NIGHTLAND: ingresso nel roster ROCKSHOTS

NIGHTLAND: ingresso nel roster ROCKSHOTS ROCKSHOTS è lieta di annunciare l'ingresso nel proprio roster dei NIGHTLAND, una delle più interessanti realtà in ambito symphonic death metal provenienti dalla scena underground italiana. Una band in grado di coniugare atmosfere epiche e sinfoniche con un sound aggressivo e moderno, queste le caratteristiche del loro primo full-lenght album "Obsession", attualmente in lavorazione.

Nel frattempo non perdeteveli in uno dei loro prossimi show!

21/06/2014 - SUMMER SOLSTICE FOLK FEST (with Kalevala) - Busto Arsizio (VA)
23/08/2014 - SOLK N' ROLL FESTIVAL OPEN AIR (with Fleshgod Apocalypse) - Sant'Antioco (CI)

NIGHTLAND - BIOGRAFIA
I NIGHTLAND si formano a Pesaro nel 2006 per volontà del cantante e chitarrista Ludovico Cioffi, a cui negli anni si aggiungono svariati musicisti, prima di arrivare alla formazione attuale formata da Filippo Scrima (Guitar), Francesco Ambrogiani (Tastiere), Brendan Paolini (Basso) e Filippo Cicoria (Batteria).
Molto attivi sul fronte live e musicalmente recettivi nei confronti delle produzioni contemporanee di stampo sinfonico, death, folk e viking, i cinque si propongono di combinare queste influenze con un cantato scream/growl alternato da cori epici e potenti. Cosi dopo un primo ep intitolato “Knights of the Dark Empire” (2011), nel 2012 è la volta di “In Solemn Rise”, ep di 5 tracce da cui viene estratto come singolo/video “Diamond Siren”, ulteriore passo in avanti che porta la band ad un intensa attività live (aprendo per Suffocation, Cephalic Carnage, Vision Divine, Ancient Bards, Havok, Eyeconoclast), impreziosita da elementi scenografici che diventeranno una costante nel corso delle esibizioni successive.
A fine 2013, i Nightland entrano in studio per iniziare a lavorare sul primo full lenght album intitolato “Obsession” che rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo nella loro carriera assumendo nuove sfumature stilistiche. La stessa definizione di “Epic Death Metal” inizia ad assumere contorni meno definiti e più ampi, il sound si fa più aggressivo, vengono quasi totalmente abbandonati i riff di tastiera evocativi del power anni ’90 per dare spazio a potenti orchestrazioni e cori sinfonici. Anche i contenuti si fanno più cupi, le tematiche sono drammatiche, a tratti inquietanti, messe in risalto da numerose digressioni atmosferiche a sostegno del concept che si cela dietro ad “Obsession”: una profonda analisi sugli aspetti più crudeli dell’instabilità mentale dell’uomo, derivata da ossessioni, paranoie e fobie.

 

Inserita da: Jerico il 11.06.2014 - Letture: 2099

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