Intervista: Therion
Dunque, Thomas, iniziamo a parlare del nuovo album, “Sitra Arha”. Puoi descriverci cosa i fan della band possono aspettarsi da questo album? Pensi che sia simile a “Gothic Kaballah”? Personalmente, trovo delle somiglianze con vecchi album come “Vovin”...
Thomas :: Sì, posso solo essere d’accordo su questo. Vecchi album come “Lemuria” e “Sirius B”, d’altronde alcune canzone in effetti sono state scritte in quel periodo, altre canzoni sono nuove. Ma ci sono anche delle differenze, perché penso che questo album possa essere un po’ più ispirato dagli anni settanta ed è anche un po’ più sperimentale, credo.
Vorrei chiederti di dirci qualcosa anche sui testi. Se non sbaglio, sono ancora una volta scritti da Thomas Karlsson. Il titolo “Sitra Ahra” credo provenga dalla tradizione della Cabala, ma guardando alle diverse canzoni ci sono anche riferimenti a diverse mitologie, per esempio “Cu Chulain”, che è un eroe irlandese. C’è un tema principale che lega insieme le liriche, o semplicemente i testi esplorano diverse storie e miti?
Thomas :: Sì, è Thomas che li scrive. Beh, non sono la persona giusta per parlare di quest’argomento, sono Thomas e Christofer che lo sanno. Ma “Sitra Ahra” in effetti è un’espressione ebraica e si riferisce all’“altro lato”, all’“ignoto”. Puoi entrare in “Sitra Ahra” e ogni segreto ti sarà rivelato, hai presente? È un lato forse più oscuro, forse diverso, questo è quello che ho capito. La title track, “Sitra Ahra”, è scritta da me, sono venuto in studio per registrare un demo, da solo. Ho cantato delle parole casuali, poi ho mandato la canzone a Thomas Karlsson e lui ha scritto questo splendido testo.
C’è anche una canzone intitolata “2012”, quindi credo che si riferisca alla “fine del mondo” di cui qualcuno parla.
Thomas :: Sì, l’apocalisse del calendario Maya.
E tu cosa ne pensi?
Thomas :: Beh, in realtà non saprei, non penso che il mondo finirà nel 2012, ma chi lo sa? Voglio dire, all’improvviso quel calendario semplicemente si ferma, chissà cosa potrebbe accadere? Potrebbe essere che il mondo finisca, ma potrebbe essere che noi entreremo in qualcosa di nuovo: potrebbe essere l’inizio di qualcosa di nuovo. Perché se guardi al mondo di adesso, con il riscaldamento globale, e tutte le catastrofi che avvengono, chi lo sa? Ma lo sapremo fra due anni!
E quali sono le tue canzoni preferite, in questo nuovo album? Personalmente apprezzo molto la title track e anche “Hellequin”.
Thomas :: Oh, davvero? Grande! Perché io penso lo stesso e mi piace molto anche “Land of Canaan”. Queste tre sono le mie preferite.
Parliamo della copertina. È stata disegnata da Thomas Ewerhard, che ha lavorato con i Therion per molto tempo.
Thomas :: Esattamente, lui ha creato molte copertine per i Therion, non so di preciso per quanto tempo. È davvero bravissimo, è arrivato con alcune idee e questa è quella che abbiamo più apprezzato. Dietro questa sorta di meteora ci sono dei raggi. Simboleggia l'albero della vita. A me piace molto, ma in effetti non ho ancora il cd definitivo a casa, ho visto solo la copertina.
Anch'io per ora ho visto solo la copertina. Come lavorate con Thomas Ewerhard? Voglio dire, lui ascolta la musica e inizia a disegnare quello che il disco gli ispira, o è la band che gli dà suggerimenti, indicazioni?
Thomas :: In questo caso Christofer gli ha mandato il materiale, lui lo ha ascoltato ed è stato ispirato da questo. Ovviamente credo che Christofer gli abbia anche detto di cosa parlano le lyrics nel dettaglio, così ha potuto esserne ispirato. Sai, io invidio questo talento nella grafica, nel disegno, penso sia bellissimo.
Sì, lo penso anch'io. Come hai incontrato Christofer e come sei entrato nei Therion?
Thomas :: Nel 2007 ho ricevuto una telefonata da un tizio di nome Christofer, con cui non avevo mai parlato prima. Mi dice che suona nei Therion. Io non li avevo mai sentiti a quel tempo, ma ne avevo sentito parlare. Lui mi ha detto che il mio vecchio amico Mats Leven (che ha cantato nel precedente “Gothic Kaballah”, nda) stava lasciando la band e mi ha chiesto se volevo andare in tour. Io gli ho detto “beh, a essere onesto non ho mai ascoltato la band, mandami del materiale così posso sentire”. E ricordo che il giorno dopo è arrivato con la posta espressa l’intero catalogo, con tutti i dischi. Io ne ho preso uno a caso dalla pila, era “Gothic Kaballah”, l’ho messo su e dopo poco l’ho chiamato e ho detto “ehi, sono dentro, dov’è il mio primo concerto?”, e lui “Beh, è al Wacken!” Voglio dire, la prima volta con una nuova band al Wacken è abbastanza spaventoso, capisci! Penso di aver fatto due prove, prima, più o meno. È stato abbastanza scioccante. Ma è grandioso essere nella band, Christofer e io abbiamo lavorato insieme molto da vicino per il nuovo album, ci siamo trovati molto bene insieme.
E che tipo di persona è Christofer?
Thomas :: Christofer è un tipo molto speciale. È molto tranquillo, prima che tu lo conosca. Voglio dire, non è come me per esempio, io sono un tipo molto socievole, molto normale, vado al pub ecc. Lui è più il tipo tranquillo, ma quando lo conosci meglio è molto divertente, in effetti, molto simpatico e con più talento di quello che alcune persone possano pensare. Ad esempio ha imparato da solo a leggere le note e lo fa perfettamente. È grande.
Qualche anno fa Christofer ha annunciato che non avrebbe più cantato per i Therion: è ancora la sua decisione o chissà, potremo magari sentirvi cantare insieme, un giorno?
Thomas :: Io ne sarei felicissimo! E credimi, gliel’ho chiesto e lui ha rifiutato. Io ho chiesto “Perché?”, e lui “Eh, non voglio”. Io adoro questa idea e vorrei che cantasse, ma lui non vuole. È come parlare al muro!
È un peccato! E per quanto riguarda Snowy Shaw, che di recente è rientrato nella band dopo una permanenza molto breve nei Dimmu Borgir, cosa puoi dirci?
Thomas :: Beh, questo periodo è stato sia una benedizione, che una maledizione per la band. Prima abbiamo registrato e mi sono divertito molto, sono stato lì dall’inizio fino alla fine. Ma poi siamo andati in Messico per tre date con la nuova line-up e Snowy ci ha detto sull’aereo “ho le registrazioni con i Dimmu Borgir”. Io e Christofer siamo rimasti entrambi davvero scioccati, avevamo il tour e il nuovo album in uscita. Abbiamo dovuto decidere se prendere qualcun altro o se continuare con me solo come voce maschile. Avevamo poco tempo e non si può semplicemente prendere qualcuno, deve essere bravo anche. Così dopo un po’ abbiamo deciso che avrei fatto da solo per questo tour. Poi ho ricevuto una mail da Snowy che mi diceva “Questo è stato l’errore più grande della mia vita” e allora io gli ho detto “Beh, torna allora! La porta è aperta, non siamo arrabbiati con te, torna e basta!”. E così è andata e ora lui è di nuovo a casa.
Vi vedremo qui in Italia il 9 Novembre. Quali canzoni del nuovo album suonerete dal vivo? State preparando qualcosa di speciale per questo tour?
Thomas :: Sì, ma non lo rivelerò, sarebbe come chiedere a Babbo Natale cos’ha nel sacco! Penso che lasceremo che questo sia una sorpresa.
Di recente però avete già suonato in Messico e al Graspop. Avete già suonato qualcosa di nuovo in queste occasioni? E la gente come ha reagito?
Thomas :: Sì, abbiamo suonato “Kali Yoga III”, sia in Messico che al Graspop che in Germania, al Rock Harz Open Air, che ho fatto da solo. Sai, prima chiedi alla gente “Volete sentire una canzone dal nuovo album?” e tutti gridano “Sì!!!”... e se guardi su Youtube e siti del genere, dove la gente fa commenti, credo che abbiano accolto questa canzone in modo molto positivo.
È difficile portare un suono così complesso come quello dei Therion nella dimensione live?
Thomas :: Beh, semplicemente non possiamo permetterci di avere l’intera orchestra con noi sul palco, com’è comprensibile. Quindi dobbiamo inserire parte dell’orchestra sul computer, altrimenti dovremmo fare dei compromessi e questo non lo vogliamo. Come posso dire? Siamo quattro cantanti e il tutto è abbastanza complesso: occorrono un sacco di prove, perché, per esempio, le backing vocals sull’album sono davvero enormi, bisogna arrangiare la musica e le backing vocals in modo da poter almeno provare ad andarci vicino dal vivo. E noi facciamo uno show di oltre due ore, serve un sacco di lavoro per questo.
Realizzerete anche un videoclip, come per «Son of the staves of time» dall'album precedente?
Thomas :: Sì, lo faremo. Non abbiamo ancora deciso per quale canzone. Spero sarà buono, anche se ancora non ho indizi su cosa sarà.
Parliamo di te, ora. La tua carriera è ti ha portato in molte grandi band, dai Candlemass agli Stormwind e ora ai Therion. Quali sono i tuoi migliori ricordi, i momenti più significativi?
Thomas :: Credo che siano due. Quando ho ricevuto il mio primo “Disco d’Oro”...beh, il mio primo e unico “Disco d’Oro” con la mia prima band, Talk Of The Town. Avevo diciannove anni più o meno, abbiamo avuto una grossa hit qui in Svezia con la canzone “Free Like An Eagle”. Penso che, se dovessi scegliere un altro momento dopo questo, dovrei dire l’intero periodo qui nei Therion, perché per la prima volta dopo i Talk of the Town mi sento a casa in una band. Prima ero solo qualcuno che veniva assunto per fare qualcosa, non che non mi piacesse, ma...
Ora è come essere in una famiglia, non è semplicemente un lavoro?
Thomas :: Sì, esattamente. Davvero ti preoccupi di quello che accade con la band, è qualcosa che davvero amo fare.
Per quanto riguarda la musica che ti piace, a parte i Therion, ovviamente, quali sono i tuoi gruppi preferiti, gli album che porteresti sulla classica isola deserta?
Thomas :: Quello che porterei su un’isola deserta? È difficile. Posso sceglierne tre? Penso il primo “Kiss Alive”, è straordinario. Quell’album mi ha davvero fatto iniziare ad ascoltare hard rock. Poi porterei “A Night At The Opera” dei Queen, sono un drogato dei Queen, ho tutto. Infine credo che porterei...la mia collezione degli Abba: sono un “Abba nerd”!
So che tu sei figlio di un cantante d’opera, Sven Erik Vicktrom, e che tu stesso hai fatto teatro, ad esempio musical come “Hoffman's Adventure” e “Miss Saigon”. È diversa l’emozione di suonare on-stage in una band metal e a teatro in questo tipo di musical?
Thomas :: Lo è, in un certo senso, perché in teatro sei diretto: mentre canti sai esattamente dove devi spostarti. Inoltre racconti una storia per tutto il tempo e la recitazione è altrettanto importante del canto. Quindi sei un po’ più libero, quando sei in una band metal in sede live. Anche se abbiamo dei limiti anche lì, ovviamente.
Ti stai ancora dedicando a qualche musical?
Thomas :: Non ora, l’ultimo cui ho preso parte è stato “The Full Monty”, che è una commedia ed è stato divertente per me, perché non avevo mai fatto una commedia. Io interpretavo il tipo grasso e ho dovuto prendere dieci chili per il ruolo.
Devo dirti, Thomas, che io apprezzo moltissimo un musicista come te, che sperimenta diversi generi e sa essere così eclettico. Pensi che questi differenti tipi di musica cui ti dedichi siano in qualche modo espressione di differenti lati della tua personalità?
Thomas :: Grazie! Penso che sia curiosità, anche. È come prendere parte a un buffet, sai. Non saprei scegliere una sola cosa, se ci sono pesce e carne io provo tutti e due, perché dovrei limitarmi a una cosa sola? Amo tutti questi tipi di musica. A parte il folk, sai, non sono un bravo ballerino!
Beh c’è sempre tempo per imparare! Sul tuo sito ho anche letto del duo Lovers Of Covers. Sono molto curiosa al riguardo, perché ho visitato il sito del duo, ma è in svedese quindi non ho potuto leggere molto.
Thomas :: Oh, sì. Lovers Of Covers è una cosa divertente che facciamo io e un mio amico, Pierre. Suoniamo in feste d’anniversario, matrimoni, occasioni del genere, avvenimenti privati. E ci divertiamo molto. Si tratta semplicemente di offrire un intrattenimento “leggero” alle persone. È qualcosa di totalmente opposto ai Therion ed è del tutto poco serio. Capisci, la gente si fa una risata, noi scherziamo un po’. Siamo quasi “trovatori da stand-up comedy”.
Credo sia bellissimo che tu ti dedichi a così tanti progetti diversi.
Thomas :: Beh, grazie, ma è proprio questo che lo rende interessante. Non potrei mai fare una cosa sola: mi ucciderebbe, credo.
E a parte la musica, cosa fai nel tuo tempo libero? Se ne hai ancora, ovviamente...
Thomas :: Sì, ne ho! Nel tempo libero mi piace pescare. A volte vado a pescare il luccio, “the big one”, non so se lo conosci, è un pesce grosso, carnivoro, che abbiamo qui in Svezia, ed è davvero grande, può farti male se ti morde.
Ok, Thomas. Grazie per questa bellissima chiacchierata, è stata davvero interessante per me. C’è qualcosa che vuoi aggiungere per i fan?
Thomas :: Grazie mille! Beh, non vedo l’ora di venire da voi. Credo sia a Milano (detto all’italiana, nda) dove suoneremo. Non vedo l’ora di venire e vedere tutto, perché ne ho sentito molto parlare, finora sono stato solo a Roma e a Torino (di nuovo usa il nome italiano, nda). Spero di vedere più persone possibili al concerto e anche te ovviamente, se vorrai venire!
Spero davvero di esserci! Grazie ancora e a presto!
Thomas :: Bye!
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