Rock of Ages

Data dell'Evento:
13.09.2008

 

Band:
Rock of Ages

 

Luogo dell'Evento:
Palasharp

 

Città:
Milano (MI)

 

Promoter:
Live [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Live

 

Autore:
Barbaro»

 

Visualizzazioni:
1830

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Una pioggia incessante e molto pericolosa per la viabilità ha accompagnato l'arrivo alla spicciolata dei fanatici del glam.
La location è il Palasharp di Milano, sede, in questa occasione, anche della Festa Democratica, già Festa de L'Unità, che ha reso l'evento una bella via di mezzo tra un festival estivo e una kermesse invernale in luogo chiuso.
Per quelli che avevano poco interesse per i gruppi di supporto ai Twisted Sister, vi era la possibilità di mangiare o bere qualcosa di diverso dalla solita salsiccia e birra vi erano infatti ristoranti di vario genere e tendalini di specialità locali che hanno fatto la gioia delle casse della festa ma anche di molti degustatori di prelibatezze, soprattutto provenienti dalla Sardegna, beato mirto...
Come si sapeva ormai da tempo i Gotthard hanno regalato l'ennesima ingiustificata assenza agli italiani cosa che, a sentire in giro, comincia a infastidire non poco, e pensare che un comunicato stampa più esaustivo avrebbe sicuramente accontentato di più.
Molti si chiedevano se magari ci fosse stato un gruppo a sorpresa, ma l'organizzazione ha invece optato per un inizio dei concerti posticipato e un timetable più spalmato nella serata.
Una nota di merito va alla sicurezza, sempre più professionale, va detto, che ha abbandonato l'idea di recludere per tutta la serata chi entra per la prima volta risolvendo il problema con un semplicissimo timbro come si faceva in discoteca, Ciò ha permesso di prendere aria tra un concerto e l'altro, chi è stato almeno una volta al Palasharp sa di cosa parlo, e anche di fare rifornimento di cibi e bevande all'attigua festa di partito.
Gli spettacoli quindi sono iniziati con un po' di ritardo e il via è stato dato dal nostrano e sempre più irriverente Pino Scotto. Uno show che, se non altro, ha permesso di scaldare i primi arrivati, anche se, al dire il vero, molti hanno preferito rimanere fuori dal palazzetto per approfittare del momento di tregua dato dalla pioggia.
E' quindi il momento dei Quireboys che, come sempre propongono uno show impeccabile e degno di farli stare quanto meno a ridosso degli Extreme, perché se è vero che i Duff McKagan's Loaded avevano un pezzetto di Guns n' Roses dentro di loro, è anche vero che se non fosse stato per quel pezzetto sarebbero rimasti abbastanza anonimi.
I clima si scalda a livelli mai raggiunti con l'arrivo degli Extreme che, dopo la reunion, sono al loro unico show non solo in Italia, ma in tutta Europa. La risposta di pubblico è una simbiosi con la band gli uni caricano gli altri e la band non manca di proporre i suoi cavalli di battaglia che per troppo tempo sono mancati dall'Italia.
Ma l'apoteosi si raggiunge con i Twisted Sister.
E' stupefacente come, un gruppo che l'Italia l'ha vista solo tre o quattro volte in tutta una trentennale carriera abbia un seguito di fan così numeroso e clamoroso.
Se infatti, fino agli Extreme l'arena era piena per tre quarti, all'ora dei Twisted Sister il palazzetto era pieno murato, fino a gran parte delle gradinate.
L'intro è stato uno splendido omaggio agli ACDC “It's a Long Way to the Top if You Want Rock'n'Roll”, ed è qui che la sorella perversa si fa avanti...
All'improvviso appare un Dee Snider in grandissima forma come sempre, seguito da tutti i componenti originali della band. Impressionante Mendoza, l'Animale che, nessuno me lo toglie dalla testa, rappresenta il prototipo del poliziotto americano, nerboruto e con i rayban sempre calzati, lui il basso non lo suona, lo violenta e ogni colpo asseconda la ritmica di A.J. Pero. Grande performance anche per Eddie Ojeda e Jay Jay French, mai tanto loquace e partecipe.
Quello che dicevo prima a proposito dell'assenza della band sui palchi italiani lo percepisce anche lo stesso Snider che apprezza caldamente il fatto che, nonostante ciò, il livello di fedeltà degli italiani sia così alto con una risposta di pubblico impressionante.
Poco dopo l'inizio del concerto Dee già propone il suo cavallo di battaglia We're not gonna take it e alla fine lancia il suo monito: “molti ci chiedono perché facciamo subito questo pezzo invece di tenerlo per la fine, perché chi è qui solo per questo ora può pure andare fuori dalle palle...”
Da qui un tripudio di applausi e grida di approvazione ed è il vero inizio dello show. Classica la scaletta che ovviamente pesca dalla breve ma ricca discografia del passato: You Can't Stop R'N'R,
The Kids are Back, Stay Hungry, Captain Howdy e la già citata We're not Gonna Take It.
A metà concerto, Snider, non ancora pago del calore della serata fa un altro grande annuncio. Con molta sicurezza ha infatti annunciato che il Gods of Metal 2009 avrà loro come headliner, ovvio il tripudio e la speranza di molti che non sia un altro falso allarme come fu quello del 2004 quando il gruppo annunciò la stessa cosa senza poi mantenere le promesse, con la delusione di molti.
La scaletta continua alla grande con The Fire Still Burns, I am (I'm Me), I Believe In Rock'n'Roll, Under the Blade, The Price, Ride to Live, Live to Ride durante le quali Snider trova anche il modo di festeggiare il compleanno della sua donna. Si chiude con un il trittico Burn in Hell, I Wanna Rock e la sfascia ossa SMF.
La conclusione è amara, nostalgica, come se quegli splendidi momenti trascorsi non tornassero più, quando mai sarà possibile vedere di nuovo una kermesse del genere in Italia??? Speriamo presto, ma si sa le cose belle durano sempre troppo poco...

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Barbaro Articolo letto 1830 volte.

 

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