Intervista: Zero.5A
Benvenuti ai Zero.5A… Prima di parlare del vostro lavoro ci raccontate la vostra storia?
Ciao Mad e un saluto a tutti i lettori di Metal Wave!
Dunque, il primo nucleo della band nasce nel 2002 ma solo nel 2008 trova una formazione stabile con l'ingresso di Matteo. Abbiamo poi iniziato a "far sul serio" a metà del 2010, intensificando
composizione ed attività live.
Com’è nato il vostro primo EP, e per quale motivo avete scelto di dargli il nome della prima traccia, Big Brain Washing?
Alla fine del 2010 ci siamo trovati ad avere all'attivo quasi 15 brani e ancora nulla di concreto in mano con la gente che ad ogni live ci chiedeva dove potesse comprare il cd.
Nel mese di Dicembre abbiamo fatto quindi una selezione tra i brani, scegliendo quelli più rappresentativi. Abbiamo deciso di registrarne 6 ed includerli in un EP.
L'idea di chiamarlo Big brain washing come la prima traccia dell'album è arrivata vista la mole di idee che ci ispirava, non solo musicalmente, il tema trattato; tema che viene ripreso anche
nell'ultima traccia, anche se in modo diverso.
Ascoltando i 6 brani mi vengono in mente una marea di riferimenti, i più palesi Tool, Pantera…Quanto e quale apporto/supporto le vostre influenze musicali hanno dato all’intero progetto?
L'apporto è stato importante. Negli anni abbiamo studiato diversi brani di questi artisti ma parallelamente abbiamo sempre cercato un nostro stile. Abbiamo sempre avuto la necessità di scacciare
possibili paragoni o comunque facili etichettature e richiami troppo evidenti. Le influenze di Tool, Meshuggah e Pantera (ultimamente anche i Mastodon) ci accompagnano molto durante la
composizione, ma quando costruiamo i brani quello che prevale sono più le atmosfere, qualche tecnica (poliritmie, tempi dispari) e l'idea della resa in live, il resto è sostanzialmente la
fusione e il compromesso di ciò che abbiamo singolarmente in testa.
Ci raccontate come mai avete scelto questa veste grafica e in che modo è relazionata al significato intrinseco delle tracce.
Grazie per la domanda!
Diciamo che ci piace curare personalmente tutto ciò che è legato al lavoro. La scelta del progetto grafico è anch'essa il frutto di ciò che avevamo in mente. Avendo scelto Big brain washing come
titolo abbiamo deciso di ricreare visivamente quello che ci ispirava questo tema. Il risultato è stata una bozza dalle atmosfere Orwelliane.
Per realizzarla ci siamo poi affidati ad un'artista freelance di Cagliari, Francesco Liori, un vero professionista del settore che ha aggiunto il suo tocco ed il risultato è stato entusiasmante!
Ci piace molto la nostra copertina!
Personalmente sono curioso di sentirvi dal vivo, quali sono le vostre intenzioni future per promuovere i Zero.5A
In ordine cronologico c'è in cantiere un video clip di uno dei brani contenuti nell'EP. Anche qui ci metteremo un po' le nostre idee collaborando e facendoci consigliare da un gente in gamba,
tutto made in Sardinia!
Poi un mini-tour!
Vorremmo girare un po' e cercare di farci ascoltare il più possibile. La Sardegna l'abbiamo vista in lungo e in largo con circa 50 live tra festival e serate nei club ed ora vorremmo vedere che c'è oltre il
Tirreno. Stiamo già lavorando per cercare qualche data fuori dai confini regionali.
Mi collego alla domanda precedente…in Italia c’è un grosso problema che secondo me è veramente grave. Suonare nei locali o nelle manifestazioni è sempre più difficile sia per quanto riguarda gli ingaggi che per la troppa fiducia che i gruppi (a volte erroneamente) ripongono nelle agenzie di Booking. Come vedete la situazione partendo dalla vostra “collocazione” geografica?
Uscire dalla Sardegna è un casino, per questioni più che altro logistiche, ma speriamo di riuscirci presto.
Per quella che è la nostra esperienza possiamo dire però che nell'isola le possibilità di suonare dal vivo non mancano, ciò che manca a volte è la competenza da parte di alcuni gestori e spesso
anche un po' di entusiasmo. Più che altro cerchiamo di non arrenderci all'esistente organizzando in prima persona manifestazioni che coinvolgano anche generi diversi dal nostro. E' una questione
di sopravvivenza, se mancano i posti dove suonare ce li si inventa. O si fa così o si rimane ad ammuffire in sala insieme al proprio entusiasmo. La cosa confortante è che di gente che muove il
culo ce n'è parecchia.
Con le agenzie non abbiamo avuto a che fare fino ad ora, vedremo se in futuro qualcuno vorrà collaborare con noi, sperando che la fiducia, appunto,
non sia malriposta.
Parlando invece dei singoli, cosa fate nella vita oltre a suonare nei Zero.5A?
Matteo studia storia e Nicola ingegneria, Valentino lavora in proprio e Gabriele come ingegnere.
Idee per il futuro? Avete già in cantiere qualcosa?
Sì, parecchia roba. Oltre ai progetti già citati (video e tour) c'è l'album: il primo, interamente composto da inediti su cui abbiamo appena iniziato a lavorare. Con tutta probabilità sarà un
concept in cui proseguiremo l'evoluzione musicale ma su temi nuovi. Ci piace molto l'idea di un pacchetto in cui tutto sia collegato e funzionale al tema, con riferimenti da trovare ed esplorare.
Speriamo di riuscire a realizzarlo nel migliore dei modi.
Quali sono i concerti che vi hanno segnato e perchè?
Gabriele: Rage against the machine, Modena 2008. Potevo contare i capelli di Tom Morello da sotto il palco, e non ne ha!
Poi sicuramente vari concerti di Elio e le storie tese, immensi per esecuzione e contatto col pubblico. Geni!
Valentino: Sicuramente gli Elio e le storie tese, visti e rivisti parecchie volte ma ogni volta è sempre una grande emozione.
Matteo: Metallica e Down, Bolgona 2008. Phil Anselmo sul palco!
Nicola: Rage against the machine, Modena 2008. Vedere sul palco una band che ha segnato il mio percorso musicale, nel tour della reunion poi, è stato fantastico!
Sono curioso. Qual’è l’aspetto, lo strumento nell’ottima ripresa del demo che avete curato di più durante missaggio e mastering? In poche parole cosa volevate far uscire dal sound generale e perché?
Ciò che premeva era poter riuscire a riprodurre il nostro sound live su CD. La cosa difficile è stata riuscire a compensare l'assenza dell'impatto visivo, il movimento che accompagna il groove.
Il budget molto limitato e la poca esperienza ci ha costretti a lavorare di fretta, ma i consigli di Nicola Piredda prima e Maurizio Giannotti poi hanno colmato le nostre lacune in questo senso. Se il lavoro suona bene è anche merito loro.
Oltre agli idoli convenzionali quali gruppi alternative italiani diciamo meno conosciuti ai più seguite, e quanti di questi secondo voi sono in grado di poter fare il salto di qualità?
Ovviamente siamo molto a contatto con la scena indipendente sarda, molto attiva e varia. Sicuramente due delle band con cui abbiamo condiviso il palco che più ci hanno colpito e che abbiamo
seguito sono stati i Three pigs' Trip (stoner) e i To ed gein (HC), questi ultimi purtroppo scioltisi recentemente. Altra band sicuramente da seguire sono i Terrorway, davvero devastanti e con grandissime potenzialità. Stesso discorso per i Worstenemy, nostri vicini di sala tra l'altro. Poi The Erotik Monkey, Thank U for smoking, Arhythmia e tanti altri nomi molto promettenti.
Con l’ultima domanda ne approfitto per salutarvi e vi chiedo dove e quando potremo ascoltarvi live.
Questo mese abbiamo in programma due date in Sardegna. Speriamo presto di poter dare una forma concreta all'idea del tour. Vi terremo aggiornati dal nostro myspace: http://www.myspace.com/zero5a e dalla nostra pagina facebook.
Un saluto a tutti e grazie per questo spazio!
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