Intervista: Solisia

Nessuna Descrizione Mi sono innamorato della splendida voce della loro cantante sin dal primo ascolto, e questo l'avrete dedotto anche dalla recensione che ho fatto al loro lavoro. I Solisia sono una giovane band che merita attenzione perchè "fanno le cose per bene" e ci mettono passione, tecnica e molta professionalità. Il valore poi raddoppia a sapere che il gruppo cresce in una terra come il meridione arido, a livello di promozione musicale, che di certo non aiuta a far crescere i talenti. Questa intervista era persa nella rete o intrappolata da qualche diavoleria di Bill Gates e solo ora mi arriva tra le mani. Con molto piacere la pubblico sperando che incuriosisca i lettori e invogli chi ancora non l'ha fatto ad ascoltare la loro musica.

 

Come nascono i Solisia?

I Solisia nascono da un casuale incontro tra Wilson (tastiere) e Marcantonio (batteria) conosciutisi nell’ambito di un progetto di musica rock italiana, alla quale subito dopo prende parte anche Gianluca. I tre tra una pausa e l’altra a questo progetto, si accorgono di avere un particolare feeling in comune, ed è così che si comincia a pensare ad un altra situazione che possa dare anzitutto, libero sfogo a quelle che erano e sono le nostre vere passioni musicali. La scelta di Marilena risulta da subito la più giusta, poiché quest’ultima è una delle più belle e dotati voci della nostra zona, ma anche l’attuale compagna di vita di Wilson. Al basso non si riesce a trovare nessuno adatto alle nostre esigenze, così dopo un paio di tentativi si pensa di contattare Andrea Arcangeli, il quale grazie ad un rapporto di amicizia instaurato qualche anno prima con Gianluca, accetta da subito e volentieri di voler prender parte al progetto ed incidere con noi il nostro primo demo cd.

A che cosa o a chi vi siete ispirati per dare questo nome al gruppo?

La scelta del nome Solisia è dovuta principalmente ad una questione di fonetica. Cercavamo un moniker che avesse soprattutto un bel suono e che allo stesso tempo trasmettesse in qualche modo “positività” ed in un certo senso, imponenza. Ecco dunque che, dopo varie ore passate a gironzolare per la rete salta fuori questa parola, che guarda caso ha a che fare con il nome di una pianta grassa abbastanza diffusa anche nei nostri giardini e che sinceramente a parer nostro, non ha un bellissimo aspetto estetico. Il suono di questa parola ci piaceva molto ed associandolo al fatto che comunque un nome per noi così bello, fosse quasi sprecato su una piccola piantina, ci siamo permessi di adottarlo nella speranza che ci porti anche un po' di fortuna.

Quali sono i vostri ispiratori musicali?

Anzitutto, ci lasciamo ispirare da tutta la musica che sa darci emozioni forti, intense.
Poi è normale che come tutti abbiamo delle preferenze specifiche che vanno dalla musica classica alla fusion, ma in particolare al metal e progressive rock.
Amiamo gruppi come Spcok’s Beard, Neal Morse, Riveside, Porcupine Tree, Opeth, ma anche e soprattuto Dream Theater, Symphony X, Within Temptation, Nightwish Angtoria..ecc...diciamo che queste sono per noi le nostre maggiori fonti di ispirazione dalle quali però, non attingiamo a piene mani dal loro stile, ma più che altro dalla loro maestria nel saper essere sempre interessanti e reinventarsi nel corso degli anni; diciamo che sono i nostri maestri “spirituali” in musica.

Nonostante il vostro gruppo sia molto giovane il promo cd che avete prodotto è di notevole accuratezza, ci sono elementi tra voi che hanno avuto altre precedenti esperienze?

Anzitutto grazie per il complimento.
Siamo tutti abbastanza giovani è vero, ma tre di noi (Marcantonio-batteria, Gianluca-chitarre e soprattutto Andrea-basso) hanno avuto altre esperienze infatti, tralasciando Andrea che è sicuramente il più “esperto” di tutti per via della sua militanza in seno a band quali Dgm e Concept, gli altri due veniamo da un’esperienza di cinque anni con una band chiamata Algol3; con la quale abbiamo avuto modo di incidere due demo cd e fare numerose esperienze live.
Marilena e Wilson sono i più giovani del gruppo ma vantano entrambi una grande voglia di fare nonché, la prima un diploma in conservatorio con alti meriti, il secondo varie esperienze in altri ambiti musicali ed una prossima laurea in organo.

Senza dubbio i Within Temptation risuonano prepotenti nel vostro stile, credete che i soli inserti progressive siano sufficienti a non rimanere nell’anonimato delle tante band che si ispirano a loro?

I Within Tempation sono sicuramente tra le nostre band preferite, ma ci teniamo a puntualizzare che, noi come band cerchiamo di tenerci il più lontano possibile da trovate “studiate a tavolino” per quanto riguarda la composizione dei brani. Ogni volta che mettiamo insieme idee per un brano, lo facciamo in tutta spontaneità, ed ecco quindi che probabilmente, anche la scelta di inserire elementi progressive nel nostro sound è del tutto naturale e dovuta al nostro background. Uscire dall’anonimato è il sogno di tutte le band al mondo, così come anche il nostro, se questo avverrà che ben venga soprattuto consapevoli del fatto che, quello suoniamo lo sentiamo nel più profondo di noi stessi, siamo anche convinti di avere spunti originali sparsi qua e là e siamo persone abituate a sentirci realizzate anche con la più piccola delle soddisfazioni.

Qual è il vostro elemento originale con cui pensate di far breccia e risaltare sugli altri?

Sinceramente non abbiamo la pretesa di avere un particolare elemento che possa farci risaltare sugli altri, però è anche vero che siamo convinti di avere qualche spunto interessante. A tal proposito, diremmo che uno dei punti diciamo così, “particolari” del nostro sound, potrebbero essere proprio le melodie dei refrain che per la maggior parte delle song sono ariosi, a differenza di come usano farli la stragrande maggioranza delle band in questo settore che tendono sempre ad essere un po' cupi ed oscuri...Insomma se questo può bastare per farci notare più degli altri, sarà il tempo a dirlo; per ora suoniamo quello che ci viene e cerchiamo di farlo in un certo modo.

Nonostante in Italia e nel mondo ci siano migliaia di validissime band underground e non la musica pare finire con la fine artistica dei nomi grossi, stessa cosa vale per il cinema e per molti altri aspetti dell’arte e della cultura. Ci sarà un momento in cui la nostra epoca verrà ricordata come lo sono ora i nomi grossi dell’arte?

Questa è una bellissima domanda, complimenti!!!
Effettivamente un pò tutti noi la pensiamo come te, perché ad oggi per ascoltare grande musica, guardare un gran bel film o in generale apprezzare qualsiasi altra forma d’arte, puoi fare affidamento grosso modo, solo sui grandi nomi. Questo pensiamo sia dovuto principalmente al fatto che i grandi nomi, come tali riescano ancora ad imporsi in un certo modo sul mercato, non solo favoriti dal loro singolare talento, ma anche dall’epoca in cui questi si sono proposti al pubblico. In definitiva sicuramente avremo un epoca in cui anche quelli che sono oggi i nomi minori saranno ricordati, perchè comunque la storia attuale sono loro a scriverla. A noi per ora non resta che guardare ed imparare l’arte, con quel pizzico di audacia che non deve mai mancare in questi casi.

Avete già avuto modo di esibirvi dal vivo?

Fino ad oggi, ancora no, ma contiamo di farlo al momento giusto, ovvero quando almeno il nostro promo cd avrà avuto un’adeguata visibilità, oppure addirittura, quando e se avremo a disposizione un full-lenght da promuovere.

Come è stata la risposta del pubblico?

Be, ancora non possiamo rispondere a questa domanda, possiamo dire, però che finora sul nostro myspace (http://www.myspace.com/solisia) stiamo riscontrando un elevato numero di visite e buoni consensi, il che lascia ben sperare per il futuro e quindi per un eventuale buon apprezzamento da parte del pubblico.

Marilena ha davvero talento, una voce rara e preziosa, ha altri progetti paralleli ai Solisia?

Grazie per i complimenti!!!...No. Marilena non ha attualmente altri progetti.

La realtà del meridione musicale è molto penalizzata e spesso boicottata dagli organizzatori dei grandi eventi, come si vivono queste problematiche?

Noi le problematiche del sud, ci riferiamo a tutte non una in particolare, le abbiamo ormai quasi metabolizzate. Ogni giorno siamo vittime di un territorio che non ci offre nulla, la realtà della Basilicata poi è ancora più triste, qui non puoi permetterti di avere ambizioni diverse da quelle degli altri sennò sei sconfitto in partenza. Figuriamoci parlando musicalmente e nell’ambito del nostro genere...meglio lasciar perdere ed ambire a portar via la nostra arte da questo posto.

Quando uscirà il primo full lenght?

Speriamo e contiamo entro l’anno prossimo di riuscire a concretizzare quello che per noi è il sogno più ambito di sempre, ovvero pubblicare un full-lenght. La nostra ambizione e dedizione a questo è tanta e finora, abbiamo incontrato di fronte persone speciali in grado di darci la spinta giusta per continuare ad andare avanti anche in un ambiente ostico come quello in cui viviamo.
Speriamo bene, intanto grazie a tutti coloro credono e crederanno in noi.

Avete in programma qualche esibizione live?

Non abbiamo in programma esibizioni live, contiamo di averne quanto prima.

Un saluto ai lettori di Metalwave.

Ciao a tutti ragazzi e grazie a voi di Metalwave per questa preziosa opportunità
Non smettete mai di credere nel valore delle band italiane e se volete parlarci, scriveteci a info@solisia.eu oppure sul nostro space ufficiale: http://www.myspace.com/solisia

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Intervista di Barbaro Articolo letto 1940 volte.

 


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