«WACKEN OPEN AIR 2007»
02.08.2007
Nome dell'Evento:
WACKEN OPEN AIR 2007
Band:
Luogo dell'Evento:
Città:
Wacken. Germania
Promoter:
Wacken Team .
ICS
Autore:
Haunted»
Visualizzazioni:
2884
Live Report
Eccoci qua pronti per lâ™ennesima volta a partire per giungere dove ogni metallaro sogna di andare almeno una volta nella vita, nella mecca del metallo, nella Gerusalemme della musica dura, pellegrinaggio che prima o poi tutti debbono compiere, data lâ™importanza che il festival si Ë guadagnato a livello internazionale, che per le dimensioni ormai colossali.
Questâ™anno lâ™edizione Ë stata funestata da un maltempo con precipitazioni record nella zona, che ha rischiato di compromettere lâ™evento e costretto gli organizzatori ad un tour de force veramente estremo: in tutta lâ™area concerti Ë stato asportato il fango con uno sbancamento di 50 cm, sono stati depositate tonnellate di chips di legno a fare da sottofondo e poi Ë stata riportata la paglia a finire. (uno strato di paglia nuovo ad ogni giornata del festival.) Eâ™ stato fatto volare un elicottero al di sopra dellâ™area campeggio alla altezza di 60 cm al fine di asciugare il terreno. Sono stati rinforzati inoltre tutti i basamenti dei palchi onde evitare spiacevoli sorprese. Lâ™organizzazione Ë stata semplicemente perfetta. La situazione comunque preoccupante del terreno ha impedito di campeggiare presso la propria auto, a tal fine questâ™anno Ë stato organizzati parcheggi ove lasciare lâ™auto. Il mercoledà Ë una giornata critica per lâ™arrivo della gente ed a causa dellâ™afflusso massiccio, dei controlli di polizia, e di diversi incidenti, e non ultima della nuova organizzazione dei parcheggi si sono create delle lunghe code per lâ™accesso al campeggio. Il giovedà si comincia con i concerti di start up, un programmino niente male. Ai BLITZKRIEG lâ™onere e lâ™onore di aprire le danze inaugurare il festival ed essere un poâ™ il primo termometro di questa edizione. Lo show comincia, la band sembra in buona forma e la loro proposta Ë di gradimento del pubblico, infatti un poâ™ di sana NWOBHM non fa male. Il tempo a loro disposizione non Ë molto e i nostri pescano dal materiale recente. Mi Ë piaciuta molto lâ™esecuzione di âœEscape from the villageâ e Hell Express. Medley sabbathiano ed i nostri se ne escono acclamati. Bel concertino per iniziare. Eâ™ la volta dei veterani ROSE TATTOO con loro si va sempre sul sicuro. Angry Andersen visibilmente ubriaco e molto comunicativo con i brothers and sisters del pubblico da una lezione di rockâ™nâ™roll non rimane altro da fare che prendere appunti. Le canzoni ruvide, la voce al vetriolo, rabbia sfoderata apertamente contro le cose che non vanno, voglia di divertirsi ed di avere âœgood timeâ. La pioggerellina che scende non rovina lo spettacolo, loro piacciono al pubblico e lo sanno, la gente risponde cantando e ballando, sfiorando il delirio sullâ™inno Nice boys donâ™t play rockâ™nâ™rollâ Che dire?.... Soltanto ne voglio ancora cazzo!!!
Dopo questi due show mi godo i Sodom in posizione defilata, gustando lo show che Tom e soci ci hanno preparato: saliranno a turno ex membri della band per lâ™esecuzione di pezzi dal passato della band. Ottima idea per celebrare lâ™anniversario della band. Eâ™ la loro serata e la band Ë in palla, precisa e potente non sbaglia un colpo, e si conferma una macchina live perfettamente oliata, (come Ë stato recentemente allâ™Evolution Festival) che ci snocciola con assoluta sicurezza pezzi ferocissimi. Con Napalm in the Morning il pubblico Ë in delirio, inutile dire che Ë uno dei migliori pezzi mai scritti dalla band, ed il moshpit Ë un qualcosa di incredibile. Bombenhagen Ë il sigillo finale ad una prestazione semplicemente magistrale, da inserire nei manuali del metallo.
Eâ™ la volta dei SAXON, storica band inglese che ultimamente sta vivendo una seconda giovinezza sia dal punto di vista creativo che commerciale. La band capitanata da Biff Byford Ë stata spessissimo ospite del Festival e chiama la Germania sua seconda patria (nonchÈ primo mercato ehmm ehmm) ed infatti il feeling con il pubblico Ë stratosferico. La gente canta le canzoni (autentici inni del metal) e risponde alla grande alle incitazioni di Biff. Durante lâ™esecuzione strepitosa di un 747 (strangers in the night) abbandono il concerto degli inglesini per recarmi al Party Stage dove sta per iniziare quello che per me Ë lâ™evento della giornata, ovverosia il concerto degli OVERKILL.
La band americana Ë reduce dalle ultime disastrose prove in studio, e dopo una lunga assenza live in Europa sono proprio curioso di vedere come si presentano. Inutile dire che i â˜kill sono una delle mie band preferite, ed anche se lâ™ultima volta che li ho visti allâ™opera qui a wacken mi han deluso un poâ™, sono arrivato al concerto riponendo mille speranze nellâ™evento della giornata.
Speranze ben riposte, e la band attacca con âœRotten to the Coreâ impatto devastante. Quattro note servono a mettere le cose in chiaro: gli overkill ci sono e dal vivo si fanno sentire come una delle realtâ¡ pi_ fisiche della scena. La seconda canzone Ë un diretto nello stomaco che si chiama âœEliminationâ. Mozzafiato. La band sembra anche essersi ripresa dai recenti cambi di formazione ma ha bisogno ancora di una rodata, ma le piccole sbavature esecutive sono messe in secondo piano dal mostruoso ed impressionante wall of sound del combo newyorchese. Bobby Ë in vena di parlare con il pubblico e presenta anche due pezzi nuovi che fanno ben sperare per lâ™imminente album in uscita a fine settembre. Lo show scorre in fretta ed i pezzi tutti classici della band infiammano la platea oltremisura. In âœUnion we Standâ ci introduce verso la fine del concerto che Ë sugellata da âœWrecking Crewâ e lâ™immancabile âœFuck Youâ, peccato che questâ™ultima sia stata tagliata nelle note finali. La serata finisce con la band acclamata per diverso tempo dopo lâ™uscita di scena e mi avvio stanco ma con il sorrise ebete stampato sul volto verso il beer garden.
La giornata del Giovedà inizia presto con gli âœAMORPHISâ una band che rivedo sempre con piacere, peccato che il loro momento sia stato rovinato da un principio di incendio della paglia che Ë stato subito domato dai pompieri. Il concerto Ë passato piacevolmente con il picco durante lâ™esecuzione di my Kantele. Eâ™ la volta dei POSSESSED, rientro in formazione rimaneggiata con un Jeff Becerra sulla sedia a rotelle, dopo essere stato colpito alla schiena da un proiettile vagante. Stupisce la ferocia di uno show e la voglia di Becerra di andare avanti nonostante tutto. Encomiabile. Death Metal nel finale spazza via ogni dubbio, i Possessed si presentano come una realtâ¡ del passato con una attitudine live difficile da trovare nelle band di oggi, e la loro proposta selvaggia e brutale risveglia istinti primordiali come pochi altri sanno fare.
Dopo un concerto intenso come quello dei Possessed, tocca ai GRAVE DIGGER a scaldare la platea. La band mi appare fuori forma e non molto in palla. La scaletta tocca gli ultimi non esaltanti album in studio della band, ma i pezzi proposti mi sembrano privi di quel quid in pi_ che avevano le canzoni fino a Tunes of War. Manni Shmidt a mio giudizio Ë un chitarrista sprecato nei Digger. senza contare il fatto che Chris Bolthendal Ë un poâ™ svociato ed a disagio nelle parti pi_ acute dei suoi pezzi. Lo show parzialmente si riprende con lâ™esecuzione di Grave Dance da Heart of Darkenss. In chiusura Rebellion e lâ™inno Heavy Metal Breakdown non riescono a salvare le sorti di un concerto tutto sommato tra il mediocre e lâ™appena sufficiente.
E♠la volta dei TURBONEGRO e i loro costumi improbabili sono una dichiarazione di intenti divertimento ad oltranza!!! E cosà fu!!!! Dal vivo la loro attitudine scanzonata, la voglia di prendere in giro tutto e tutti fanno si che la loro proposta risulti dannatamente convincente. Riescono a trasmettere al pubblico la voglia di fare casino, e la gente risponde alla stragrande, immedesimandosi nelle storie sporche che raccontano. Fra becera ironia, storiacce da caserma e risate da barzellette sporche i nostri snocciolano una prestazione maiuscola che li rende padroni assoluti dello stage ed adorati dal pubblico. Molto molto positivi. ROCK ON!!!
La mia Giornata del Giovedà termina e mi avvio al Beer garden luogo ove riposare le mie stanche membra e tentare impossibili imprese metalliche fra una birra e lâ™altra.
Allâ™alba dellâ™una di pomeriggio cominciano a suonare i SACRED REICH band di culto della scena thrash che fu. Una band sfortunata che non riscosse allâ™epoca il meritato successo e tornata dopo anni di oblio. Il cantante Ë molto emozionato per essere stato invitato a suonare ad un festival cosà importante, e ringrazia pi_ volte il pubblico che dimostra di non averli dimenticando cantando molte canzoni. Emozione sincera e grossa lezione di umiltâ¡. Il concerto della band Ë muscoloso con una grande perizia esecutiva. Bellissima âœIgnoranceâ la band trova anche il tempo per un medley sabbathiano mentre Surfinâ™ Nicaragua chiude trionfalmente lâ™esibizione. Non male come primo concerto, la giornata promette bene. I MOONSPELL, anche se la luce del giorno non Ë il massimo per la loro musica oscura, ci regalano un altro bel momento nel festival con un concerto ben riuscito, pescando materiale da tutti gli album, ma i veri cavalli di battaglia si trovano su Wolfheart e Irreligious, meravigliosi album, e lâ™esecuzione di brani da loro estratti strappa boati di approvazione dalla folla. Opium, Vampiria, Alma Mater sono acclamati oltremodo, e la finale Full Moon Madness termina una esibizione trionfale della band portoghese, anche se Fernando Ribeiro mi sÈ sembrato diverse volte in affanno. Comunque abili mattatori.
I redivivi STRATOVARIUS si presentano abbastanza in forma a questo Wacken, lasciandosi alle spalle le travagliate vicende degli anni scorsi e lasciando che sia la musica a parlare invece del gossip. Il concerto Ë massiccio e gli Strato, piaccia o meno, sono una buonissima live band, con un livello tecnico individuale oltremodo alto. Apertura con âœHounting High and Lowâ e âœSpeed of Lightâ, poi via in scioltezza, con estratti dai migliori album della band, Episode e Visions. Il risultato Ë una audience coinvolta e presa che canta, la voce di Timo Kotipelto Ë sempre impressionante a suo agio in ogni tonalitâ¡, mentre un nervosissimo allâ™inizio dello show Timo Tolki si rilassa progressivamente con il decollare dello show. Batterista e tastierista sono i soliti mostri, e jens joahnson in particolare Ë il solito cazzone. Chiude una versione stellare di âœBlack Diamondâ.
Eâ™ il momento del concerto della giornata per me: RAGE & LINGUA MORTIIS ORCHESTRA.
Ritengo i Rage una delle migliori realtâ¡ del panorama tedesco, anche se si sono separati dal batterista Mike Terrana. Peccato, perchÈ era un punto di forza della band, ed il nuovo innesto pur essendo tecnicamente adeguato, non ha lo stesso carisma del suo predecessore. Lo show parte con una grandissima versione di âœFrom the Cradle to the Graveâ. Peavy Ë gasatissimo ed incita il pubblico, Viktor gigioneggia e gioca al guitar hero. Eâ™ un piacere vedere una band cosà affiatata e cosà tecnicamente preparata. âœLingua Mortiis Suiteâ ci fa sbavare specialmente quando tocca a âœBlack in Mindââ¦. Un sogno. Vengono suonati diversi estratti dallâ™ultimo disco della band dove la lâ™orchestra Ë protagonista assoluta. Lo spettacolo Ë unico e coinvolgente, molto etero, ma allo stesso tempo molto concreto, e la chitarra di Viktor sembra riportarti coi piedi per terra dopo i voli pindarici di pianoforte e violino. Eâ™ interessante anche vedere le reazioni dei membri dellâ™orchestra che, a giudicare dalle facce sorprese, penso non avessero mai suonato in una situazione del genere e di fronte ad un pubblico tanto numeroso. Il concerto scivola via alla stragrande e la band chiude ormai classicamente con âœHigher than the Skyâ cantata a squarciagola da un pubblico in delirio. La band Ë acclamata talmente tanto e talmente a lungo che i Rage concedono un bis. Lâ™unica band dellâ™intero festival. GRANDIOSI. Time out per noi e vado nel backstage ove potrÚ gustarmi uno esclusivo showcase ad appannaggio della stampa degli australiani DOOMFOXX, band dedita al rockâ™nâ™roll pi_ marcio in circolazione. Se la giocano con i Rose Tattoo. La band ha allâ™attivo un solo disco ed in occasione della pubblicazione del prossimo, prevista a gennaio 2008, si trova ad esibirsi per fini pubblicitari. Ci regalano una mezzâ™ora scalmanata, gustosissimi. Non vedo lâ™ora che esca il nuovo disco e soprattutto che arrivino in tour dalle parti nostre. Un consiglio: non perdeteveli. Rimango in pausa fino al concerto degli STORMWARRIOR una band di power che ci mette tanta buona volontâ¡, ma i pezzi presentano evidenti limiti, ed in pi_ la pulizia esecutiva non Ë proprio il loro forte. Il concerto viene salvato dallâ™apparizione di sua maestâ¡ Kai Hansen e con il quale la band esegue quasi tutto il mitico Walls of Jericho. (Per gli ignoranti debut album degli Helloween) sono commosso. Kai Ë in grandissima forma i pezzi vengono cantati a squarciagola da tutti; brividi sul superclassico âœRide the Skyâ e âœVictim of Fateâ. Per chiudere in delirio I want Out. Il miglior modo per chiudere il Wacken 2007. Appuntamento al prossimo anno con i Maiden confermati come headliner per lâ™unica data tedesca del 2008, ed Ë gia (ed ancora una volta) sold out.
Qualche considerazione in più Ë dâ™obbligo, il Wacken ha raggiunto dimensioni imponenti Ë una città di settantamila metallari, con tutto quello che ne consegue. Il colpo dâ™occhio Ë impressionante, ma i concerti sono al limite della invivibilità , troppo affollati, câ™Ã‹ la fila ovunque, per lavarsi la mattina al campeggio, per andare al bagno, per comprare la birra. Un evento che gli organizzatori hanno detto che non subirà ulteriori allargamenti che si Ë raggiunto il limite. Speriamo bene. Speriamo anche che lâ™accesso al Party Stage sia sistemato che questâ™anno era proprio inadeguato, speriamo che aumentino il numero dei bagni pubblici e che la loro pulizia migliori almeno un poâ™. Detto questo il Wacken rimane il più grande appuntamento in Europa ed uno dei maggiori al mondo per gli appassionati di un certo tipo di musica e di stile di vita. Esperienza Wacken, provare per credere, almeno una volta nella vita si deve.
Dopo l'esaudiente report del buon Enrico cerchiamo di allargare un po il discorso su quello che è stato questa edizione del Wacken Open Air. per quanto ci riguarda siamo arrivati dopo un estenuante viaggio di 24 ore di macchina perdendoci per mezza Germania, dopo aver recuperato i nostri pass all'ufficio accrediti ci dirigiamo verso il campeggio che ho notato un po più affollato delle scorse edizioni (ma un po eh...) tanot da aver adibito quest'anno un area campaeggio interamente a parcheggio per poter piazzare più tande possibili. il terreno si vede visibilmente provato dalle pioggie dei giorni prima e tutto fa pensare a un W.O.A. 2005 bis... per fortuna l'acuq nn ha infierito ulteriormente e il fango con un buon numero di passate di fieno è tornato abbastanza alla normalità (niente sarà come QUEL Wacken).
Detto questo possiamo partire con i gruppi di cui ho pensato di occuparmi io (Wacken è troppo per una persona sola...) e si parte alla grande mi sa.. con i Sodom!
Venticinquesimo anniversario per la band capitanata da Tom "Angelripper" che festeggiano in grande stile ad un edizione del W.O.A. piu gremita che mai e con tantissime bands di alto livello! la band per l'occasione ha decso di riunire un po tutti quei pazzi che hanno fatto aprte in passato della band! Chris Witchhunter e Atomic Steif alla batteria, Grave Violator, Athätor, Frank Blackfire, Michael Hoffman, Andy Brings alle chitarre, questi i nomi dei guest che hanno suonato a questo evento memorabile.
Con una scaletta de tutto rispetto tra l'altro...
01. Blood on your Lips
02. Wanted Dead
03. City of God
04. Bibles and Guns
05. Burst Command 'Til War
06. Obsessed by Cruelty
07. Christ Passion
08. Magic Dragon
09. Tarred and Feathered
10. The Crippler
11. Get What you Deserve
12. Abuse
13. Scum
14. Frozen Screams
15. Warlike Conspiracy
16. Genocide
17. Lords of Depravity
18. Sodomy and Lust
19. Ausgebombt
20. The Saw is the Law
21. Outbreak of Evil
22. Bombenhagel
pezzi che dal vivo non si sentivano da anni! fantastica l'idea e fantastica l'esecuzione dopo 25 anni indubbiamente una delle bands piu prolifiche della scena mondiale!
Freschi freschi del loro omonimo disco "Sodom", questa del W.O.A. rimarrà come una delle piu belle performance degli ultimi anni della band.
il primo giorno è stato caratterizzato in oltre dalle ottime prestazioni di Tyr e Hatesphere (ma non siamo riuscitia s eguire tutto sorry!)
Il giorno dopo inizia nel migliore dei modi dopo una nottata all'insegna della distruzione (sia nel corpo che nella mente - Beergarden rocks!), con l'esibizione dei Black Dhalia Murder ottima prestazione della band americana che ha svegliato tutti fin dal lontano Party Stage... ma passiamo oltre... a uno dei gruppi ceh avrà fatto ritardare a molta gente il pranzo perchè verso le 13 si preparano a suonare nientemeno che i Napalm Death! Ehhhhhhh come poteva starci un Wacken Open Air senza di loro? no no impossibile i Napalm Death sono uno dei gruppi più distruttivi che esistano e i quattro di Birmingham maestri mondiali del grindcore hanno dato sfogo a tutta la loro rabbia e con una serie di canzoni una dopo l'altra dal loro primo lavoro "Scum" da cui hanno tratto la song omonima passando per vent'anni di storia fino al loro ultimo lavoro "Smear Campaign" uscito lo scorso anno. La band di Mark Greenway fa impazzire i wackeners accorsi in gran numero per la prestazione degli inglesi e tra la canzone più breve della storia "You Suffer" e la cover dei Dead Kennedies molto a cuore ai fan dei Napalm Death "Nazi Punks Fuck Off" che ha da sempre spiegato le idee politiche della band. Decisamente travolgenti e per quanto siano da sempre un gruppo che ha suonato in locali piccoli e stretti dove al gente si pressa come una scatola di sardine a Wacken l'aria di violenza si sentiva tutta lo stesso... indimenticabile aspettiamo con ansia le date di febbraio quando saranno in tour nel Belpaese.
Ma non ci sono solo gruppi che hanno fatto la storia a presidiare il grande palco del W.O.A. ma anche gente che la storia la sta facendo negli ultimi anni, gente che viene da casa nostra, più precisamente da Milano ed ecco che se i Napalm facevano ritardare il pranzo a qualcuno... beh il combo meneghino la cena l'hanno fatta saltare a molti. Sc'è una band nostrana che all'estero si fa sempre valere sono proprio loro! I lacuna Coil! band ormai con una lunghissima esperienza in campo internazionale che ha suonato in questa occasione su uno dei palchi principali del Wacken Open Air! Promuovendo l'ormai già famoso disco "Karmacode" la band capitanata da Cristina Scabbia e Andrea Ferro infuocano gli animi tedeschi con una serie di canzoni bellissime traendo spunto da tutti i loro lavori tra cui anche la famosa "Senzafine" interamente in Italiano e cantanta a gran voce dai molti connazionali presenti. Sicuramente per la band un giorno da ricordare.. nonostante non siano nuovi all'aria di Wacken in quanto già avevano partecipato nell'edizione del 2001 ma ancora rilegati tra le band minori, invece che in questa edizione acclamati a gran voce. Un ottimo colpo a segno dal metal nostrano nel festival metal più grande del mondo.
La serata prosegue nel migliore dei modi e a alternarsi nei palchi principali troviamo band come Blind Guardian, Dimmu Borgir e Iced Earth, ma cominciamo dai tedeschi...
Indubbiamente una delle band piu attese a questo Wacken, assenti dalla 3° edizione del 1992, e con un enorme seguito sia in Germania che nel resto d'Europa. La band capitanata da Hansi Kursch ha dato prova di grnade energia e inizia lo spettacolo con "War Of Wrath" e di seguito " Into The Storm", con un seguirsi di varie song come "Bright Eyes", "Fly", "Another Stranger Me", "Punishment Divine", pezzi intramontabili come "Immaginations From The Other Side", "The Bard Song" cantanta tutti in coro o "Valhalla" che coinvolge interamente tutto il pubblico, e chicca delle chicca con tanto di torcioni accesi sul palco... i bardi intonano quella che sarebbe stata un ottima colonna sonora per il capolavoro di Peter Jackson... "The Lord Of The Rings", gente incredula, dato che non è una canzone che i Blind suonano tutti i giorni...e grande silenzio all'inzio, poi si canta tutti insieme, poi passando da song come " The Script For My Requiem" e conculdendo con "Mirror Mirror", comunque che non hanno suonato "A Past And Future Secret" me la sono legata al dito...A seguire nel Black Stage già pronti I norvegesi Dimmu Borgir... Sostituzione in campo per il tour che li vedraà protagonisti in Europa fino alla fine di Ottobre per un problema al braccio destro il buon Hellhammer non srà presente dietro le pelli della formazione Norvegese, il cui posto sarà preso da Tony Laureano che per chi è nuovo di questo genere ricordiamo essere stato il batterista dei Nile, degli Angel Corpse e dei Malevolent Creation tra i tanti gruppi, dunque un ottimo sotituto (senza contare che aveva già suonato quattro mesi con i Dimmu dopo la dipartita di Barker).
La band propone più o meno li stessi pezzi riproposti al Gods Of Metal di quest anno e dunque proche soprese da un punto di vista di scaletta, segnata dal nuovo "In Sorte Diaboli" e da grandi classici tra cui la maestosa "Kings Of The Carnival Creation". prestanzione eccellente come al solito per unn ora e venti di concerto molto pomposo in grande stile Dimmu Borgir che ricordiamo nel tour sopracitato passeranno per Milano nel giorno 14 ottobre accompagnati dagli Amon Amarth e dagli Hatesphere (e io sarò li per voi). Chiudono il concerto con quella che diventa sempre più una buona abitudine " Mourning Palace" e la gente riamsta molto contenta.
Laserata si conclude con gli Iced Earth e i Die Apokalyptischen Reiter che abbiamo sentito a metà tra il backstage dove si bevava birra con Hansi Kursch e Tom Angelripper e dal beergarden dove si bevava birra con gli amici! (cmq dal poco sentito gli Iced Earth hanno perso tantissimo nel prendere Tim Owens in sostituzione di Matt Barlow) ricordiamo che saranno a Milano il 10 Ottobre in compania dei Dark Tranquillity.
Tra le pietre miliari dell'ultimo giorno troviamo ad attenderci i portoghesi Moonspell devo dire molto bravi ma aimè ehm non sono molto ferrato in materia ma indubbiamente esperti e bellissime canzoni... il publico era visibilmente compiaciuto. Gran botta invece nel primissimo pomeriggio quando sul palco si preparano gli Heaven Shall Burn, di cui si è occupato di parlarne il nostro collaboratore Luca "Cynicalsphere" che ci parla così di quanta bravura hanno dimostrato questi maestri del metalcore... Lâ™orario per cui era prevista lâ™esibizione degli Heaven Shall Burn (le 13:00 in punto) forse si adattava meglio ad una sosta per rinfocillare lo stomaco o dissetarsi dalla calura opprimente dei primi istanti pomeridiani, ma si sa che per qualunque gruppo preferito ogni fan che si definisce tale è disposto a sopportare anche le fiamme dellâ™inferno. Ed ecco spiegato perché già dai minuti antecedenti lo show dei cinque teutonici si assiepavano attorno al Party Stage centinaia di persone, per lo più giovanissimi, in trepidante attesa di una delle band rivelazione in Germania, ben consapevole di giocarsi nel più importante metal fest di casa propria una di quelle carte che possono valere una carriera. Già dalle prime note di âœEchoesâ, la pianistica intro di âœAntigoneâ con la quale i nostri sono soliti dare il via ai propri show, gli sguardi erano tutti rivolti sul palco con la sensazione di chi si aspetta di lì a poco lâ™inizio di un autentico delirio. Ed una volta fatto il loro ingresso on-stage, la risposta dei cinque di Saalfeld non ha subito ritardi, non deludendo le attese e calando subito un tris dâ™assi formato da âœThe Weapon They Fearâ, âœThe Only Truthâ e âœCounterweightâ da stendere mandrie di tori in corsa. Inutile descrivere cosa sâ™era creato sotto al Party Stage, vi basti pensare che ogni cinque secondi câ™era qualcuno che mi passava sopra la testa, intento in un irrefrenabile âœbody surfingâ che aveva coinvolto tutta la folla. A voler essere sinceri, niente a confronto dei continui âœcircle pitâ (il pogo in circolo) scatenati dai metal kids tedeschi sotto ogni riff di Marcus Bischoff e soci, culminati con il celeberrimo âœwall of deathâ (del quale suggerisco la pratica soltanto a coloro alti più di 1.70m.) su âœVoice Of The Voicelessâ, divenuto un cavallo di battaglia della band. Alla viglia mi era stato detto di non dovermi aspettare più di tanto dagli Heaven Shall Burn, a causa della loro scarsa precisione dal vivo e della non sempre perfetta efficienza. A Wacken i nostri si sono dimostrati fortunatamente ben altra cosa: granitici, in palla e soprattutto potenti ancor più che su disco. Peccato per il poco tempo a disposizione (non più di 40 minuti), ma câ™Ã¨ tutto il tempo per rivederli in azione.
Indubbiamente esaudiente mi pare no? e dunque si va avanti... eh si perchè a wacken non si sta mai fermi si mangia mentre si vedono gruppi e non si dorme! e infatti verso el 3 del pomeriggi dell'ultimo giorno vediamo salire sul palco Timo Kotipelto e i suoi Stratovarius!! Io personalmente lia ttendevo veramente tantissimo... e infatti non sono rimasto deluso! Sicuramente una delle band che ha suonato meglio a questa edizione e ha fatto cantare penso anche chi non conosceva le canzoni... Gli Stratovarius hanno dato una gran prova di saperci ancora fare!! Con un look rinnovato nella barba Timo Kotipelto ha iniziato le danze già da subito con la famosa "Hunting High And Low" bellissima e già da subito la gente è in estasi... tra gli assoli di Timo Tolki, le rullate di Jeorg Michael e la grandissima tecnica del giovane bassista Lauri Porra (che suona anche nel progetto solista di Kotipelto) si contnua con canzoni come "A Million Light Years Away", "Paradise", "Visions", "Speed Of Light", e anche un nuovo pezzo tratto dal nuovo disco in uscita per il prossimo anno! si intitola "Last Night On Earth" e ha tutte le intenzioni di annunciare un bellissimo disco degno dei lavori precendenti (comunque la cosa migliore rimane le facce del tastierista barbutissimo Jens Johansonn che fa morire... ma è anche un eccellente musicista..). Ricordiamo anche che la band sarà presente al "Route To Hell" che si terrà a Caserta il 1° settembre do ve speriamo ci facciano sentire qualche altro nuovo pezzo dell'ultimo lavoro (il report è publicato dopo che il Route to Hell si è già tenuto e non hanno fatto pezzi nuovi oltr al già propostoa Wacken... però almeno mi hanno fatto "The kiss Of Judas" e tanto mi basta ma ne parleremo sul report apposito che uscirà a breve sempre per mano del vostro HAUNTED). Andiamo avanti dove nel party stage i Dimension Zero dove milita il chitarrista degli In Flames Jesper Stromblad che si è fatto in un giorno due concerti niente male! I DZ freschi di nuovo lavoro hanno suonato per 40 minuti travolgendo tutta la zona ovest di Wacken bravissimi e il cantante Jocke Gothberg (ex marduk e anche lui ex in flames!) ha dato gran prova di saper cantare in purissimo death meta svedese spaccando ogni cosa! veramente ottimi e ascoltandoli da quando sono usciti veramente ci tenevo tantissimo a sentirli.. otttimi li voglio in Italia!! :D . Ma tiriamo avanti! tra Turisas e Moonsorrow e compania bella che suoanvano durante i Big diciamo non ho tirato un ragno dal buco dunque abbiate pazienza :) (conoscendo Tude e Jussi dei Turisas sono convintissimo che sono stati eccellenti!) e arriviamo a sera dove ad attenderci in questo ultimo giorno ci sono loro.. appena tornati da un lungo sonno... sono i maestri indiscussi del Black Metal... sono immortali.. in tutti i sensi! Eh beh che dire... sono sempre gli Immortal... Abbath e soci hanno dato fuoco (quasi letteralmente) al Black Stage del W.O.A. con una serie di song che tracciano la storia della band norvegese da "Tyrants" a "Battles In The North" a "Blashirk", "Sons Of Northern Darkness" e vari spettacoli pirotecnici che come detto prima hanno dato fuoco allo stage! La folla visibilmente esaltata ha osannato i 3 musicisti che hanno sentitamente ringraziato a loro volta tutti i loro fans accorsi a Wacken. Insomma manco a dirlo era uno dei gruppi più attesi dopo che si erano sciolti ormai da qualche anno direi che il ritorno è stato trionfale e ha fatto contento tantissime persone.
Ancora una volta chiedo l'intervento del buon Luca che mi ha tirato fuori da una spinosa questione... ciè fare il live report del concerto degli In Flames (che io avrei stroncato - leggetevi il report del Unholy Alliance e capirete...) e dunque vi faccio rendere conto di quanto lui sia stato entusiasta della presazione di Anders e soci... Quando è stata lâ™ora degli In Flames, nella maggior parte dei presenti non si era ancora spenta lâ™eco delle rasoiate grezze e ferine degli Immortal. Eppure è bastato veramente poco ai cinque ragazzoni svedesi per rendere lâ™atmosfera a loro più congeniale, sfoderando fin dalle battute iniziali alcuni dei loro migliori assi nella manica, vedi la coinvolgente âœPinball Mapâ. Negli intenti della band, e sotto ammissione dello stesso Anders Fridén, câ™era lâ™idea di voler ricordare questo loro show come il miglior concerto mai tenuto da âœquesta band di cazzoni da Gotebörgâ (lâ™ha detto lui, eh?). In effetti i nostri erano decisamente in palla, capitanati dal loro trecciatissimo frontman che sembrava un poâ™ troppo âœgasatoâ per essere sobrio. Ma al di là di piccoli particolari, gli In Flames câ™hanno abituato a show ragionati e cerebrali, in cui da un momento allâ™altro possono far scattare la molla che li proietta immediatamente come bombe impazzite sul palcoscenico. Eâ™ vero che ai seguaci della vecchia guardia si sono via via sostituiti nuovi adepti più attaccati alla recente produzione della band, che non ai vecchi successi (mi sono sentito in imbarazzo a cantare solo fra mille persone âœGravelandâ), ma il background death metal non è mai sembrato abbandonare completamente Fridèn e soci, che per la serata conclusiva del W:O:A hanno regalato a fan vecchi e nuovi unâ™ora emmezza da ricordare, con tanto di coreografia a pannelli giganti e finale di fuochi pirotecnici. Accanto alle celeberrime âœTriggerâ, âœCloud Connectedâ, âœOnly For The Weakâ (dove è ormai di norma saltare dallâ™inizio alla fine) e âœThe Quiet Placeâ hanno trovato spazio anche âœCome Clarityâ (che sentivo per la prima volta), âœLeechesâ, âœVersus Terminusâ, per arrivare alla conclusiva ed esaltante âœMy Sweet Shadowâ, in cui câ™era proprio da perdere le corde vocali per lâ™intensità e lâ™emozione del momento. Ci sono band brave e band che non deludono mai le aspettative: gli In Flames fanno parte di queste ultime. Ottimi.
Per quanto mi riguarda l'ultimo concerto di questo Wacken Open Air 2007 è stato uno dei migliori in assoluto in quanto a performance... a guidarli c'è lui Mr George Fischer, per tutti quanti, fans compresi, è Corpsegrinder colui che attraverso al sua voce fa capire che i Cannibal Corpse non scherzano... Le canzoni sono quasi quelle di Roma per chi c'era ma sono stati vermaente eccellenti!.. Fenomenali! la mia palma d'oro per questo Wacken va sicuramente a loro! Bravissimi e una scaletta di tutto rispetto tra cui una bellissima "Vomit The Soul" e i vari classici "Hammer Smashed Face" e "Ripped, Raped, Strangled" passando per pezzi piu nuovi come "The Time To Kill Is Now" e altri capolavori vari! La gente si dimena come forsennati sotto al palco e cercando di cantare i testi delle canzoni di George "Corpsegrinder" Fisher e soci.
Non mi resta che salutarvi perchè c'è poco da dire dopo i Cannibal siamo stati a bere fino allo sfinimento... e poi il giorno dopo si rientra nella nostra Italia dove litri di caffè ci attendevano! (e anche un letto e kili di pasta!). Ringrazio tantissimo Simone e Lorenzo per aver diviso con me questa esperienza (per me al 3° anno, per loro un mondo nuovo), ringrazio anche ovviamente il nostro buon Enrico "Lu Demone" compagno di 3 bellissimi Wacken (li sta a quota 9 se non erro..) e autore della prima parte di questo report! e ovviamente ringrazio Luca "Cynicalsphere" nostro collaboratore di Metalwave.it e tutti i ragazzi di perugia e non che conosco e stavano su a brindare a questo evento che ogni anno si ripete e ci riempe di gioia! WACKEEEEENNNN!!!
un ringraziamento anche a metaltix.de per le foto forniteci!! Grazieeee!!
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