mille!!!

Intervista di Cathy Chrow Articolo letto 4612 volte.

 


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