Intervista: The Haunted

Nessuna Descrizione Alla vigilia del nuovo album dei The Haunted, il nostro prode HatewerK č andato a curiosare nel cassetto dei pensieri di Peter Dolving, cantante della band nel primo disco e recentemente tornato all'ovile....

 

HatewerK :: Prima di tutto grazie per il tempo concessomi! Come ci si sente ad essere di nuovo nei The Haunted?

Peter :: E' grandioso. Niente rotture dalla Earache, un grande, nuovo album, un nuovo manager. Una serie di date dal vivo che partono dall’Inghilterra a Maggio. Yeah, è grandioso!

HatewerK :: Ho visto sul tuo sito che sarai LEGGERMENTE impegnato d’ora in poi: The Haunted, il nuovo disco dei MaryBeatsJane, la Peter Dolving Band, il tuo secondo figlio… Come fai a gestire tutto ciò, hai dei cloni?

Peter :: No, sono solo un ragazzo molto fortunato che fa parte di un gruppo di persone sveglie e intelligenti che per qualche ragione adorano lavorare con me e darmi un sacco di autonomia (“room”). Sono veramente privilegiato. Cloni? Beh a volte mi piacerebbe averne un paio – perché essere me significa avere un sacco di lavoro. Ma come ho detto, ne sono felice.

HatewerK :: I fan sono a dir poco entusiasti del tuo ritorno all’ovile: oltre agli stili vocali differenti, cosa porta Peter Dolving ad una canzone dei The Haunted più di Marco Aro? Cosa mancava al secondo e al terzo disco, secondo te? Personalmente penso che fosse latente quella “fretta” tipicamente hardcore...

Peter :: Penso che oltre al mio stile vocale, il mio background non sia molto metal, affatto. Per quanto riguarda la musica, sono cresciuto in un ambiente strano – musica folk, country e blues. Il primo disco che comprai fu Radioactivity dei Kraftwerk. E iniziai ad interessarmi delle chitarre solo verso la fine della mia adolescenza, e le band che mi fecero pensare che le chitarre erano una roba “cool” furono i Foetus, i Red Lorry Yellow e Jesus and the Mary Chain. La scena metal non mi ha mai attratto – ascoltavo e mi piacevano gli Iron Maiden, ma non ho mai pensato a loro come ad una band hard o heavy. Pensavo solo al fatto che i Maiden facessero gran canzoni. Con una eccezione – gli Accept, cavolo l’album con quella canzone, “Fast as a shark” mi piaceva proprio. Ma la mia definizione di “heavy” suppongo fosse un po’ differente. Mi ricordo di aver fatto a pugni, quando ero alle superiori, difendendo le mie idee sui Priest o i Kiss, perché io sapevo che Halford era gay, o almeno così si vestiva (essendo cresciuto in un ambiente di bassa borghesia, l’iconografia “pelle e borchie” era troppo ovviamente gay. I Factory-movies di Andy Warhol, Tom of Finland ecc. erano argomenti che non interessavano minimamente gli adulti intorno a me al tempo). Per quanto riguarda i Kiss, per me erano solo questa pop band di drag-queen con troppo trucco e sangue falso. Ho ucciso il mio primo cervo quando avevo 7 anni; il sangue non era nulla di “fico” per me, era solamente qualcosa che esce dal tuo corpo quando sei ferito o ucciso, o quando sgozzi un animale, niente di che… Suppongo di non essere troppo “romantico” circa il mio lato “rock”, io salgo sul palco e penso solo a dare il massimo e a divertirmi nel farlo. Hardcore? Non so nemmeno cosa significhino queste cose – voglio solo essere spontaneo e reale, altrimenti non ne vale nemmeno la pena.

HatewerK :: Parlami del nuovo disco: cosa possiamo attenderci dal nuovo The Haunted, a livello musicale e di testi?

Peter :: Niente più storie di stupratori, di psicolabili ecc, i testi ora parlano della cruda realtà. I temi sul nuovo disco sono principalmente il suicidio, nichilismo, abuso di droghe, odio, paura e delirio. Niente di troppo “666”, né belle ragazze coperte di sangue, no. La musica? Beh, siamo i The Haunted – è violenta, cosa posso dire? Ci sono un paio di pezzi veramente lenti e pesanti, e questa penso sia una novità, e un paio di pezzi influenzati dal blues. Ma tutto il resto del disco è “in-your-face-mosh-friendly-mayhem-fight-music” (!!!). Mi piace troppo. E’ una gran colonna sonora per fare cose illegali e antisociali (!!!).

HatewerK :: Che mi dici dei concerti? Avete già un piano a lungo termine, o la vostra agenda va riempiendosi poco a poco giorno per giorno?

Peter :: Niente di confermato ancora. Ma un breve riassunto del futuro prossimo sarebbe: tour, tour, tour, tour…. Durante tutto ciò, avrò anche un paio di dischi da registrare, badare alla mia famiglia e un sacco di altro lavoro.

HatewerK :: Parliamo un attimo di una cosa seria: all’improvviso, quando incominciavamo a pensare che il terrorismo fosse solo un problema del presidente Bush, siamo stati colpiti. In questi momenti, tutti hanno l’urgenza di esternare le proprie riflessioni circa la guerra, succede anche a te?

Peter :: Questo è il mio punto di vista personale, quindi non farlo ricadere sulla band se non sei d’accordo –prima di tutto il mio cuore è con tutti coloro che hanno perso amici e familiari, è una fottuta tragedia – MA - i governi Europei sono dei grandissimi ammassi di CO***ONI, al pari del governo USA e di Al-Qaeda. E questa cosa, i“terroristi”, chiunque loro siano, la sanno. Ora, la cosa veramente orribile di tutta la violenza sorta in questi tempi è che tutto ciò in realtà non ha proprio NULLA a che fare con me e con te! E’ tutta colpa di fottuti idioti con denaro, potere e il fanatico bisogno di tenersi tutto ciò al costo delle nostre vite – sia che si chiamino Al-Qaeda o CIA o MI6 o Surete ecc. – queste non sono persone comuni che desiderano una vita normale. Queste sono le stesse teste di cazzo che hanno inventato il concetto di potere e gerarchia, gli stessi stronzi che hanno crocifisso Cristo, ucciso milioni di persone con le guerre e che hanno perpetrato migliaia di assassinii politici. Praticamente ecco cosa ne penso – Osama, Bush, Blair, Berlusconi (!!!) ecc. sono tutti della stessa pasta. Non c’è nessuna guerra specifica al terrorismo. Sicuramente c’è una guerra – i ricchi e i potenti perpetrano tale guerra quotidianamente sui poveri e sui lavoratori. Né più né meno. Mi fanno schifo tutti in egual misura.

HatewerK :: Torniamo alla musica e dintorni… Hai altri hobby o interessi oltre alla musica? E hai tempo per coltivarli?

Peter :: Non ho assolutamente nessun altro hobby. Sono molto “samurai” circa l’arte e la musica. La vivo, è il mio cammino.

HatewerK :: Hai una delle voci più aride e urlate della scena. Quando sei in tour, come fai a rimanere in forma urlando in quel modo ogni notte? Il cantante della mia band beve latte bollente e vodka 1 o 2 ore prima dello show, hai qualche trucco da insegnarci?

Peter> Mantenetevi in forma, e abbiate una attitudine positiva. Dormite quando potete. Date sempre il massimo. Tratta bene il tuo corpo e lui reagirà di conseguenza, è una macchina complessa e se lo vuoi, può essere veramente entusiasmante ciò che riesce a fare.

HatewerK :: Riassumendo la tua carriera fin’ora… Ti senti più un “leader”, un “follower” o un “outcast”?

Peter :: Finora mi sono sempre sentito un po’ al margine. Se è un bene o un male non lo so, ma mi ci sono abituato e ultimamente mi sto accorgendo che ci sono un sacco di persone alle quali piace ciò che ho fatto e che faccio. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto – MBJ, Haunted, un paio di album reggae con i Gusto, la Peter Dolving Band, aver prodotto un paio di album e la mia collaborazione con la cooperativa Unionmusik (http://www.unionmusik.com). Non sono molte le persone che possono dire di aver raggiunto così tanti traguardi, e non è che l’inizio.

HatewerK :: Ultima domanda: come dovrebbe muoversi una giovane, emergente metal band all’interno del selvaggio panorama Europeo, per evitare i tanti avvoltoi che popolano i cieli sopra le loro teste? (o almeno, questo è ciò che vogliono farci credere…)

Peter :: Ti dirò: non ho la più PALLIDA idea. Mantieni un profilo basso. Suona suona suona suona. Ascolta leggi impara. Ma non lasciare MAI che il cinismo entri nel tuo cuore – mantieni in te l’amore e il rispetto e tratta bene la gente. Ci sono troppi problemi in questo mondo di merda per sprecare tempo ed energie a fare il testa di cazzo!

HatewerK :: Grazie per la tua disponibilità, non vedo l’ora di sentire il nuovo disco! Ci vediamo in Italia.

Peter :: Grazie! Spero di incontrarvi presto!

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