Blind Guardian + Steelwing

Data dell'Evento:
13.10.2010

 

Band:
Blind Guardian
Steelwing

 

Luogo dell'Evento:
Alcatraz

 

Città:
Milano (MI)

 

Autore:
Aislinn»

 

Visualizzazioni:
1544

 

Live Report

Il 13 ottobre l'Alcatraz di Milano registra un "tutto esaurito" dove ancora una volta i fan dei Blind Guardian si sono dimostrati particolarmente devoti, per partecipazione, coinvolgimento e fedeltà. Dopo un'attesa più lunga del previsto per l'apertura dei cancelli, la gente può affollare il locale e attendere l'arrivo dei Bardi ascoltando gli svedesi Steelwing, autori di un concerto pieno di vigore. Il pubblico risponde bene e sembra apprezzare la proposta, tra atmosfere molto classiche e acuti del vocalist, per una mezzoretta che funge da unico antipasto: avrebbero dovuto essere due, infatti, i gruppi di supporto, ma gli Enforcer mancano all'appello.
Non credo, però, che siano stati troppo rimpianti: tutti sono lì per i Blind Guardian. L'avvio è da brividi: non la consueta intro War of wrath, ma subito la lunga Sacred worlds, con un utilizzo delle luci spettacolare ad accompagnare l'inizio strumentale e l'arrivo trionfale dei musicisti. Basta poco per capire che l'ugola di Hansi, in passato a volte punto interrogativo delle performance della band, è in forma: non una sbavatura in tutta la serata. Le canzoni si susseguono spaziando tra quasi tutti gli album della band, per due ore di magia pura. In ordine sparso, Born in a mourning hall , Lost in the twilight hall , Majesty , Nightfall , Welcome to dying , l'acustica medievaleggiante A past and future secret , Fly , Tanelorn (into the void ), per la prima volta in Italia Another holy war , Time stands still (at the Iron Hill) , Imaginations from the other side... una gemma dopo l'altra, intervallate da Hansi che parla al pubblico: passeggia per il palco e non deve far altro che avvicinarsi e allargare le braccia per far impazzire i fan. Tra un brano e l'altro scherza con la consueta ironia (sull'età del gruppo, presentando A past and future secret : "io dovrei fare la parte di Merlino, o almeno mi sento altrettanto vecchio"; quando il pubblico invoca in particolare il suo nome, "questo non è giusto, ma mi piace"; quando tutti invocano Bard's song (in the forest), annuncia invece Harvest of sorrow , e ride con Marcus, con cui scherza spesso per tutta la sera). Dopo un breve intervallo, la band torna sul palco per un bis da brivido: Wheel of time (perfetta, maestosa), l'immancabile Bard's song (in the forest), Valhalla, Lord of the Rings e la chiusura classica con Mirror mirror.
Due ore di show e la voglia di molto di più, perché ancora parecchi sarebbero i classici tra cui scegliere.
Non sarà mai troppo presto, la "prossima volta".

 

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