Intervista: Sudden Death

Nessuna Descrizione Sperimentiamo questo nuovo sito, su…. proviamo a fare un’intervista al volo con uno dei tanti musicisti che bazzicano la nostra chat… Toh! C’è Andrea, il batterista dei Sudden Death! Ottimo…vediamo cosa ci racconta...

 

JErico :: Allora Andrea.... chi sono i Sudden Death nel 2005?

Andrea :: I Sudden Death sono un gruppo di persone che crede da morire nella propria musica e che da anni si sbatte nell'underground per suonare, organizzare concerti e farsi conoscere con la speranza di farsi ascoltare da più gente possibile. I Sudden Death sono quattro ragazzi che credono nella musica e che oggi come oggi vivono per la musica e per quello che rappresenta.

JErico :: Quali sono i gruppi che più hanno influenzato le vostre composizioni?

Andrea :: Noi veniamo da estrazioni musicali diverse, c'è chi ama il thrash vecchio stampo, chi il grind, chi il brutal più classico e chi ascolta di tutto un po. Cerchiamo di non assomigliare a nessuno in particolare e di mantenere una certa freschezza composititva, cmq i gruppi di riferimento sono Cannibal Corpse, Suffocation e Cryptopsy su tutti...

JErico :: L’episodio più gradevole della vostra carriera?

Andrea :: Beh di momenti più belli te ne posso raccontare molti e tutti molto intensi, comunque su tutti direi l'uscita del nostro primo disco ufficiale e la data di supporto con i Suffocation a Roma. Suonare insieme a dei veri e propri miti viventi non è facile ma per noi è stato vivere un sogno ad occhi aperti!

JErico :: … e quale il più sgradevole, che vorreste cancellare se poteste!

Andrea :: Non c'è un vero e proprio episodio sgradevole, sono tutti momenti belli, anche il fatto magari di sbagliare un concerto intero ci ha sempre dato lo stimolo per fare meglio quello dopo. No, direi che non ci sono momenti brutti.

JErico :: Il vostro ultimo lavoro ‘Injection of Hate’ è stato recensito positivamente dal nostro staff, vuoi presentarlo ai nostri lettori?

Andrea :: Si , diciamo che è il primo disco "serio", fatto con tanti mesi di vera e propria passione, di litigate e di piccoli scontri su questo o quel particolare, ma credo che sia un ottimo lavoro e che ci sta dando tante soddisfazioni. Non sarà il disco più brutal che ci possa essere anche perché spero la sia il nostro prossimo disco, ma comunque è un buon disco, violento e cattivo al punto giusto, il massimo che nel periodo in cui lo abbiamo fatto potevamo creare.

JErico :: A tre anni di distanza dal vostro precedente ‘Devoured inside’, cosa è cambiato, o cosa ci dobbiamo attendere in più da ‘Injection of Hate’?

Andrea :: ‘Injection of Hate’ è sicuramente più maturo nel senso che il suo predecessore pagava in termini di qualità tecnica e di poca esperienza di gruppo in studio. Era un disco violento ma in cui questa violenza musicale non era molto ragionata e buttata un po qua e la. Nel nostro ultimo disco invece grazie ad una certa maturità acquisita la musica risulta molto meno scolastica e più ricercata, parti grind e parti più lente sono miscelate in un modo migliore per creare una certa omogeneità ed una certa freschezza per non risultare pesante all'ascoltatore.Injection of hate non è altro che la base da cui partire per nuovi dischi, abbiamo capito come si fa, come ci si pone in studio e per quindi ti dico che già adesso i pezzi nuovi che stiamo componendo sono diversi anche se mantengono la stessa violenza e cattiveria presenti in Devoured Inside e su Injection of hate.

JErico :: Chi vi segue sa che avete avuto un cambio di lineup piuttosto pensante, con Flavio (chitarra/voce) e Dario (basso) subentrati a Marco (voce), Lorenzo (chitarra) ed Umberto (basso). Quanto sono cambiati i Sudden Death dal punto di vista sonoro e compositivo?

Andrea :: Premetto che noi non abbiamo mai cacciato nessuno, ma sono tutte persone che oggettivamente non davano più niente al gruppo, ma che facevano di tutto per rovinare quel poco di nome che ci eravamo creati, per Umberto il discorso è diverso perché lui ci ha lasciati per andare a vivere in Spagna ed è stata una separazione molto dura sia per noi che per lui perché dettata da motivi che vanno al di là della musica. Con l'arrivo di Flavio che da oltre 10 anni suona con i suoi Disease siamo maturati maggiormente nel songwrinting senza perdere assolutamente nulla nella violenza e nella brutalità, poi con l'innesto di Dario c'è stato un inspessimento tecnico della sezione ritmica creando delle parti di basso che si incastrano perfettamente con la musica dei Sudden Death di oggi. Abbiamo cambiato molto è vero, ma come dice Gigi (chitarra) che sta con me nei Sudden da sempre, questa è la Formazione giusta.

JErico :: Come stanno rispondendo i vostri fans al nuovo prodotto? Consensi o critiche?

Andrea :: Beh.. prima di parlare di veri e propri fans, io parlerei di amici e di persone affezionate al genere a cui noi non dispiaciamo. Comunque il disco sta andando benissimo, le vendite sono ottime infatti credo che a breve andremo in ristampa.Piace il disco anche se molte persone vorrebbero ancora più violenza e noi, promesso, piano piano gliela daremo.

JErico :: Come giudicate la scena underground che c’è un questo momento in Italia? Stiamo migliorando o…?

Andrea :: Secondo me la scena underground in Italia è sempre stata viva e presente, ogni anno si migliora sempre di più ed ogni anno escono fuori dei grandi gruppi come gli Psychofagist, i Subliminal Crusher, i Near Death Experience, i Disease, gli S.R.L. e chi più ne ha più ne metta. La scena italiana è più viva che mai e spero che tutti abbiano la possibilità di mettersi, in un modo o nell'altro, in luce.

JErico :: Voi siete di Roma, dove a mio avviso, insieme al resto del centro Italia, stiamo assistendo ad un piccolo risveglio a livello di organizzazione concerti, con ottimi nomi e numerosi Fest di ottimo livello. Tuttavia credo sia riservato uno spazio minimo all’underground. Non trovi che questa tendenza derivi da una ‘cattiva educazione musicale’ che ci fa apparire bello tutto ciò che è straniero?

Andrea :: Credo di si, ma credo anche che sia già difficile organizzare concerti con nomi stranieri e di grosso calibro, un concerto costa moltissimo sia a livello organizzativo che di spese di gestione e spesso facendo concerti grossi ed importanti non si rientra delle spese quindi puoi immaginare che un concerto di gruppi underground anche se validi possa portare pochi soldi nelle tasche dei promoter, degli organizzatori e dei locali stessi.Noi come Sudden e singolarmente cerchiamo sempre di organizzare concerti per gruppi underground sia per suonare che per far suonare e la gente anche se tra 1.000 difficoltà risponde sempre. Noi supportiamo l'underground nazionale e spero che lo si capisca in più alte sfere.

JErico :: Cosa seguirà l’uscita del nuovo album? Date? Video?

Andrea :: Abbiamo già iniziato a comporre del nuovo materiale per il prossimo disco, comunque a breve uscirà un videoclip del pezzo Captured preso da ‘Injection of Hate’, poi un DVD Live e un Live CD vero e proprio quindi, come puoi ben vedere, non ci fermiamo mai.

JErico :: Come giudicate il veicolo Internet per i vostri obiettivi?

Andrea :: ottimo, ci siamo accorti che è sulla rete che si fa pubblicità al proprio gruppo, è un modo per farsi conoscere contemporaneamente da tantissiem persone, è un mezzo innovativo e tecnologico di cui però non bisogna fare un abuso perchè è vero che un gruppo può trovare delle ottime possibilità su internet, ma allo stesso tempo corre il rischio di bruciarsi subito

JErico :: Ti saluto e ti ringrazio per la disponibilità!

Andrea :: e noi ringraziamo voi

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Intervista di Jerico Articolo letto 2220 volte.

 


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