Intervista: Subliminal Crusher

Nessuna Descrizione Su MetalWave è capitato spesso di intervistare personaggi più o meno conosciuti della scena metal italiana ed internazionale. Questo non è uno di quei casi, perchè ai nostri microfoni si sono presentati quei simpatici “bighelloni” (leggete più avanti e capirete) dei Subliminal Crusher, band che dal 2003 manda a casa i poveri giovani metallari con ossa rotte, torcicollo e lividi. In occasione del loro settimo anniversario, siamo andati a scambiare quattro chiacchiere con la band. Tra serio e faceto, tra aneddoti più o meno improbabili e rivelazioni esclusive, questo è quel che ne è uscito. Buona lettura!

 

Partiamo dalla cronaca recente, ovvero dal tour che vi ha visto in compagnia di The Haunted e Methedras. Quando l’ho saputo, ho immaginato Jerico ad osannare i The Haunted, ripetendo “Noi non siamo degni! Noi non siamo degni” come la famosa scena su “Wayne’s World”. Ditemi che è realmente successo!

Elvys :: Era talmente sovrastimolato dalla cosa che ha passato tutto il tour a fare “swish!” a destra e sinistra!!
HwK :: E’ successo che tra uno “swish!” e l’altro (chiedi a Jerico per delucidazioni), l’incontro con i suoi “miti” è andato come in genere vanno eventi simili: emozione mista a “delusione” quando scopri che tutto sommato anche i tuoi “musi ispiratori” sono persone normalissime, più o meno brillanti e simpatici di come te li immaginavi. Nello specifico, i The Haunted sono molto taciturni e schivi, specie i gemelli, comunque cortesissimi e disponibili. Una volta saliti sul palco però, si trasformano e mettono su uno show infernale. Con i Methedras invece si è da subito creata una forte sintonia: sono tutti simpaticissimi e dementi quanto e forse più di noi, non vediamo l’ora di tornare on the road in loro compagnia (magari con due tour bus separati: uno per Rodolfo e Patrick, liberi così di esalare gas nervini a loro piacimento, e uno per gli altri membri delle rispettive band).
Steph :: Jerico come il mezzo su cui viaggia imbocca l’autostrada, connette il suo scarico a quello della macchina: praticamente sgancia flatulenze in DO sovversive ogni volta che cambia marcia. Così ad ogni pausa per arieggiare la macchina, abbiamo potuto accertare che anche gli autogrill al nord fanno schifo.
Jerico :: Certo che “l’invidia l’è ‘na bruta bestia”…e comunque poche persone al mondo possono lasciare l’autografo sullo specchio del locale con la propria “boccia pelata”. Ammesso e non concesso la questione dello scarico, e che in macchina si era in cinque e belli stretti, conoscete il detto: ”Chi per primo la sente…etc”. E comunque è deciso, da oggi in poi si spostano tutte le partiture dei SubCrush in “DO Sovversivo”: tonalità vincente! Comunque, sulla famosa frase di Wayne, più o meno c’hai preso!

Parlando seriamente (sempre se si può essere seri ad intervistarvi), come sono andate queste tre date in loro compagnia? Che feedback c’è stato?

Jerico :: E’ oramai evidente dalle recensioni ed interviste rilasciate sin dalla nostra formazione del 2002 che i The Haunted sono senz’altro stati tra i nostri maestri ispiratori. Di certo, quando l’embrione Subliminal Crusher si stava formando, con me Elvys e Rod, tra le prime cosa strimpellate c’erano i primi due dischi dei citati svedesi. Chiaro che, quando s’è presentata l’occasione di affiancarli in sede live, non ce la siamo fatta scappare. E’ sicuramente stata un’esperienza costruttiva ed appagante. E’ stato piacevolissimo osservare il loro modo di “lavorare” e di prepararsi allo show. Personalmente poi, una volta rotto il ghiaccio, sono delle persone molto semplici e schiette. Capitolo a parte con i nostrani Methedras, gente gagliarda con la quale tutto il tour ha anche assunto il lato divertente del suonare in giro.

Come per tutte le vostre esperienze on the road, anche stavolta ci saranno sicuramente aneddoti da raccontare...beh?! Forza, non tenetevi tutto per voi!

HwK :: Il mini tour ha avuto alcuni temi ricorrenti che vado di seguito ad elencare: 1) Jerico e il suo SWISHHH; 2) la canzoncina del Moralizzatore delle Iene “hai fatto una cosa graveee, alla quale mal si rimediaaa” con la quale abbiamo ammorbato chiunque capitasse nei nostri paraggi; 3) Jerico e i suoi primi approcci al wireless, gentilmente offerto da quel sant’uomo che è Andrea dei Methedras. Altri aneddoti...beh, chiedendo il supporto dei miei compagni di band, io per ora mi limito a sottolineare il fatto di fare 920 km per arrivare in un paesino sperduto del nord della Svizzera, prendere possesso delle proprie stanze d’albergo e scoprire che l’albergatore era di AMELIA (!!!). A Roma poi, al Jailbreak, mi sono divertito a ridurre in briciole la crosta del pane disponibile al catering nel backstage e tirarla sul pavimento del palco durante il set dei Methedras, avendo avuto Andrea la malsana idea di suonare a piedi nudi: ha passato 40 agonizzanti minuti a maledirmi, eheheh! Sempre al Jailbreak, un gigantesco ragazzo americano all’ultimo giorno di permanenza-studio a Roma ha pensato bene di ubriacarsi ai limiti del devasto e di andare a dare fastidio alla gente, specie le signorine, nelle prime file durante il concerto dei The Haunted, salvo poi venire malmenato e trascinato via da un ragazzo di almeno mezzo metro e 50 chili più piccolo di lui: una scena alla Benny Hill! Il tutto mentre Peter Dolving chiedeva in inglese ad un ciccione del pubblico se si stesse divertendo, senza ottenere risposta, dato che il suddetto obesodonte non capiva una mazza di ciò che gli venisse chiesto. Ah! Un ringraziamento particolare anche ad Eros Bosi, giovanissimo ideatore del fan club degli S.R.L., che ci ha accompagnato nella data di Roma gestendo anche il merchandising; io e Patrick dei Methedras, per ringraziarlo adeguatamente, gli abbiamo scippato la fotocamera digitale e l’abbiamo riempita di foto di non meglio specificate parti intime di peluria coperte...il battesimo del fuoco per il buon Eros! Scusaci ancora, eheheh!
Elvys :: Beh, a parte questi dettagli, non è successo niente di particolare, ahahahah!
Steph :: A parte l’aver scambiato il ronfo di Elvys per un terremoto di magnitudo 9 la prima notte in albergo...alle 4:00 di mattina ero fuori dall’albergo a fumare attendendo il crollo dell’edificio!
Jerico :: C’è di bello che per HwK io sono sempre quello con i migliori aneddoti, peccato che il ragazzo non sappia ancora che il mio case ampli è dotato di wireless da almeno 6 anni, che evito di usare SOLO per non rubare la sua scena sul palco, eheheh! (ps: un sentito grazie ad Andrea “Methedras” Bochi per l’ampli in prestito per tutte e tre le date del tour). Ad ogni modo, tra i miei migliori aneddoti da ricordare nei tre giorni di tour, sicuramente da annoverare: 1) la spia dell’olio del furgone accesasi un minuto prima di entrare nella galleria del Gottardo; 2) il conto del pieno di gasolio in Svizzera (furrrrrrbi!); 3) Baristo...e vedi Cristo!
Steph :: Dimenticate le due banane...

Avete cominciato questo tour in Svizzera, ad Aarau, che tra l’altro è stata anche la vostra prima apparizione all’estero. Avete incontrato “qualche” differenza rispetto al nostro paese in fatto di organizzazione, pubblico ecc.?

HwK :: …”qualche”? Riassunto di Aarau: arrivo alle 16:00, accoglienza degli organizzatori, backstage con divanetti, catering con ogni ben di Dio, biliardino, tv, console, accesso illimitato al frigobar e alla macchina del caffè; orari del check…svizzeri, con fonicA con i contro*****; cena alle 18:00 con buffet, apertura cancelli alle 20:00, con già un buon 90% della gente presente e pronta a gustarsi TUTTI i gruppi della serata; inizio concerti quasi immediato, gente partecipe e contenta dalla prima all’ultima nota; termine set dei The Haunted alle 23:30, alle 23:45 già il personale del Kiff stava facendo le pulizie… Svizzera! Ora, se qualcun’altro della band vuole raccontarti invece com’è andata la serata seguente a Bologna...
Jerico :: “L’erba del vicino è sempre più verde”, e tra Aarau e Bologna il luogo comune è sicuramente verificato! Scherzi a parte, la differenza c’è ma non credo sia solo da ricercare nell’organizzazione e nei locali. Credo che la differenza principale sia da ricercare nella gente del circuito e nella cultura dello show. In Italia, sempre meno gente è disposta a spostarsi di qualche chilometro e pagare un prezzo d’ingresso, non dico tanto ma almeno che sia “onesto”. Di certo, qui in Italia, far iniziare un concerto prima delle 22:00 è praticamente una presa in giro per i gruppi di apertura, che invece dovrebbero essere quelli maggiormente supportati dai fan locali, ma che rischiano paradossalmente di trovarsi a suonare davanti a quattro gatti. Ma va beh, io sono di parte, anche se ad onor del vero ai SubCrush è sempre andata di lusso, anche durante questi tre giorni di tour. Di certo c’è molto da lavorare in Italia per questo, e di certo, non mancherà l’occasione di migliorare tutti (organizzatori, locali, gruppi e gente) la nostra scena.

Facciamo un passo indietro. “Endvolution” è ormai sul mercato da diverso tempo ed ha raccolto pareri positivi all’unanimità dappertutto. C’è però gente che reclama già un nuovo disco. Siete all’opera su nuovo materiale? Qualche anticipazione?

HwK :: Già da inizio estate stiamo lavorando sui nuovi brani per il prossimo disco e sicuramente il ritorno di Elvys ha comportato un ulteriore boost motivazionale e creativo al processo! D’altronde gran parte di “Endvolution” era materiale suo composto prima della sua temporanea uscita dalla band.
Elvys :: Anche se di fatto ancora non abbiamo effettivamente deciso tempi e modi per il prossimo album, già il lavoro di songwriting è in corso e personalmente mi sono messo subito in moto sulla composizione di nuovo materiale.

In fase di songwriting manterrete un’impostazione stilistica “straight to your face”, oppure apporterete qualche nuovo input al vostro sound?

HwK :: E’ innegabile che negli ultimi tempi il sound latino di Shakira, così preponderante nelle playlist estive, abbia fatto breccia anche nei nostri cuori, quindi il successore di “Endvolution” non potrà non presentare influenze “Waka Waka”, con sezioni di vuvuzelas e gutturali cori africani (ansiosissimo di sentire i cori gutturali africani! nda).
Elvys :: Per quanto mi riguarda, posso dirti che i primi 3 brani che ho messo in lavorazione per i Subliminal Crusher stanno seguendo lo stesso corso di “Endvolution”, nel senso che sono idee molto spontanee, il più delle volte maturate nel giro di pochi minuti nei momenti più strani della giornata e poi rielaborate con più calma, ma sempre senza dedicare troppa attenzione alle “etichette”. Semplicemente, scrivo quello che mi viene e che mi piace, senza paletti di nessun tipo, da questo punto di vista sono sempre aperto ad input di qualsiasi tipo.
Steph :: Quello che queste canaglie stanno iniziando a far girare, promette bene e finalmente sto lavorando dal principio.. Anche per me, come Elvys, è tutto molto spontaneo, appena ho un’idea la registro. Ma anche questa è solo una bozza da cui partire e, visto che in questi due anni ho avuto modo di ampliare un po’ le conoscenze, vedremo cosa ne uscirà fuori.

Tra qualche giorno saranno sette gli anni di onorata carriera. Di solito i bilanci si fanno alla fine, ma come valutate fin qui l’attività del gruppo? Soddisfatti di tutto ciò che vi è capitato o avete qualche rimpianto?

Jerico :: Rimpianti? No, credo che il gruppo abbia raccolto tutto quello che nel tempo è stato seminato. Siamo tutti consapevoli di non aver dedicato la nostra “intera vita” al progetto SubCrush, che è sempre stato per tutta la band una passione “semi-professionale”. Tutti noi lavoriamo e/o abbiamo famiglia e ci si dedica a questo progetto dando il nostro massimo. D’altra parte, invece, di soddisfazioni ce ne siamo levate innumerevoli: dall’aver suonato insieme a gruppi che fino a qualche anno fa divinizzavamo, all’aver rilasciato album che hanno avuto ottimi riscontri di vendite e dalla critica. Sono convinto che molte altre soddisfazioni attendono noi ed i nostri supporters a breve!
Steph :: C’è sempre molta strada da fare e quel che è stato fatto fin’ora è stimolante per il futuro. Per adesso non esiste un punto d’arrivo, ma solo un ennesimo tassello sul quale poggiarne degli altri.

Caso vuole che il vostro compleanno cada proprio la notte di Halloween. Cosa avete preparato? Ci dobbiamo aspettare voi tutti pittati da zombie e Jerico con i capelli??!!

HwK :: il 31 ottobre festeggeremo il nostro compleanno con un concerto-festone di Halloween alla Musical Academy di Terni, in compagnia degli Hall of Hate. Sarà praticamente obbligatorio partecipare in maschera: chi si presenterà in borghese verrà pesantemente schernito con cori a base di “hai fatto una cosa graveee, alla quale mal si rimediaaa”. Inoltre durante la serata verrà premiato anche il miglior costume, che vincerà ricchi premi e cotillon… e sì, Jerico AVRA’ I CAPELLI. Altra preview: io sarò travestito da PROTO-ZOMBIE: la sera del 31 capirete cosa intendo!
Jerico :: Non vedo l’ora di rivedere la mia vecchia e folta chioma roteare a ritmo di headbanging, mentre i lucenti riflessi corvini che l’hanno sempre contraddistinta folgoreranno il pubblico presente che...emh...mi sono svegliato tutto sudato...sigh...
Steph :: Ma perché, fin’ora non ci siamo mascherati????

Qual è stata fin qui la vostra esperienza da pubblicare negli annali e quale invece quella da mandare direttamente all’oblio?

Elvys :: Una delle esperienze da pubblicare negli annali secondo me sono state le varie edizioni del Pogaparty a cui abbiamo potuto partecipare negli anni, probabilmente la prima in assoluta, veramente un delirio!!! Lo ricordo sempre molto piacevolmente, riguardando foto e filmati vari. Oltre a questa, ovviamente il recente minitour con i The Haunted!
HwK :: Mi piacerebbe dirti che tutte le esperienze negative vissute siano servite a far crescere e maturare la band e i suoi componenti, ma la realtà dei fatti è che tutte le discussioni, tutte le separazioni, tutti i cambi di line-up non hanno fatto altro che frenare le velleità della band. Abbiamo ancora parecchi sfizi da toglierci, ma l’età… avanza! E con essa le responsabilità e gli impegni (specie per chi come Rod e Steph ha già famiglia e prole), quindi d’ora in poi dobbiamo solamente darci da fare senza “bighellonare” (indicativamente, l’ultima volta che qualcuno ha usato il termine BIGHELLONARE, Jerico aveva ancora una folta chioma)
Jerico :: Infatti odio quel termine! C’è molto da fare e fortunatamente l’ultima line-up sembra avere tutti i requisiti per farlo al meglio. Sono sicuro che i nostri supporters avranno presto “di che leccarsi i baffi”…
Steph :: Fin’ora sopratutto l’attività live è stata decisamente positiva, a me ha dato un po’ d‘esperienza che mi mancava. Nonostante la vita familiare, come sottolineato da HwK, ho la fortuna di avere molta comprensione (tant’è che devo regalare la maglia “Voi supportate, Io Sopporto” a mia moglie). Quindi posso portare avanti questa passione con serenità, sia per l’attività live che studio. Certo è un pò più tosta, ma allo stesso tempo è uno stimolo in più, anche se è davvero tosta a livello di energie.

Abbiamo ricordato la presenza dei Methedras in tour con voi e The Haunted. Volendo fare un discorso sulla nostra tanto bistrattata scena (e rivolgendomi a degli esperti nel campo), come la vedete rispetto a quando è iniziata l’attività dei SubCrush? Migliorata o peggiorata?

Jerico :: Con cognizione di causa, posso dirti che la scena metal underground è oramai inflazionata da bands di ottima fattura. Manca il supporto a tutta questa gente. Riallacciandomi alla risposta già data in precedenza, oramai i locali che programmano serate in modo continuativo e professionale si contano con le dita delle due mani. Spesso accade che pur di avere uno spazio per suonare, molti di questi gruppi si accontentano di esibirsi gratuitamente (quando va bene!) e questo non fa altro che abbassare secondo me il livello della qualità generale della scena. Va beh, sono convinto che a breve cambieranno le cose in meglio e che l’Italia (più di altri paesi europei) delle nuove generazioni vedrà crescere la scena metal a fronte del declino inevitabile della canzonetta nostrana.

Cavatemi una curiosità: è vero che Elvys è rientrato nei ranghi perchè ha saputo del vostro esclusivo endorser della ditta Onofri?

HwK :: In realtà Elvys è diventato azionista e progettista capo Onofri durante la sua assenza dalla band. Gran parte degli avanzamenti tecnologici di tale meravigliosa realtà industriale italiana, come ad esempio il tergicristalli che spande gomma nera opaca assolutamente non trasparente ma antiaderente sul parabrezza, sono opera sua.
Elvys :: Sì, in particolare nuovi avveniristici materiali antisismici per il campo edile delle costruzioni. Il vecchio cemento armato verrà presto sostituito dal nuovissimo “dolce muro”, struttura in liquirizia, anziché rete zincata e gettata in miele della Valle d'Aosta, rigorosamente di origine controllata. Ma non parliamo di lavoro, non vorrei annoiare i lettori...

A parte le battute, Elvys com’è avvenuto il tuo rientro in formazione?

Elvys :: Molto semplicemente dopo qualche anno, in particolare con Rawdeath, era riemersa la voglia di suonare, di tornare a realizzare qualcosa insieme. In maniera molto naturale questa cosa si è trasformata in una sua proposta del tipo “ma perchè non proviamo a vedere se i vecchi 4/5 dei SubCrush possono ancora lavorare insieme?”. Ho preso le recenti date (Viadana Open Air, The Haunted Tour e Days Shocking Ground) un po' come un banco di prova, per vedere se la situazione poteva funzionare. Senza riserve ti dico che secondo me sta ripartendo in maniera ottimale sotto tutti gli aspetti, poi non so cosa ne pensano gli altri ovviamente! Eheheh!

Vi pongo ora la classica domanda da un milione di dollari: dati i tempi duri che corrono e gli enormi sacrifici che si devono fare per portare avanti un progetto musicale come il vostro, dopo tanti anni (e non siete più dei ragazzini) chi accidenti ve lo fa ancora fare?

HwK :: Il “e non siete più dei ragazzini” credo sia una motivazione più che valida per continuare ancora a fare ciò che facciamo: suonare dal vivo, farsi scarrozzate tremende in giro per le simpatiche strade italiane ed estere, comporre, registrare, scartare, ricomporre, riregistrare, scrivere testi, fare l’artwork, fare la promozione di un disco: conosci un’altra categoria sociologica più “giovane nell’animo” dei musicisti?
Jerico :: Vi svelo un segreto in esclusiva: io in realtà è dal 2002 che sono solo l’autista della Onlus SubCrush s.r.l. Continuo a stare con questi ragazzi solo perché cosi prendo l’assegno di sussidio, e per mascherare la truffa mi travesto da bassista. Tutto qui…
Steph :: Parla per i nonnetti della band che io Rawtette ed Elvio siamo giovani!!! Siamo i bastoni della loro vecchiaia!!! Ma dai su, non c’è un momento esatto per smettere, non ce la fai a smettere, ti rende vivo giovane e felice come un tredicenne alla prima eiaculazione. Ad esempio: prendi i vecchietti di 70 anni quando hanno scoperto il viagra...non penso abbiano detto “ma no, ma sono vecchio”, ahahahah!

Per la vostra somma gioia, l’intervista si chiude qui. Lasciate le vostre ultime parole famose a quei poveracci che hanno avuto il coraggio di leggere quest’intervista!

HwK :: Avete fatto una cosa graaavee, alla quale mal si rimediaaa!
Steph :: Diziamo che va “aBBaStanSa Bene, No???”
Jerico :: Grazie del vostro tempo...e preparatevi per un nuovo massacro!
Elvys :: Per tutte le news, aggiornamenti su future date e quant'altro, rimanete sintonizzati sul nostro sito web http://www.fratellionofr.... ops! Volevo dire http://www.subliminalcrusher.com

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Intervista di Cynicalsphere Articolo letto 2856 volte.

 


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