Intervista: Obscura Qalma

Obscura Qalma - Line-up 2025 Dopo esser rimasto sorpreso dal loro nuovo mini, "Veils Of Transcendence ", mi son lanciato con questa intervista, sperando vi incuriosisca.

 

Per iniziare mi sembra doveroso una storia della band, visto che chi vi intervista non vi conosce.

Per prima cosa grazie per lo spazio che ci state dedicando.
Gli Obscura Qalma nascono a Venezia nel 2018. La line up si è assestata nel 2019, anno in cui abbiamo pubblicato il nostro primo EP 'From The Sheol To The Apeiron' ed abbiamo iniziato a girare un po' l'Europa.
Il nostro primo album 'Apotheosis' è invece del 2021. Dopo l'uscita di un paio di EP orchestrali, il nostro ultimo lavoro è "Veils Of Transcendence" del 2024, uscito per Dusktone lo scorso febbraio.

Come viene gestito tutto il processo creativo all’interno della band?

Ci confrontiamo tutti su ogni ambito di lavoro della band, e al contempo ciascuno di noi porta avanti alcuni aspetti in modo preponderante.
Per quanto riguarda il songwriting, la cosa funziona allo stesso modo.
Partecipiamo tutti al processo, ma Sirius (voce e chitarra) è quello che si dedica principalmente alle musiche, mentre io (Theo, basso e voce) ai testi.
Lavoriamo separatamente fin quanto è possibile, e poi ci confrontiamo per finalizzare.
Durante il Covid siamo riusciti a scrivere, registrare e mixare 'Apotheosis' da remoto da peasi diversi, ed ora cerchiamo di sfruttare i tool a nostra disposizione anche in funzione del tempo che abbiamo a disposizione.

Domanda che mi piace sempre porre: con chi vi piacerebbe collaborare e con chi vorreste fare un tour?

A livello di collaborazione ci sono alcuni artisti con cui non solo ci piacerebbe, ma che pensiamo di contattare per un feat sul prossimo album, quindi al momento, per effetto sorpresa e per scaramanzia non faccio nomi. A livello di tour, avendoli conosciuti anche come persone, ti direi gli Aborted.

La scena musicale in cui vi inserite è già affollata. Qual è la vostra visione di come volete essere percepiti nel panorama musicale, e cosa pensate possa differenziarvi dalle altre band che fanno musica simile alla vostra?

Quando è nata la band, abbiamo dato quelle che secondo noi erano le coordinate all'interno delle quali inziavamo a muoverci. Per dirne una, abbiamo citato i Septic Flesh come influenza.
Quello che abbiamo notato è che, per quanto con i lavori successivi le influenze siano cambiate, i Septic Flesh restino un parallelismo che emerge dalle recensioni.
Uno degli obiettivi è di essere percepiti come gli Obscura Qalma, riuscendo a creare dei tratti distintivi che rendano la proposta riconoscibile.
Non è facile, ma ci stiamo lavorando.
Una delle cose alle quali prestiamo molta attenzione, ad esempio, sono orchestre e testi. Le orchestre le pensiamo come composizioni vere e proprie, che possano avere vita e dignità anche separatamente. Per quanto riguarda i testi, anche qui vogliamo dargli una dignità propria, affinchè anche estrapolati dalla musica e dal contesto possano essere ancora fruibili. Per rispondere alla tua domanda quindi, direi che la cosa che potrebbe fare la differenza è l'insieme di quanto sopracitato mixato alla musica.
Complicato ed in progress, ma non per questo infattibile.

Vista la mia età (53) e viste le mie difficoltà con la tecnologia, come vi rapportate con la cultura dello streaming e dei social media? Credete possa influenzare la vostra musica e la vostra visione artistica?

Sicuramente impatta il modo in cui funziona il mercato, la fruizione e i format che le band propongono.
Per dirne alcune, il formato fisico funziona ancora, ma con numeri diversi, mentre album completo ed EP non sono più gli unici formati di release possibili.
Aggiungici il fatto che ad esempio i reel sono una delle opzioni principali di engagement perchè lo span di attenzione è più breve.
Cerchiamo di tenere monitorati i trend di fruizione e diffusione della musica, in quanto vogliamo evitare di investire nel prodotto per poi non renderlo fruibile come potrebbe.

Come descrivereste il vostro sound a qualcuno che non ha mai sentito parlare di voi? Ad esempio uno come me prima di sentire e recensire il vostro ultimo lavoro.

Symphonic Blackened Death Metal credo renda l'idea.
Ci aggiungerei contaminato da altri generi che ci piacciono, come Industrial, Deathcore, ecc e con particolare attenzione alle composizioni orchestrali.

Come vedete l’equilibrio tra rimanere fedeli a un’identità artistica e sperimentare nuovi suoni o concetti?

E' una linea abbastanza sottile. Provare cose nuove, dal mio punto di vista, aiuta a mantenere il suonare qualcosa di divertente. Sicuramente è più facile quando hai una fanbase esigua, mentre quando sei un grande nome posso immaginare che ci sia in gioco molto di più. Personalmente, apprezzo gli artisti che riescono a cambiare radicalmente la loro proposta e mantenere una coerenza di fondo che te li fa apprezzare lo stesso. Mentre lo scrivo però mi rendo conto che possa essere una cosa molto soggettiva.

Come siete messi ad attività live? Concerti riuscite a farli?

Gestiamo tutto internamente alla band, occupandoci in prima persona dei concerti. Negli ultimi due anni abbiamo suonato in Italia, Austria, Bulgaria, Germania, Francia, Spagna, Slovenia, Slovacchia, Romania ecc. Nel 2025 ci sposteremo ancora più a nord suonando per la prima volta in Danimarca e Belgio, alle quali si aggiunge una data a gennaio qui in zona di supporto ai Necrodeath per una delle date del loro tour di addio.
Curiamo lo spettacolo il più possibile, in modo da portare sul palco sempre qualcosa di nuovo.

Domanda che si collega a quella precedente: Qual è la cosa più strana che vi sia successa in tour?

Un argomento sicuramente interessante sono i posti dove ci ritroviamo a dormire.
Nella top 10 quindi direi aver suonato e dormito in un mulino in Slovenia.
Backline da Stadio di Wembley e notte passata tra cani, gatti e galline.

Venezia, la vostra città; io ogni volta che vengo li respiro aria di esoterismo, occultismo; è una sensazione solo mia o influenza anche la vostra vita e quella della band?

Negli ultimi anni quello che sta succedendo col fenomeno del turismo credo abbia tolto un po' di fascino alla città, nel senso che prima era possibile trovare angoli meno 'battuti'
dove potevi trovare negozietti e attività di nicchia che andavano proprio in quella direzione, ora molto meno.
Resta però il fatto che la città, per sua stessa conformazione, si presti molto ad evocare temi del genere. Quando cammini per le calli a novembre, con la nebbia, e ti avvicini poi
alla riva, dalla quale non vedi la fine della laguna, l'ispirazione è tanta.

Saluti finali?

Grazie mille per lo spazio e il tempo che ci avete dedicato. Ci vediamo presto in giro!

Intervista di Bata Articolo letto 71 volte.

 


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