SANTA SANGRE: la presentazione track-by-track del nuovo "Ali d'Amianto"
I Santa Sangre sono un powertrio grossetano dedito al thrash metal con tinte hardcore che predilige i testi in madrelingua. Nascono alla fine del 2011 da un idea di Alessandro Parrini e Antonio Viggiani (rispettivamente chitarra/voce e batteria) e dopo diversi cambi di line-up si assestano con la formazione attuale che vede come bassista e seconda voce Paolo Bencivenga. Hanno avuto l'onore di condividere il palco e aprire concerti a band come BioHazard, Nido di Vespe, Vibratacore, Rebeldevil. Dopo alcune produzioni di vario tipo da ottobre 2015 sono nel Roster della Quarock records con cui uscirà il loro Debut Album ALI D'AMIANTO a febbraio 2016. Il disco, cantato interamente in italiano, è composto da nove tracce di matrice thrash / HC con influenze stoner metal e con atmosfere varie, senza però mai calare d'intensità. La tracklist è così composta:
1- ALI D'AMIANTO Apre le danze la titletrack e primo singolo dell'album. Un arpeggio potente e malato introduce a botta cadenzati, ritmiche hardcore, riff thrash e un urlo di rabbia nichilista
2- SCHEGGE pochi attimi e subito un passagio di batteria da il via al secondo brano dove un ritmo crescente si evolve in riff rocciosi con interessanti intrecci di basso. Un cantato con metriche cross-over e un tipo di testo che disegnano un atmosfera decadente e massiccia.
3- AL GUINZAGLIO Brano con molte più influenze HC rispetto agli altri con un intro in cui la fanno da padroni cassa e basso distorto. Si insinua la chitarra in modo tagliente fino ad un evoluzione finale del brano che oltre ad evocare il circle-pit apre verso una sensazione d'assoluto
4- MANIFESTO Uno sfrenata corsa ritmica accompagnata da una linea di chitarra minimale e un basso continuo che inneggia allo stare in guardia dalla vita che insegnano i massmedia.
5- PASSI DI PIOMBO La canzone forse più articolata dell'album in cui un leitmotiv orecchiabile ricorre tra ritmiche thrash metal old school e momenti di pura cadenza stoner. Da non sottovalutare il finale "Radio-friendly" sebbene con un testo audace e tagliente.
6- VISIONE ESOTERICA Cinque minuti e passa di canzone in cui tra botte di timpani e arpeggi quasi NU Metal l'ascoltatore viene coinvolto in un'allucinazione a tratti rock'n roll fino a tempi doom in cui, in modo dinamico, emerge un dipinto sonoro dalle tinte esaltanti ed oscure.
7- LA GENTE CHE CONVIENE Si torna alla vecchia guardia Thrash / HC con un testo vitreo in cui il martellare frenetico degli strumenti e della cassa accompagnano una visione misantropica del mondo. Molto apprezzabile il break centrale con gli armonici e il finale: una pura sfuriata thrash
8- SAMSARA Un intro mistica con un arpeggio molto caldo. Ci sono richiami continui al crossover con riff pesanti e cadenzati e un basso martellante nei midtempos. Il testo riassume quello che spesso nasconde la band tra le righe: andare oltre i propri limiti per un evoluzione individuale
9- SERPENTE DI CENERE Chiude il disco una canzone con un'anima HC italiano riarrangiata con spirito metal. Un lungo coro subliminale conclude un viaggio pazzesco e allucinante che invita a ripartire subito a palla per immergersi in quella che è la bufera che infuria nel bicchiere dei Santa Sangre (cit.).
1- ALI D'AMIANTO Apre le danze la titletrack e primo singolo dell'album. Un arpeggio potente e malato introduce a botta cadenzati, ritmiche hardcore, riff thrash e un urlo di rabbia nichilista
2- SCHEGGE pochi attimi e subito un passagio di batteria da il via al secondo brano dove un ritmo crescente si evolve in riff rocciosi con interessanti intrecci di basso. Un cantato con metriche cross-over e un tipo di testo che disegnano un atmosfera decadente e massiccia.
3- AL GUINZAGLIO Brano con molte più influenze HC rispetto agli altri con un intro in cui la fanno da padroni cassa e basso distorto. Si insinua la chitarra in modo tagliente fino ad un evoluzione finale del brano che oltre ad evocare il circle-pit apre verso una sensazione d'assoluto
4- MANIFESTO Uno sfrenata corsa ritmica accompagnata da una linea di chitarra minimale e un basso continuo che inneggia allo stare in guardia dalla vita che insegnano i massmedia.
5- PASSI DI PIOMBO La canzone forse più articolata dell'album in cui un leitmotiv orecchiabile ricorre tra ritmiche thrash metal old school e momenti di pura cadenza stoner. Da non sottovalutare il finale "Radio-friendly" sebbene con un testo audace e tagliente.
6- VISIONE ESOTERICA Cinque minuti e passa di canzone in cui tra botte di timpani e arpeggi quasi NU Metal l'ascoltatore viene coinvolto in un'allucinazione a tratti rock'n roll fino a tempi doom in cui, in modo dinamico, emerge un dipinto sonoro dalle tinte esaltanti ed oscure.
7- LA GENTE CHE CONVIENE Si torna alla vecchia guardia Thrash / HC con un testo vitreo in cui il martellare frenetico degli strumenti e della cassa accompagnano una visione misantropica del mondo. Molto apprezzabile il break centrale con gli armonici e il finale: una pura sfuriata thrash
8- SAMSARA Un intro mistica con un arpeggio molto caldo. Ci sono richiami continui al crossover con riff pesanti e cadenzati e un basso martellante nei midtempos. Il testo riassume quello che spesso nasconde la band tra le righe: andare oltre i propri limiti per un evoluzione individuale
9- SERPENTE DI CENERE Chiude il disco una canzone con un'anima HC italiano riarrangiata con spirito metal. Un lungo coro subliminale conclude un viaggio pazzesco e allucinante che invita a ripartire subito a palla per immergersi in quella che è la bufera che infuria nel bicchiere dei Santa Sangre (cit.).
Inserita da: Jerico il 26.02.2016 - Letture: 1614
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