Glenn Hughes

Data dell'Evento:
20.03.2005

Band:
Glenn Hughes

Luogo dell'Evento:
Alpheus

Città:
Roma (RM)

Promoter:
Kick Agency

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Get Smart Agency

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Dead Bang Records

Autore:
Jo3p3rry»

Live Report

Verrebbe da muovere un'infinità di critiche quando scopri che gli spettatori venuti a vedere Glenn Hughes sono 200 scarsi - andandoci proprio larghi - in una città come Roma. Poi ci si lamenta che gli artisti non vengono mai. Passi avanti ne sono stati fatti perchè in alcune città del nord - Milano e il conseguente spostamento del No Mercy a Roma - la situazione è anche peggiore. Di certo il sud ultimamente ha dato risposte molto più concrete, ma quando Glenn Hughes avrà visto quel numero di gente così esiguo in una città come Roma che di certo come città non è seconda a nessuna qualche domanda gli sarà sicuramente nata spontanea. E' comunque inspiegabile la scelta di non aver suonato nei bis finali la Burn che sicuramente tutti quelli del pubblico aspettavano - e nella scaletta c'era - cosa neanche giustificabile dal fatto che il concerto era iniziato con un ritardo, per giunta neanche tanto eccezionale rispetto alla media.
Altra piccola critica va fatta al management di Glenn Hughes che non ha permesso a nessun autorizzato di scattare foto davanti al palco, veramente cortese!
Perlomeno almeno nella sua esibizione Glenn Hughes ha mostrato una grinta e una voce al di fuori dal comune, la voce c'è ancora tutta - e si sente - nonostante l'età ormai non è più quella di un giovincello. Purtroppo per colpa dei soliti pendolari non ho potuto assistere all'esibizione dei Lizards. Peccato veramente peccato perchè a quanto detto Rondinelli ha incantato notevolmente il pubblico, ma veniamo all'headliner della serata. Inizio ovvio e alla grande con la bellissima Soul Mover, il pubblico reagisce bene e Glenn riesce a creare senza problemi un rapporto eccezionale con il pubblico muovendosi alla grande con il suo palco e deliziando i presenti con la sua stupenda voce, spettacolare il suo piccolo accenno a volare. Risultano ben riuscite ed apprezzate anche le nuove Orion e Land Of The Living. Ovviamente la serata sarà costituita principalmente dalle canzoni dell'ultimo album - alla fine saranno ben sei su solo undici - che comunque è stato ben accolto. Finalmente arriva Mistreated salutata alla grande dal pubblico che canta ogni singola nota della canzone. Almeno dal mio punto di vista inaspettata è stata anche la riproposizione della spettacolare Medusa dei Trapeze. Bene anche High Road e Don't Let Me Bleed, quest'ultima a mio modo di vedere il miglior episodio di Soul Mover insieme alla title track. Molto bene anche la band, veramente ottimo JJ Marsh alla chitarra, non buono invece la prestazione del batterista. Dopo un'ora abbonante di show Glenn lascia il palco per tornare nell'ovvio bis che purtroppo comprenderà solamente una sola canzone: Seventh Star dei Black Sabbath. Colpa di un pubblico che non ha minimente incitato Glenn nell'encore, forse per tante altre cose, ma sicuramente il comportamento di Glenn non è stato degno di nota. Così come dopo il concerto quando Glenn non si è minimamente concesso al pubblico se non per firmare autografi portati a mano...
In conclusione: qualità dell'esibizione 8, qualità delle canzoni 8, capacità di interagire con il pubblico, 8, voglia di farlo 4.

SETLIST
Soul Mover
Orion
Land Of The Living
Mistreated
Can't Stop The Flood
Let It Go
High Road
Medusa
Don't Let Me Bleed
Wherever You Go
---Encore---
Seventh Star