AA.VV «New World Man_a Tribute To Rush» (2010)

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carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1324

 

Band:
AA.VV
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Titolo:
New World Man_a Tribute To Rush

 

Nazione:
Usa

 

Formazione:

 

Genere:

 

Durata:
55' 9"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E' da sempre risaputo che l'americana Magna Carta Records ha fatto le cose in grande, fin dai tempi dei mitici Liquid Tension Experiment e tiene attualmente sotto contratto i folli e geniali Alex Skolnick Trio, i visionari Ozric Tentacles, il grande Tony Levin, Derek Sherinian, Jordan Rudess, gli Enchant, Billy Sheehan e anche i Kansas, per citarne alcuni.
Si è sempre interessata a grandi interpreti della musica Progressive, sia Rock che Metal e non ci ha mai deluso, nemmeno stavolta, alle prese con un progetto di proporzioni colossali e perfettamente riuscito come il qui recensito Tributo ai Rush.
Nel progetto sono stati coinvolte molte celebrità della musica Rock e Metal tra i generi più disparati, anche strizzando l'occhio a musicisti per così dire “estremi” come addirittura Chris Pennie dei Dillinger Escape Plan, Shane Gibson dei KoRn e toccando le sponde del Progressive Rock più moderno grazie a Juan Alderete dei The Mars Volta.
Inutile dire che dietro tutto questo c'è stato (come sempre del resto quando si tratta di Rush!) la divinità Mike Portnoy, sempre interessato a cimentarsi e a confrontarsi con altri grandissimi musicisti del genere.

Nel disco compaiono alcuni tra i più grandi successi dei Rush (e chi non li conosce è il caso che scavi una buchetta e ci nasconda la testa per mezz'ora come minimo!), dieci per la precisione, magistralmente reinterpretati da altrettanto grandi cantanti, chitarristi, bassisti, batteristi, tastieristi e chi più ne ha più ne metta, per costituire un album prevalentemente vario e articolato in modo tale da non annoiare proprio nessuno, nemmeno il classico rompi-balle sempre in vena di spezzare il capello in quattro.
Interessantissimi i due “Tom Sawyer” rivisitati da due band d'eccezione: una versione rifatta dagli “I, Omega” e l'altra, che preferisco personalmente, è stata eseguita e rielaborata dai pazzoidi neo-jazzisti “Alex Skolnik Trio”, progetto Jazz (per chi non lo sapesse) dell'omonimo chitarrista dei Testament,

Altrettanto meravigliose sono state altre due tracce: “The Trees”, in cui compare un Mike Portnoy in piena forma dietro le pelli e un poderoso Billy Sheehan alle quattro corde, e l'incredibile reinterpretazione di “Jacob's Ladder”, sempre con Portnoy alla batteria e Sheehan al basso ma stavolta con la voce del nostro amato Sebastian Bach, le chitarre del mitico John Petrucci tra gli altri.
Insomma, un disco in cui è davvero faticosa la noia, personalmente ho apprezzato il mastodontico progetto -mixato tra l'altro da tre esperti del settore: Terry Brown (Rush; Cutting Crew), Robert Barry e Matty Reynolds)- e non vedo l'ora di rimettere il disco nello stereo.
I Rush sono sempre i Rush ma anche stavolta le loro orme sono state seguite da altri geni della musica.
Disco meraviglioso.

Track by Track
  1. New World Man 80
  2. The Trees 85
  3. Fly By Night 70
  4. Mission 75
  5. Tom Sawyer (I, Omega) 70
  6. Jacob's Ladder 95
  7. Limelight 85
  8. Force Ten 75
  9. Subdivisions 85
  10. Tom Sawyer (Alex Skolnick Trio) 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
82

 

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