Intervista Flash: Fallout H.R.

Immagine di Fallout H.R. Fallout H.R. è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Ciao a tutti i lettori! Noi siamo i Fallout H.R. un gruppo nato a Chieti. Nei primi albori il gruppo era composto da 4 persone per poi decidere di rimanere in 3 ed essere un power trio! Il gruppo è stato fondato dal batterista Simone Splendore, chitarrista ritmico/solista e voce Raffaele Castellucci ed il bassista/voce Pierluigi Glieca. Abbiamo da subito scritto pezzi nostri anche se nei primi live la scaletta era contornata di inediti e cover, per poi registrare un EP, Human Crime, sotto l’etichetta Ucraina , la Dead Center Record. Successivamente per via di varie situazioni il gruppo si è trovato ad affrontare alti e bassi, cambi membri, il batterista Simone è stato sostituito da Antonio Appugliese ed il bassista Pierluigi da Christian Sacchetti. Ad oggi nel 2024 il gruppo si è finalmente ripreso con il ritorno in formazione del batterista Simone e con Raffaele sempre presente e Christian e siamo pronti a registrare il nostro CD in uscita nel 2025.

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Le nostre prime esperienze musicali sono state tutte in varie cover band. Gruppi come Iron Maiden, Judas Priest, Motorhead, Metallica, Megadeth, Slayer, Anthrax , sicuramente sono quelli che ci hanno influenzato di più. Come tantissimi altri gruppo del panorama Metal, andando poi nei vari sottogenere del Thrash, Epic, Power, Death, Black.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Il nostro ultimo lavoro risale a qualche anno fa e si chiama Human Crime. Un ep di 5 brani che affrontano temi e scenari post apocalittici in cui tutti sanno di chi è la colpa, ma nessuno vuole ammettere che è di tutti. È stato un album in cui ci siamo messi in gioco costantemente, abbiamo sperimentato molto per poter ricreare le atmosfere che volevamo. A livello di produzione è un buon prodotto, mentre a giudicare dalle recensioni il songwriting ha rispettato le aspettative di tutti più di quanto potessimo immaginare. Per il nuovo album vorremo cercare di raggiungere e speriamo di superare Human crime creando un concept album che meglio descriva sensazioni e situazioni in questo mondo distopico.

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Noi pensiamo che nell’underground italiano ci siano delle ottime band con canzoni di qualità veramente sublime. Noi non vogliamo superare o far vedere quanto siamo forti musicalmente. Vorremmo solo poter esprimere dei concetti e delle idee che riguardano tutti e siamo sicuri che siano questi concetti a guidarci nel marasma delle band fino ad arrivare a quella persona che ha voglia di sedersi e ascoltarsi un buon prodotto thrash.

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Come già detto conosciamo molte band che non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi. Purtroppo però in Italia siamo rimasti fermi sotto il punto di vista della distribuzione e dello sviluppo di un scenario compatto. Produttori, locali, etichette ormai non scommettono più sulla band piccola ma vogliono solo i numeri. Quanti follower, quanti album, quanti soldi fai. Inoltre anche l'ascoltatore medio ha smesso di andare ai concerti e ascoltare roba nuova. Vuole sentire solo roba che conosce già ed è per questo che l'underground si sta riempiendo di band che suonano come suonavano i metallica o gli iron maiden o gli skid row. Tuttavia però stiamo notando un piccolo fuocherello crescere nelle nuove generazioni, nei ragazzi dai 13 ai 18 anni. Figli di quelli che un tempo erano musicisti e che stanno portando una ventata di freschezza e di pogo come non se ne vedeva da un po'.

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Come abbiamo detto in precedenza purtroppo abbiamo avuto alti e bassi momenti. Siamo stati fermi parecchi tempo per cambi di formazione, situazioni lavorative e tutto ciò che ne deriva. Da cancellare sicuramente tutti i tempi morti in modo che ci saremmo riusciti a riorganizzare e mettere nuove idee subito sul campo. Quello da ricordare per sempre? Tutte le situazioni più bizzarre che siano potute succedere! Si sa, quando si suona o si va in giro a suonare succede sempre qualcosa di bello. Ogni serata è stata bellissima, importante, piena di risate e di soddisfazioni. Le nostre date in giro per l’Italia, il nostro tour in Svizzera... e... peccato il covid! Altrimenti avremmo avuto un tour europeo da fare…ma ci rifaremo!

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

Ora sicuramente internet è un ottimo veicolo per la pubblicità della band. Con i vari social, le varie piattaforme musicali è sicuramente più facile arrivare all’orecchio di altre persone e farsi conoscere. Sicuramente è da sfruttare bene con tutte le potenzialità che ne porta… ecco senza essere troppo invadenti.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Siamo in generale tutti e tra grandi supporter di band, Raph colleziona vinili, Simo segue i gruppi punk, Cris le robe particolari. Ma in generale non acquistiamo online cerchiamo di acquistare durante i concerti. Inoltre abbiamo creato una playlist spotify in cui ogni volta inseriamo band underground italiane. Cercate "underground italian rage"

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Vorremmo poter suonare di più e farlo bene. Cerchiamo di alzare sempre un po' di più l'asticella con la speranza di riuscire a rendere tutto ciò una solida realtà.

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

A chiunque ci stia leggendo speriamo voglia seguirci in questo viaggio, ma in generale speriamo che abbia la voglia di uscire e andare ai concerti, di comprare dischi o anche solo una toppa. Non sapete quando un commento sotto un post o un messaggio da un fan possa rendere super positiva e produttiva una band. Abbiate voglia di entrare in contatto e dire la vostra al vostro artista preferito. Forse non vi risponderà o forse sarete quel pensiero che gli farà capire che il suo lavoro è valso ogni sforzo. Per il resto birra e buona musica saranno i vostri migliori compagni di vita.

Intervista di Jerico Articolo letto 215 volte.

 


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