Vision Divine + Atemno

Data dell'Evento:
20.01.2011

 

Band:
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Luogo dell'Evento:
Urban Club

 

Città:
Perugia

 

Autore:
Dust»

 

Visualizzazioni:
3100

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Ennesima ottima prova da parte di una band nostrana, in questo caso dei Vision Divine, che nello splendido Urban Club di Perugia, continuano dopo ben oltre 10 anni di attività ai massimi livelli a tenere alto il valore del metal targato Italia.
Appena arrivato nella location del concerto, sono subito accolto ottimamente dallo staff che mette a disposizione una adeguatissima zona intervista per scambiare alcune parole prima dell'inizio del live con la band: già dalle prime parole, si capisce che sia Olaf Thorsen sia Fabio Lione sono molto concentrati per questo concerto, facendo ben sperare in quella che sarà una performance di altissimo livello.
Il concerto inizia intorno alle ore 23:30 davanti ad un pubblico purtroppo poco numeroso; ad aprire la serata sono gli Atemno, band perugina molto longeva visti i molti anni di attività sulle spalle. La loro esibizione è molto convincente: sonorità che spaziano molto dal progressive fino ad offrire qualche sfumatura power, forse appositamente ri-arrangiata per la serata. Non è la prima volta che assisto ad un loro live e devo dire che in passato mi avevano convinto di più, forse a causa di una non esaltante prestazione di Lodovico Rossi (voce della band) o forse il mio giudizio è troppo influenzato dall'esecuzione di una ballad nel repertorio che forse meritava maggior cura in sede live, aspetto che molto spesso mette a dura prova le metal band. Non possiamo però negare che l'esibizione nel suo complesso sia stata molto positiva: potenza, originalità e precisione non mancano per niente al gruppo, anche se si ha la sensazione che i ragazzi puntino troppo a elaborazioni ritmiche troppo complicate come tempi dispari e accenti spostati in momenti che spesso frenano il tiro dei pezzi a discapito del groove espresso; ad ogni modo il pubblico risponde molto bene visto che la sala piano piano si riempie e l'atmosfera si riscalda per quello che è il gruppo headliner della serata: i Vision Divine.
Il cambio palco è abbastanza veloce anche se con qualche piccolo inconveniente, le luci si spengono e inizia l'esibizione: parte subito chiara e potente l'introduzione di “Letter To My Child Never Born”, il primo pezzo del loro ultimo album. Subito si capisce che Fabio Lione è in splendida forma, trasmette grande energia alle prime file del pubblico e Olaf da vero leader carismatico della band si erge quasi al centro della scena in maniera monumentale e a testa alta; anche tutto il resto della band è saldamente unita sul palco offrendo grande impatto scenico oltre che musicale, ma è inutile dire che sono proprio loro due a comunicare di più ai presenti in sala.
L'esibizione continua con il susseguirsi di quasi tutti i brani di “9 Degrees West Of The Moon” con l'aggiunta di alcuni pezzi classici della band sempre appartenenti al “periodo Lione”. L'apice della performance è a mio avviso durante “A Touch Of Evil” (cover dei Judas Priest), dove grazie al sound granitico l'headbanging diventa obbligatorio e la voce di Fabio si fa tagliente e molto aggressiva. Anche se messi leggermente in ombra al resto della formazione, Cristiano Bertocchi al basso e Alessandro Bissa alla batteria svolgono un lavoro ritmico veramente impeccabile: mentre le chitarre e tastiere si impegnano in una evoluzione melodica raffinatissima, insieme creano una tappeto massiccio e dirompente che garantisce una presenza e solidità perfetta, cosa che non sempre si verifica in performance dello stesso genere musicale.
Purtroppo l'esibizione finisce con un numero di spettatori praticamente dimezzato, ma quello a cui si è assistito è una vera prova di classe ed attitudine da parte di un gruppo di cui tutti dovremmo essere orgogliosi di possedere nella nostra scena metal: inutile parlare di gossip riguardo alla line-up, inutile dilungarsi su quale sia stato il periodo migliore della carriera; attraverso la loro performace, i Vision Divine si scrollano di dosso tutto quello che poco ha a che vedere con la Musica con una semplicità che dovrebbe far riflettere molto. Veramente un peccato essersi perso questo concerto.

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Dust Articolo letto 3100 volte.

 

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