Intervista: The Shiver
Ciao Faith, benvenuta per la seconda volta su Metalwave. Cominciamo subito a parlare dei The Shiver. Innanzitutto rinfreschiamo un po’ la memoria ai vostri fan: da cosa nasce il nome e da chi è stato scelto?
I The Shiver si formano nel 2005 e questo appena uscito è il secondo album ufficiale. Il Debut "Inside" è stato pubblicato nel 2008 da UK Division Records, un'indipendente inglese. “A New Horizon” invece è uscito con Aural Music/Dreamcell11 qui in Europa (con publishing Warner Chappell Music e distribuito Roadrunner Benelux) ed è già fuori in USA con Reality Entertainment. Abbiamo cominciato suonando nei locali della nostra zona (Lazio), per poi girare in Italia ed arrivare all'estero. Nel 2009 abbiamo portato a termine il terzo tour europeo ed in generale cerchiamo di muoverci sempre in ambito internazionale. Quando abbiamo scelto il nome volevamo qualcosa che fosse diretto, breve e che rendesse l’idea del nostro sound. “The Shiver” (indica un brivido di freddo o di paura) ci è piaciuto subito, da un’idea di Finch (batteria) è stato approvato di comune accordo.
Il titolo del vostro nuovo lavoro è “A New Horizon” che significa “un nuovo orizzonte”, come mai avete scelto questo titolo? È come se fosse “un nuovo orizzonte” per la band?
Esattamente. Dopo “Inside” abbiamo sentito il bisogno di dare una svolta netta al sound della band ed allo stesso tempo al nostro impegno personale nella musica. Ci trovavamo ad un punto in cui suonare era più che una passione o un hobby, ed è stato un processo quasi naturale intraprendere la strada per diventare dei musicisti professionisti, il che non sottintende necessariamente la ricerca di fama e notorietà, bensì studiare duramente e cercare di lavorare nel campo della musica con l’insegnamento (come già facciamo) o in tanti altri modi (lavorare nella produzione, aprire uno studio etc etc). Riguardo il nostro sound, nella composizione e negli arrangiamenti di “A New Horizon” abbiamo cercato di inserire elementi più rock, elettronici ed ambient. Anche in questo si è aperto un nuovo orizzonte che si amplierà ulteriormente nei prossimi lavori.
Ho ascoltato “A New Horizon” e sembra un ottimo lavoro, caratterizzato da atmosfere oscure, gothic e dark. Quali emozioni, secondo te, dovrebbe suscitare in un ascoltatore modello?
Mi piace pensare che il passare da toni scuri e serrati ad atmosfere più d’ambiente possa portare l’ascoltatore ad una sorta di catarsi. Riascoltando ora i brani mi rendo conto che sono pieni di rabbia, ma intesa come stimolo per muoversi, darsi da fare, grinta insomma! E non mi dispiacerebbe trasmettere questa sensazione. Ad ogni modo, se si ascoltano i brani leggendo i testi, si nota che alcune tracce (come “In Obscurity”, “Feel Tomorrow’s Light” e “Desire”) narrano racconti di fantasia, “The Fragile Sound” è un po’ il nostro manifesto.
Nel vostro album ho sentito che mescoli molto spesso la tua voce pulita con il growl. Come è nata questa idea? Sembra quasi che tu voglia mescolare la calma del canto pulito alla violenza del growl, dico bene?
Si, mi piace molto l’effetto che dà l’alternare voce pulita e scream! Sarà perché in passato ho ascoltato anche parecchio metal pesante e ho cantato in growl con alcuni progetti, ma comunque è qualcosa che anche da live rende parecchio! E mi diverto da matti!! Ho sempre inserito qualche parte scream nei nostri concerti, fin dai primi live, e mi piacerebbe in futuro accentuare questo aspetto nei nostri brani.
Come è stato comporre, scrivere e registrare questo vostro ultimo album?
Comporre è stato l’aspetto più semplice. Avevo già scritto alcuni brani pensandoli come parte di un mio side-project, ma poi abbiamo pensato di usarli per The Shiver ed hanno funzionato alla grande. Una volta scelto lo stile che volevamo ho passato nottate intere sulla chitarra o al piano e ho composto i dodici brani del disco. All’inizio volevamo registrarne solo dieci, ma poi il nostro produttore ci ha convinto ad inserire nel disco anche quelle che avevamo scartato ed è stata un’ottima cosa perché si sono rivelati ottimi brani (per la cronaca, “Desire” e “Leech And Flower”). La registrazione si è svolta al Westlink Studio, a Pisa. Era il periodo di Natale e noi alloggiavamo nel residence dello studio. Abbiamo lavorato molto duramente assieme ad Ale Paolucci (produttore e bassista) e Stefano Tocci (chitarre), si impara tantissimo da queste esperienze. Mi ricordo di aver avuto i nervi a fior di pelle per tutto il mese di registrazione. Ero preoccupatissima dell’esito delle tracce, avevo come la sensazione di star subendo un’operazione a cuore aperto ogni volta che Ale decideva di modificare una chitarra, un synth o una voce! Quando ci mandarono il primo mix ero molto ansiosa di ottenere un giudizio esterno sull’album. Per me i brani erano ben riusciti, ma avevo una dannata paura che la critica ci avrebbe fatto a pezzettini. Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa perché l’album è piaciuto tantissimo sia a professionisti del settore, sia agli amanti della musica!
Parliamo un po’ dell’artwork di “A New Horizon”, a mio avviso molto suggestivo. Nella recensione che vi ho fatto, avevo scritto che sembra un riassunto del cd: cosa ne pensate?
Era esattamente quello che volevamo quando l’abbiamo commissionato ad un artista francese. Quando è stato il momento di preoccuparsi dell’artwork, abbiamo cominciato a girare un po’ in rete. Di grafici bravi se ne trovano tanti, ma noi volevamo qualcosa di particolare, qualcuno che cogliesse lo spirito rock e dark dell’album, ma senza oscurarne la luminosità. Ci colpì particolarmente la copertina di una band industrial francese e così risalimmo a H. E’ stata un’ottima collaborazione, davvero una grande artista! Il suo sito, per chi può essere interessato è: http://hdustyanswer.com
Ci sono date previste a breve per promuovere questo vostro ultimo lavoro?
Certo che ci sono, i live non devono mai mancare! A gennaio saremo in Russia per il “Vans Off The Wall” Tour 2011, poi Regno Unito a Febbraio, e poi abbiamo alcuni concerti da confermare tra Spagna, Portogallo e Paesi Bassi. Tra gli show in versione rock e gli showcase acustici ci muoveremo parecchio in questo nuovo anno! Da un po’ stiamo cercando di organizzare dei concerti negli Stati Uniti, speriamo che questo sia l’anno giusto. Potete tenervi aggiornati sul nostro Myspace.
Nel vostro album ho sentito che ci sono alcune influenze dei Lacuna Coil. Quanto vi ha influenzato questa band nella composizione delle vostre canzoni?
In realtà non molto. Ho ascoltato i Lacuna fino a “Comalies” ed ho apprezzato tantissimo il loro gothic, ma poi li ho persi di vista. Certo, ad ogni modo sono dei grandi professionisti per aver avuto la perseveranza necessaria ad arrivare su grandi palchi da questo nostro piccolo paese! Da ammirare!
Sul vostro Myspace è possibile vedere il video della seconda traccia dell’album “Crushing Down”. Come è stata l’esperienza di girare questo videoclip?
Durane il nostro terzo tour nel Regno Unito, lo scorso anno, il nostro promoter ci organizzò a sorpresa lo shooting di questo video, eravamo in un locale a Notthingam dove ci siamo esibiti la sera successiva ed il regista (Fabrizio Federico, in realtà canadese!) è stato davvero bravo. Per noi è stata un’esperienza davvero divertente! Da poco abbiamo girato un nuovo videoclip per “The Fragile Sound”, stavolta in HQ, con il regista Simone Schiralli. Anche qui abbiamo avuto la nostra parte di divertimento, ma io in particolare ho dovuto lavorare sodo per una settimana circa insieme agli altri attori e comparse del video. È’ stato davvero emozionante trovarsi su un set professionale! Tra trucco e style i ragazzi si sono divertiti parecchio a modificare il mio aspetto! A breve lo metteremo online e sarà in streaming su varie tv, perciò non perdetevelo!
Siamo giunti al termine dell’intervista. Ringraziamo Faith per la sua disponibilità. Vuoi aggiungere qualcosa per concludere?
Vorrei ringraziare a nome della band tutti i lettori e voi della redazione per la professionalità e la disponibilità! “A New Horizon” è disponibile sia online, sia fisicamente su Itunes, Amazon e tanti altri siti. Per chi volesse una preview, potete visitare i nostri portali web e scriverci: http://www.facebook.com/theshiverband e http://www.myspace.com/theshiverband. Mi piacerebbe chiudere con un pensiero rivolto a tutti i ragazzi che suonano. In un mondo ideale vorrei che la musica aggiunga sempre una nota di positività alle nostre vite, un valore aggiunto per comunicare ed esprimerci! Tante persone sono come accecate dall’ambizione, non basiamoci su quello che si vede in tv o si sente sulle radio, ma sperimentiamo, cresciamo come musicisti! Ed ascoltiamo il più possibile! Troppo smielata come conclusione? Un bacio a tutti!
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