After Apocalypse «After Apocalypse» (2015)

After Apocalypse «After Apocalypse» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
09.12.2015

 

Visualizzazioni:
1859

 

Band:
After Apocalypse
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Titolo:
After Apocalypse

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Elena :: Voce;
- Seba :: Chitarra;
- Zendra :: Chitarra;
- Megres :: Basso;
- Varghar :: Clarinetto, Voce;
- Al :: Batteria;

 

Genere:
Gothic / Doom Metal

 

Durata:
45' 17"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.11.2015

 

Etichetta:
Logic(iL)Logic
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Album d’esordio per i bresciani After Apocalypse che presentano questo primo full lenght portante lo stesso nome della band. Il genere cui la band si diletta è un gothic metal con alcuni elementi di matrice doom che nel corso dell’ascolto si percepiscono sino ad un certo punto. La band si caratterizza inoltre anche per il cantato operistico apportato dalla splendida Elena che è in ogni brano affiancata dal growl cavernicolo eseguito in maniera corretta da Verghar che nel corso dell’ascolto esegue con l’utilizzo del clarinetto alcune performance sonore generando un risultato interessante. Complessivamente la band non si diletta in una prestazione eccelsa in cui si assiste a virtuosismi strumentali o quant’altro, ma genera questo disco apportando l’essenzialità al punto da determinarne un risultato positivo. I distorti sono ben composti così come anche i riff delle chitarre e la parte ritmica in generale a cui va riconosciuto un risultato soddisfacente; si assiste spesso ad alcuni contesti nei quali l’opera del clarinetto viene lasciata a se stessa senza l’apporto troppo aggressivo degli strumenti. I brani raccolti nel cd sono dieci e partono con “After Apocalypse” dove la band fa subito le regole del gioco offrendo uno splendido cantato che, affiancato a tratti dal gutturale, si rileva non troppo monotono; piacevole appare la soluzione che nel complesso rimane vivace e non ancorata ad un conteso troppo noioso. “World of Marzipan” apre con una andatura accelerata appoggiata delle chitarre che eseguono in maniera semplice una ritmica al limite dell’orecchiabilità; dalle sembianze epiche appare “Dark Side”, un brano dove a prevalere maggiormente sono le andature lente e il rispettabilissimo lavoro eseguito con il clarinetto; la parte vocale, ancora una volta, si dimostra perfettamente a suo agio nel contesto musicale. Il successivo “Glorious Way” si presenta con un genere che si affianca un po’ al power misto a gothic e il risultato e' complessivamente piacevole; “Insight” apre con una ritmica quasi maestosa ma nello stesso tempo poliedrica; appare quasi estremizzata la performance in growl che tenta di raggiungere l’angelico cantato al femminile generando un risultato che appare un po’ blando. L’ascolto prosegue con un momento pacato offerto dall’acustico in chitarra e tastiere di “Crying Moon” poi accelerato nella seconda parte; “One Day” apre con un motivo in pianoforte malinconico su cui va poi ad offrire un’ottima esecuzione la parte lirica che di seguito però, viene affiancata al gutturale che appare nuovamente un po’ fuori luogo al punto da far perdere al brano un po’ la magnificenza iniziale. “White Page” risulta appagante grazie all’efficienza ritmica; aggressivo e potente è invece “Mechanical Mask” che nel suo dinamismo riesce a contenere le numerose variabili presenti al suo interno e prodotte da una ritmica quasi elementare che va ad unificarsi al sound coinvolgente. “Sentence” chiude l’ascolto con un nuovo lavoro lirico affiancato ad una ritmica che prende il sopravvento sull’intero brano in maniera quasi esasperata ed assumendo dei connotati efficienti. Come album d’esordio questo After Apocalypse ha dei pro e dei contro: da un lato, si assiste alla buona preparazione musicale della band che non crea mai momenti imbarazzanti dando in maniera sinergica prova della propria abilità; mentre dall’altro lato spesso si ravvisa una non troppo ottimale regolazione del sound che a tratti risulta essere forse troppo marcata rispetto ad un contesto, quello del Gothic, che dovrebbe tendenzialmente essere un po’ più oscuro e misterioso.

Track by Track
  1. After Apocalypse 75
  2. World of Marzipan 65
  3. Dark Side 70
  4. Glorious Way 65
  5. Insight 55
  6. Crying Moon 70
  7. One Day 55
  8. White Page 70
  9. Mechanical Mask 75
  10. Sentence 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 09.12.2015. Articolo letto 1859 volte.

 

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