«Sikelian Hell 2010»

Data dell'Evento:
24.07.2010

 

Nome dell'Evento:
Sikelian Hell 2010

 

Band:


 

Luogo dell'Evento:
Stadio Comunale L. Catella

 

Città:
Alcamo (Tp)

 

Promoter:
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Autore:
Moro Mou»

 

Visualizzazioni:
2709

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Tanto per cominciare, Il Sikelian Hell si è fatto! Fra i terremoti burocratici, le petizioni online, la minaccia di qualche girone dell’inferno, la solidarietà di tutta la comunità musicale contro l’ignoranza della chiesa locale, che aveva tanto stretto il cappio sul Comune da far rischiare soldi e faccia a Città, Regione, esercenti, organizzatori e via dicendo. Una pessima campagna elettorale laica davanti al popolo sovrano e un modo ancora peggiore di professare una fede che per definizione è libera scelta in libero stato.
Si potrebbero scrivere fiumi d’inchiostro sulle sfortunate vicende che hanno portato a questo festival, tanto più sulle parole di uno degli impeccabili organizzatori, col quale ho avuto modo di parlare, burocrazia alla mano. L’ostruzionismo è stato spassionato, ma le carte in regola c’erano, e questo è il motivo per cui il Sikelian Hell ha avuto luogo: ogni tanto in Italia, qualcuno (nello specifico Officine Festival) aveva davvero fatto le cose per bene.
Lo stadio Catella di Alcamo, in quel di Trapani, ha aperto i battenti nel tardo e assolato pomeriggio siciliano. Spazi ampi e verdi davanti al bel palco, qualche stand per il merchandise e il sostegno alimentare dei prodi metallari accorsi all’evento. Prodi è il termine giusto perché in quest’ultima giornata di Sikelian le presenze registrate non sono state elevate purtroppo. Questa la nota dolente di tutto il festival, forse conseguenza del suo travagliato iter organizzativo, delle notizie altalenanti fra un sì e un no e di qualche contrattempo pubblicitario… E’ giusto anche però riflettere sul fatto che Alcamo non è certo una località così strategica; e magari avrebbe aiutato una maggiore concentrazione di nomi di spicco cadenzata in meno giorni. Le ambizioni c’erano e sicuramente Officine Festival ha dato il meglio –persino il servizio navetta dai luoghi di interesse- pensando in grande. Il supporto dei siciliani in primis e poi del resto degli appassionati avrebbe dovuto essere più all’altezza delle aspettative.
Lungi dalle polemiche ma fedeli ai fatti, la scaletta sicula della terza e ultima giornata prevedeva: Inner Quest, Guru of Darkness, Black Jumper, Indicative, Admiron, Eldrich, Textures e Caliban in finale.
Nel mix di prog, thrash, black e hardcore pochi i nomi ad essersi davvero distinti come catalizzatori di pubblico.
Personalità energica e professionale quella dei catanesi Guru of Darkness, di ritorno dal tour coi Mayhem, che hanno dimostrato ancora una volta sul palco una notevole presenza scenica. Il loro black è ben fatto e ben condito da un’attenzione al dettaglio, di cui si fa ottimo portatore –nonchè trascinatore- il cantante front-man Tsade.
Meritano menzione per la qualità del loro live anche i Black Jumper, gruppo hardcore di Bari, che ha davvero risvegliato dal torpore gli headbangers assopiti e ne ha reclutati di nuovi. I salti del front-man paCMan hanno conquistato proprio tutti. Ma non sono stati i soli. Energie riscoperte e gran divertimento durante la performance degli olandesi Terxture. Il loro stile meritava tutto il calore restituito dai pochi ma buonissimi. E anche loro sul palco, non curanti del numero degli astanti, hanno dato prova di essersi divertiti moltissimo, tanto da avere un gran riscontro quanto a merchandise e foto ricordo post-live.
Assenti d’eccezione, i Caliban. A chiusura del festival, dopo cotanti animi infiammati e cotanti kilometri percorsi, i tedeschi hanno rinunciato al loro live. A detta loro “No money, zero” (cit.), ma l’impressione generale era che difficilmente una band avrebbe fatto Hattingen-Alcamo senza un minimo di riscontro pecuniario. E’ più probabile una controversia sul prezzo, a riprova che per alcuni la musica è e rimane business.
Nel complesso, al di là delle amare vicende, il Sikelian Hell è stata una buona prova generale. Nel senso che con qualche piccola variazione il festival potrebbe regalare negli anni ottime soddisfazioni: c’è la volontà di continuare e c’è la serietà organizzativa. E’ comprensibile infatti che i grandi eventi, come le grandi idee, abbiamo anche loro una gavetta da fare, così come un pubblico da conquistare col tempo.
Comunque, i fedelissimi c’erano, quelli per cui vale la pena sudare, protestare, persino perdere, per raccontare che in Sicilia si può, ma soprattutto si deve.
E se per caso davvero avessimo contravvenuto a una legge degli uomini, spacciata per l’ennesima volta per divina, allora ben venga la punizione infernale… See you in Sikelian Hell guys!!!

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Moro Mou Articolo letto 2709 volte.

 

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