Intervista: Helalyn Flowers

Nessuna Descrizione Grazie ad un sound moderno e personale, frutto di un'azzeccata miscela fra stili musicali molto eterogenei fra loro (tra cui industrial, elettronica e rock), gli Helalyn Flowers si stanno guadagnando le attenzioni di critica e pubblico non soltanto in Italia, ma specialmente anche all'estero. Per sapere qualche dritta in più sul duetto proveniente da Roma, Metal Wave ha incontrato per voi Noemi e Max, menti alla base di questo progetto. Buona lettura!

 

Ciao ragazzi e benvenuti su Metal Wave! Vorrei cominciare questa chiacchierata con voi partendo non dalla solita domanda di presentazione, ma piuttosto da un percorso a ritroso nel tempo. Un anno fa gli Helalyn Flowers mettevano le basi per il loro progetto. Oggi state cominciando a raccogliere i frutti delle vostre fatiche. Fin’adesso com’è stato accolto “Disconnection” dalla gente e dagli addetti ai lavori?

Noemi :: “Disconnection” è senza dubbio la prova che tutte le nostre rinunce e notti insonni sono state fondamentali per la riuscita di un ottimo debut Ep. Abbiamo lavorato duramente per la realizzazione di un prodotto finemente curato sia per l'aspetto musicale che estetico (artwork, photosession, sito internet). Ora stiamo promovendo autonomamente questo lavoro ovunque e con tutti i mezzi a nostra disposizione (webzine, magazine, radio...) e i risultati sono notevoli! Dopo appena due mesi dall'uscita di “Disconnection” e dalla nostra comparsa in rete, stiamo ottenendo tanto di quel supporto che non avrei mai immaginato in così poco tempo! Oltre alle varie interviste e recensioni apprezzabilissime, anche da parte dei fans il risultato è grandioso! In Germania hanno formato una fan-page totalmente dedicata alla nostra band, con tanto di forum e guestbook, riceviamo centinaia di e-mail al giorno da ogni parte del mondo, richieste di autografi e di matrimonio O_o', come una band già avviata da tempo! Meglio di così...

Max :: Beh, la risonanza di pubblico è stata mostruosa, i nostri fans si dimostrano molto legati a noi e certamente noi non manchiamo di stimolarli il più possibile! Abbiamo lanciato un contest mettendo in palio 10 copie del nostro Ep e siamo stati letteralmente sommersi di messaggi che pensavo fossero indirizzati ai Motley Crue per quanto erano calorosi e coinvolti! La critica ha accolto benissimo “Disconnection” con recensioni direi molto differenti tra loro, ma che hanno colto tutte allo stesso modo il potenziale degli Helalyn Flowers!

Credete che sia più importante promuovere un disco (in questo caso il vostro) puntando più verso un circuito nazionale o verso un mercato estero?

Noemi :: Soprattutto verso un mercato estero, nonostante il supporto nazionale sia fondamentale. Ma purtroppo l'Italia non è il posto migliore per gli artisti, e l'apertura mentale nel campo musicale è estremamente rara. Gli Helalyn Flowers sono una band da un sound ed immagine facilmente attribuibili ad un gruppo nordeuropeo o americano, quindi saranno questi i nostri principali destinatari. Oltretutto U.S.A., Gran Bretagna e Germania sono anche i luoghi in cui abbiamo riscontrato maggiore successo fin'ora, con un pubblico impazzito e calorosissimo, in attesa di un nostro tour e pronto a divorare anche la nostra prossima release!

Max :: Certamente il supporto di un pubblico locale è importante, ma difficilmente riuscirei ad immaginare gli Helalyn Flowers circoscritti esclusivamente in un circuito nazionale! Il nostro è un sound che fa molto riferimento a modelli esteri, quindi mi viene da pensare che sia più commerciabile in paesi come Inghilterra, Germania, USA e Scandinavia, ovvero i principali punti di riferimento per questo tipo di musica. Lì è un business, si fa sul serio e puoi stare sicuro che puoi usufruire di un certo budget. In Italia è facile incappare in discografici improvvisati che ti chiedono di autofinanziarti le registrazioni e che si tengono i tuoi cd a casa come arredamento piuttosto di spedirli in giro!

Nel mondo del music-business si sente tante volte parlare di “innovazione” ed “originalità”. E molto spesso succede che il mercato venga intasato di prodotti fotocopia l’uno dell’altro. Oltre a chiedervi che ruolo pensate di interpretare nella scena musicale non solo italiana, ma anche internazionale, credete di poter offrire qualcosa di “diverso” da quel che si sente abitualmente oggi?

Noemi :: Gli Helalyn Flowers sono sicuramente diversi dalle bands abituali, basti pensare al nostro attuale pubblico che varia da amanti del gothic, Nu-wave, metal, industrial, glam, hard rock, trip hop, fino ad arrivare addirittura ai fans di Britney Spears e Gwen Stefani! Certamente il nostro sound multisfaccettato prende forma anche grazie alla vastissima varietà di musica che ascoltiamo (se guardassi la nostra collezione discografica crederesti appartenga ad un pazzo!) Il discorso fotocopia, secondo me, nasce dal fatto che alcune band si formano non per la necessità di creare bella musica, ma per la voglia di mettere su un gruppo “tipo i...” Ed un altro caso, è la paura di rischiare di essere diversi, perché spesso capita di essere giudicati come troppo poco diretti, o troppo “strani”, comunque scomodi per una destinazione commerciale. Io so che il nostro discorso si distacca dal comune, proprio perché nato dalla voglia di creare qualcosa di originale. Ed abbiamo la conferma di esserci riusciti, dal momento in cui siamo stati definiti in moltissimi modi differenti l'uno dall'altro, ma sempre ben apprezzati!

Max :: Sinceramente sono discorsi che ormai mi annoiano. Secondo me la gente dovrebbe pensare ad apprezzare ciò che si sente di apprezzare, e basta. Comunque capisco ed approvo il tuo discorso, il più delle volte sono strategie di mercato e nulla più. Noi proponiamo non qualcosa di diverso, ma di unico, per il semplice fatto che viene direttamente da noi stessi senza contemplare un discorso freddamente “razionale” che purtroppo oggi infetta i circuiti musicali. Gli Helalyn Flowers non si sono formati tanto per riproporre qualcosa di trito e ritrito, ma perché abbiamo veramente qualcosa da dire, da sfogare e da urlare. Penso questo si rifletta ad esempio nell' ecletticità del nostro sound. Basti dare un'occhiata alle recensioni; ognuno ha percepito “Disconnection” in un modo diverso dall'altro!

Torniamo a parlare delle vostre origini. So che entrambi precedentemente facevate parte di un'altra band della zona, i The Claw se non erro. Cos’è che maggiormente vi ha dato l’impulso ad unirvi nel progetto Helalyn Flowers?

Noemi :: Il passaggio dai The Claw agli Helalyn Flowers è stata una trasformazione molto rapida. La necessità di ricominciare da zero è nata dall'esigenza di creare qualcosa di veramente innovativo e più elettronico. I The Claw non rispecchiavano le nostre esigenze, pur essendo una buona band, ma non era “La Band”, cosa che siamo riusciti ad ottenere con gli Helalyn Flowers.

Max :: Sicuramente la volontà di lasciarci alle spalle qualcosa che forse era stato già detto da altri prima di noi. The Claw era una buona band, Helalyn Flowers è semplicemente la nostra band preferita! The Claw è stato un mezzo necessario ad arrivare al punto in cui ci siamo accorti che stavamo dando forma ad un qualcosa che è unico prima di tutto per noi!

“Disconnection”: vogliamo sapere tutto, vita, morte e miracoli! Ce lo potete descrivere nel dettaglio?

Noemi :: La composizione di “Disconnection” fa riferimento ad un periodo abbastanza breve. L'estate 2004 è stata decisamente produttiva per noi ed abbiamo deciso di entrare in studio per poter dare un primo assaggio alla scena musicale attuale, come dire, tirare una bomba ed aspettarne le conseguenze incuriositi. In realtà, siamo entrati in studio con 8 tracce destinate al nostro Ep, ma abbiamo deciso di estrapolare 5 songs che racchiudono tutti i punti fondamentali degli HF, per poterci cosi dedicare in maniera molto accurata ad ogni singola traccia. Non appena terminate le registrazioni presso i Temple of Noise Studios di Christian Ice, mi sono occupata della realizzazione dell'artwork e del sito internet, curando in ogni minimo particolare i dettagli anche più nascosti di tutto il lavoro, affiancata da Max che è stato presente giorno e notte durante anche tutta la parte grafica. Abbiamo impiegato molto tempo nella cura della photosession, della raccolta dei contatti, preparazione del sito...E posso confermare che ci ha aiutato molto l'autoproduzione/promozione e l'indipendenza per quanto riguarda l'art-direction. Fin'ora stiamo raccogliendo ottimi frutti del nostro lavoro,nonostante sarà seguito da nuove releases ancor più curate e sperimentali!

Il vostro sound accomuna elementi di generi musicali molto diversi fra loro, tra cui una fortissima componente elettronica. C’è una fonte d’ispirazione dietro a tutto questo?

Noemi :: Gli Helalyn Flowers sono una band che prende ispirazione in maniera del tutto spontanea. Siamo sicuramente influenzati da altri grandi gruppi quali Depeche Mode, Prodigy, Skinny Puppy, Bjork ecc., ma non ispirati da essi. La nostra componente elettronica è puro frutto di stati di alienazione vera e propria, è la proiezione dei suoni che percepisce la nostra mente in fase creativa.

Max :: Il nostro sound è il filtro di tutto il nostro background musicale, che abbraccia un'imbarazzante vastità di riferimenti stilistici, dall'industrial al pop, dall' hard rock al gothic metal, dalla psichedelia al dark ecc. L'elettronica è solo un altro mezzo di cui ci serviamo per una resa perfetta di quello che vogliamo proporre. Abbiamo anche pezzi che prevedono un uso minore di elettronica e questo dipende dall'atmosfera che vogliamo ricreare. Ed è questa penso l'ispirazione maggiore, certamente non siamo qui per tributare altre bands, ed anche se puoi sentire riferimenti netti nel nostro sound ripeto che è puro frutto delle influenze

Una cosa che mi è balzata subito all’occhio di voi è stata l’accuratezza che avete dedicato sia al booklet, che al vostro sito. Quant’è importante per voi il lato “estetico” e “scenografico” nella musica?

Noemi :: Per far si che una band riesca ad emergere, non è importante soltanto il talento musicale, ma è fondamentale la professionalità con la quale ci si pone anche in maniera estetica. Una band è comunicazione e per raggiungere un determinato obiettivo non sono trascurabili La creazione di un logo, la scelta di colori predominanti che rappresentino la band, una buona session fotografica, un sito in linea con l'artwork per far si che una band riesca a venire in luce dall'underground. Dopotutto la prima cosa che ci colpisce quando prendiamo in mano un cd è l'artwork o quante volte ci è capitato di interessarci ad un gruppo perché la foto, o il flyer ci inspiravano un bel sound? Dare un'ottima impressione già a livello estetico sono tutti punti a favore della band. Noi siamo fortunati perché curare ogni parte estetica degli HF non è per puro scopo commerciale, ma data da vero e proprio narcisismo ed esaltazione!

Max :: E' una componente essenziale del nostro prodotto. Al di là dell'eventuale risvolto commerciale, penso che un'adeguata componente visuale ed estetica sia in grado di accentuare i contorni e le sfumature del sound proposto. Non credo che bands come Marylin Manson, Motley Crue o Cradle of Filth avrebbero avuto lo stesso successo proponendosi con foto “modeste” o “normali”! Ed è giusto così! Non mi calerei nelle atmosfere di un disco come “Mechanical Animals” se questo non fosse supportato da quel determinato tipo di immagine. Ciò me lo fa apprezzare ancora di più. Lo stesso discorso è trasferibile agli Helalyn Flowers.

Il tema del distacco dal mondo reale: credo che l’argomento, oltre che riguardarvi molto da vicino, emerga fortemente anche dalle parole di “Disconnection”. Come vi ponete nei confronti della vita di tutti i giorni?

Noemi :: Più che la voglia di distaccarci dal mondo reale, “Disconnection” descrive spesso degli stati psichici alterati. Questo è un concept che ritroverai sempre presente negli HF. La mente umana è un congegno cosi affascinante e misterioso, dalla quale prendo sempre spunto per i testi. Ciò che te intendi “distacco dal mondo reale”, io lo definirei più come un “concentrarsi sulla propria realtà”, non quella che ti viene attribuita dai fattori esterni e che serve agli altri per conoscere la tua persona, ma ciò che ognuno di noi vive all'interno della propria mente, proiettata in un contesto futuristico e “malato”. Come mi rapporto nella vita di tutti i giorni? Io vivo principalmente di computer, dalla realizzazione dei brani a quella dei miei lavori di digital imaging. Mi alimento delle mie passioni, completamente persa in quello che creo. Posso passare giornate intere in completo silenzio davanti a un monitor, come posso cantare per ore ed ore senza tregua. Ma seguo sempre il mio scopo, vivere di musica, grazie agli Helalyn Flowers!

Max :: Più che distacco si tratta della consapevolezza della realtà scontata, accettata e schematica che ostacola l'affermazione dell'individualità. L'esaltazione del mondo soggettivo è la volontà conscia di vivere direttamente la vera essenza di ognuno di noi. Cosa direi estremamente difficile per l'uomo medio di oggi che vive basilarmente di ciò che gli viene proposto da modelli esterni che lo spingono ad attenersi e non a comunicare creativamente. L'alienazione, la dissociazione e il disturbo a cui facciamo riferimento indicano certamente una ribellione allo stato ovvio delle cose, gli stati psichici alterati sono il simbolo del voler staccare concetti e cose dalla loro cristallizzazione per renderli finalmente liberi e camaleontici. Nella società moderna tutto è noiosamente “fissato” e l'immaginazione creativa è accantonata e considerata una fase fanciullesca che devia le cosiddette “crescita” e “maturazione” dell'individuo. Io preferisco rimanere bambino per sempre prendendomi gioco di questi “valori”. Sono io la fonte dei miei valori. Il giorno vado a lavorare con la consapevolezza che in realtà sto buttando del tempo preziosissimo, ma al tempo stesso so che senza soldi non potrei portare avanti la band e i miei vizi. Io ho scelto di essere così, di rinchiudermi nella mia musica, nei miei film, nelle mie letture e ho 5 o 6 persone su cui posso contare e a cui darei la mia vita. Con il resto mi piace giocarci.

Invece per quel che riguarda l’attività live, avete già pianificato dei concerti per promuovere “Disconnection”?

Helalyn Flowers :: Per il momento preferiamo terminare delle nuove tracce prima di esibirci live, anche se abbiamo ottenuto già molte proposte. Siamo in completa fase creativa per la nostra seconda release. Non appena pronte altre songs, inizieremo il discorso concerti. Per il momento siamo concentrati sulla promozione e sulla creazione.

Che opinione avete del nostro circuito underground ed in particolare come giudicate quello della Capitale?

Noemi :: Sembra che l'Italia stia diventando risorsa di ottime bands, anche se purtroppo è un paese dal quale è difficilissimo emergere. Ci sono molti gruppi rispettabili nella capitale quali Dope Stars Inc, My Sixth Shadow, Deflore, Aquefrigide e molti altri ancora, alcuni dei quali hanno già un bel nome, altri che stanno sulla buona strada. Sono certa che se anziché made in Italy fossero made in Usa avrebbero già un video su MTV. E' per questo che alla fine scegliamo sempre la strada dell'espatrio!

Max :: Ho smesso di interessarmene quando ho iniziato a notare la piattezza e l'impersonalità di molte bands. Ora tramite gli Helalyn Flowers ho avuto modo di conoscere dei buoni acts e sicuramente mi sento di dire che lo stato di salute generale del circuito musicale nazionale è ottimo. Non a caso molte etichette straniere hanno fatto firmare bands nostrane, e comunque si tratta di contratti più che fruttuosi. Ad ogni modo non mi sento di parlare di scena semplicemente perché non esiste. Vedo pochissimi gruppi che danno pieno supporto ad altri ma finché ci saranno delle patetiche e puerili pseudo-rock stars che se la tirano come neanche David Lee Roth farebbe, vedo difficile il concepimento di un network produttivo di bands, mags, radio e labels che interagiscono a dovere. Una tra le tante cose che rovina i gruppi italiani è il divismo. E Roma di certo non fa eccezione!

Il 2006 sarà anche l’anno del successore di “Disconnection” oppure ci vorrà più tempo per la vostra seconda fatica in studio?

Noemi :: Spero con tutto il cuore di dar vita al successore di “Disconnection” nel prossimo 2006! Come già accennato prima, stiamo già lavorando su nuove tracce, ancor più energetiche ed elettroniche. Dipenderà tutto da un ipotetico contratto. Sicuramente se firmeremo per un'etichetta con le nostre aspettative, registreremo nuovamente i brani di “Disconnection” con l'aggiunta di nuove tracce. Altrimenti continueremo ad andare avanti con le nostre mani come fatto fin'ora. Sicuramente meglio che essere supportati da un'etichetta dal budget limitato. La nostra è una situazione un po’ particolare, in cui le etichette più piccole si sono autodichiarate non all'altezza per supportare una band come la nostra, perché richiederebbe mezzi da loro non a disposizione. Stiamo quindi in attesa di un responso da parte di qualcuna più grande, ma non accenno nulla per ora...

Max :: Aspettare più di un anno per il full-lenght sarebbe un serio attentato alle attività caotiche della mia mente! Il 2006 sarà l'anno del Nu-Electro Rock!!!

Ok ragazzi, siamo arrivati alla fine: avete l’ultima domanda a disposizione per la gloria, come diciamo nel nostro programma radiofonico “Metal Wave On Air”! Lasciateci un messaggio o segnalateci tutto quello che c’è da segnalare sugli Helalyn Flowers! Grazie ancora ragazzi! A presto!

Helalyn Flowers :: Prima di tutto grazie a te per questa bellissima conversazione e per il supporto che ci stai dando. L'apprezziamo sinceramente! Rompete con il vecchio, lo stantio e l'obsoleto e fate di noi i vostri provocatori più sottili!!!! GET READY TO BEAT OUT!!!

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Intervista di Cynicalsphere Articolo letto 1545 volte.

 


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