Aldi Dallo Spazio «Quasar» (2019)

Aldi Dallo Spazio «Quasar» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.02.2020

 

Visualizzazioni:
1789

 

Band:
Aldi Dallo Spazio
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Titolo:
Quasar

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dario Federici :: Lead Vocals
Keyboards
Simone Sgarzi :: Guitars, Backing Vocals
Davide Mosca :: Guitars
Marco Braschi :: Bass
Lorenzo Guardigli :: Drums, Backing Vocals

 

Genere:
Psychedelic Progressive Rock

 

Durata:
49' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.07.2019

 

Etichetta:
Jolly Roger Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Prog rock targato Jolly Roger Records per questi ragazzi da Ravenna, che in cinque canzoni riescono a consegnarci una cinquantina di minuti di una musica solare e chiaramente anche ispirata dai Pink Floyd, ma per un risultato degnamente personale e con risultati positivi.
“Quasar” è infatti un disco che la dice lunga sin dall’opener “Long time lover”, raggiante e potente, dove la voce e la chitarra la fanno da padrone per buona parte anche dell’album, donandoci 7 minuti di una musica ricercata ma facile da assimilare. Le influenze più psichedeliche tipo pink floyd escono comunque allo scoperto nel secondo brano, dove un certo mood spaziale lascia spazio a una fuga desertica e polverosa, dal forte effetto bluesy fino ad aprirsi sempre di più verso il finale. Le stesse influenze sono riprese nel terzo brano, a cui però si affiancano anche delle influenze funky in cui la chitarra dà il suo meglio, anche se il brano migliore per summa compositiva delle influenze musicali è dato da “Santana”, che è un tributo o un medley, ma un brano molto sui generis che libera la personalità della band, lasciando alle consuete influenze tipo Pink Floyd e lounge il brano di chiusura, diviso in due parti e lungo ben 17 minuti.
Ne risulta un album forse più psych rock che prog, dove gli Aldi dallo Spazio riescono tuttavia a dominare le loro influenze e costruendo un sound efficace e potente, pressoché scevro da difetti, se non quello di piccole punte di pretenziosità, come l’effetto rewind in po’ cheap di “The distance”, ma comunque il risultato è riuscito e positivo. Ben fatto!

Track by Track
  1. Long time lover 75
  2. The distance 70
  3. Little piggy will 80
  4. Santana (A freedom song) 80
  5. Epiphany 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 20.02.2020. Articolo letto 1789 volte.

 

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